Negli ultimi anni l’Italia ha perso cifre incredibili provenienti dall’Europa. Come Assoconsult abbiamo calcolato che dal 2014 al 2020 ben 46 miliardi di euro su 72,5 stanziati dalla Unione europea non sono stati spesi. Bisogna assolutamente evitare che questa situazione si ripeta, se pensiamo all’importanza del momento e alla mole di fondi che stanno per arrivare con il Recovery Plan.
Nel dettaglio, il basso livello di cura dei progetti e la poca attitudine a lavorare trasversalmente da parte di alcune realtà interne, tipicamente verticali, sommate alla necessità di una cabina di regia centrale di coordinamento, sono criticità da superare in fretta. La sfida che abbiamo davanti con la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per rilanciare il nostro Paese dopo questo terribile anno in ostaggio della pandemia è una sfida che dobbiamo cogliere e rispetto alla quale ognuno deve fare la sua parte.
Noi società di consulenza siamo consapevoli del ruolo importante che rivestiremo in questo contesto. La capacità delle nostre aziende di sviluppare velocemente pensiero e competenze di alto livello e la nostra abilità nell’integrare sistemi e progetti, ci rendono indispensabili nell’attività di execution dei progetti del piano.
Abbiamo manifestato sia la nostra preoccupazione che la nostra disponibilità a collaborare durante l’Audizione al Senato presso le Commissioni V e XIV congiunte Bilancio e Politiche europee, tenutasi pochi giorni fa.
Negli ultimi anni sono stati troppi e troppo piccoli i progetti richiedenti fondi: oltre 620mila in soli sei anni e se vogliamo velocizzare la ripresa del sistema, anche a fronte di una pianificazione industriale più definita, i progetti dovranno essere pochi e strategici. In quest’ottica siamo molto d’accordo con quanto detto dal ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco nella sua relazione: una governance centrale, che possa contare sul supporto di diverse strutture tecniche coordinate di volta in volta con i diversi dicasteri, per esempio, troviamo sia la soluzione giusta. Questo perché, appunto, serve una pianificazione industriale chiara, che declini la visione strategica del Paese che vogliamo.
Per far questo è necessaria una governance nell’execution molto serrata, che per esserlo ha bisogno del supporto della consulenza. Ci saranno molte missioni che per loro natura saranno trasversali, quindi ci sarà bisogno di competenze e di velocità. Nel privato come nel pubblico.
Il cambio di passo della Pubblica amministrazione, tanto auspicato da più parti, avrà bisogno di know how tipico del Management Consulting. Servirà anche sinergia tra pubblico e privato e si dovranno rendicontare in modo corretto i programmi e i progetti previsti, a cominciare da subito e per tutti gli anni che il piano prevede.
La consulenza ha dalla sua la capacità di mettere a terra progetti diversi in contesti evolutivi e ad alto impatto innovativo e la nostra costante presenza sullo scenario internazionale garantisce un’attività di benchmarking che è garanzia di affidabilità e qualità. Inoltre, i nostri professionisti, età media 30 anni, sono spesso giovani molto preparati e pronti fin da subito a portare energie e nuove idee entrando in corsa ad arricchire squadre già operative. L’aspetto della dinamicità professionale è un fattore di cui il Recovery Plan necessiterà molto. Non sprechiamo l’occasione straordinaria di rilancio del Paese che ci viene data. Ognuno deve fare la sua parte responsabilmente e la consulenza è pronta.
Il webinar
Il 31 marzo alle 15:00 si tiene il webinar “PNRR: il ruolo della Consulenza nel processo di execution”. Si tratta di un momento di confronto con rappresentanti delle istituzioni europee e italiane.
Fra gli ospiti, Marcella Panucci, Capo di Gabinetto del Ministro per la Pubblica amministrazione, con un intervento sulla sfida che attende l’Amministrazione pubblica; Marco Buti, Head of Cabinet of the Commissioner for the Economy Paolo Gentiloni, European Commission, per un aggiornamento sulle ultime fasi del Pnrr; Fabrizio Pagani, Global Head of Economics and Capital Market Strategy di Muzinich&Co, per una riflessione sul rapporto tra riforme e investimenti.
Per seguire l’evento: https://zoom.us/webinar/register/3016161617074/WN_2JlBtBGJQ_mMYWeruag_KQ