Negli ultimi anni il mercato del lavoro ha subìto una grande trasformazione e le carriere tradizionali rischiano di diventare obsolete. Il concetto di crescita lineare, in cui i professionisti salgono i gradini della scala organizzativa con una conquista progressiva di posizioni di maggior responsabilità e potere non è una visione sempre adatta a un mercato del lavoro in costante evoluzione.
Gli anni post-pandemia e la Great Resignation hanno dimostrato che le aziende non possono più ritenere di poter riempire i posti vacanti con lavoratori simili a quelli che hanno lasciato il posto. Secondo una ricerca globale di McKinsey, solo il 35% di coloro che hanno abbandonato il lavoro negli ultimi due anni ha ottenuto un nuovo impiego nello stesso settore; il restante 65% ha reinventato la propria carriera. E questo è un chiaro segnale che il futuro della forza lavoro non può essere reinventato con le vecchie logiche di assunzione.
Per questo motivo, sempre più professionisti stanno abbracciando il concetto di portfolio career, ovvero la costruzione di un portafoglio di attività che consenta loro di acquisire una vasta gamma di competenze in diversi settori. Secondo un recente articolo di Harvard Business Review “Why you should build a career portfolio, not a career path” (“Perché dovresti costruire una carriera portfolio, non un percorso di carriera”, ndr), le imprese possono trarre molti benefici dall’uso di questa nuova modalità di progettazione dello sviluppo e della crescita dei propri collaboratori.
Le portfolio career consentono ai professionisti di sviluppare una gamma diversificata di competenze, rendendoli più appetibili per una vasta serie di attività. Questo significa che le Pmi possono avere accesso a una forza lavoro altamente qualificata e flessibile, in grado di adattarsi alle loro esigenze in modo rapido ed efficiente. Le portfolio career permettono ai dipendenti di allargare i loro orizzonti professionali, mantenere una maggiore flessibilità e adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro, trovando nuove e maggiori soddisfazioni nella loro attività professionale.
Ma in che modo le Pmi possono individuare i candidati giusti per una portfolio career? Secondo l’articolo di Harvard Business Review, le aziende dovrebbero concentrarsi non solo sulle competenze tecniche e sull’esperienza, ma anche su hobby, interessi, esperienze lavorative precedenti, comprese quelle fuori settore o ruolo; competenze uniche che potrebbero non essere correlate alla posizione attuale, ma che rendono la persona una risorsa unica. I professionisti che hanno una mentalità flessibile e una forte propensione all’apprendimento continuo sono più propensi a costruire una carriera di successo basata su un portafoglio di attività.
Le Pmi possono trarre molti benefici dall’adozione di una portfolio career, sia in termini di accesso a una forza lavoro difficile da incasellare in una “job description”, sia in termini di adattabilità e reattività alle mutevoli esigenze del mercato. Oggi c’è meno stigma legato al cambio frequente di lavoro o ai vuoti nel curriculum. Lavorare per aziende in altre parti del mondo senza dover spostarsi è diventato più facile che mai, rendendo possibile per i professionisti saltare da un datore di lavoro a un altro. Questi fattori creano un nuovo campo di gioco per l’assunzione, poiché le aziende si trovano a competere non solo all’interno del proprio settore, come in passato, ma anche tra settori diversi.
Cosa deve fare una Pmi per implementare una portfolio career? In primo luogo, le aziende devono offrire maggiore flessibilità sul posto di lavoro e compiti significativi, accanto un’adeguata remunerazione. Secondo una ricerca di McKinsey, la maggioranza dei professionisti tra i 25 e i 45 anni valuta l’autonomia e le esperienze significative al di sopra di tutto. Le aziende devono cercare attivamente questi professionisti con una mentalità flessibile, perché siano aperti alle nuove esperienze e in grado di adattarsi alle esigenze del mercato.
In secondo luogo, occorre rivedere la strategia di formazione e sviluppo del personale: invece di concentrare gli sforzi solo sulle competenze tecniche, serve proporre un ventaglio di possibilità di crescita articolato e personalizzabile da ciascuno dei collaboratori. Infine, bisogna fornire l’opportunità di sperimentare nuove sfide e di acquisire una vasta gamma di competenze attraverso l’assegnazione di progetti trasversali in altri settori dell’azienda, attività collaterali a breve termine, insegnamento e molto altro.
L’implementazione di una portfolio career può rappresentare un grande passo per le Pmi alla ricerca di una forza lavoro altamente qualificata e flessibile. Per adottare questo approccio, è necessario cercare i candidati in diversi gruppi di talenti. Le aziende possono anche creare la loro proposizione di valore non tradizionale, che si incentra sulla flessibilità, i benefici per la salute mentale e comportamentale, una forte cultura aziendale e diverse forme di progressione di carriera. Per questo nello sviluppo delle portfolio career si possono prevedere corsi di formazione per imparare a sviluppare software, creare attività imprenditoriali, pratiche di scrittura creativa oppure progetti di ricerca accademica.
Implementare una portfolio career richiede tempo e impegno, ma i benefici che ne derivano sono enormi in termini di relazioni, entusiasmo e flessibilità. Questo approccio è chiave per le Pmi che vogliono adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato del lavoro e mantenere una posizione di vantaggio nel proprio settore.