Ci ha colti di sorpresa e tutto si è fermato per un paio di settimane. Ma proprio durante questo lockdown, la pandemia, legata alla diffusione del Covid 19 ha fatto riscoprire, se non addirittura confermare ancora di più, il ruolo della tecnologia: fondamentale. E proprio sulla scia di questo, si è iniziato a riflettere su come si sarebbe potuta svolgere l’undicesima Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, nota ai più come Pmi Day, l’appuntamento annuale del sistema Confindustria a cui la maggior parte delle associazioni regionali, territoriali e federazioni di settore aderiscono dal 2010. La data fissata in calendario è il 20 novembre.
A fine maggio il Gruppo di Lavoro, coordinato da Stefano Zapponini, si è riunito “virtualmente” per riflettere sulle ipotesi di svolgimento dell’iniziativa. E non avendo certezza di quali saranno gli scenari, legati soprattutto alla presenza degli studenti in classe dopo la pausa estiva, sono emerse alcune alternative alle visite dei ragazzi nelle aziende.
La prima ipotesi prevede che l’imprenditore, collegato dalla propria azienda tramite un device con audio e video, accompagni i ragazzi in un tour virtuale dei reparti della stessa e che gli studenti seguano la visita in classe. Nella seconda l’imprenditore, sempre collegato dalla sua azienda, è affiancato da un giornalista e da un tutor scolastico, che durante il tour virtuale possono favorire, in diretta, l’interazione con gli studenti. Nella terza ipotesi l’imprenditore è fisicamente in aula e presenta con un supporto video e immagini la propria azienda.
Nei primi due casi l’imprenditore potrà far recapitare presso la scuola il suo prodotto in modo che gli studenti possano toccarlo con mano. Le suddette ipotesi sono state sviluppate coinvolgendo l’Area Lavoro, Welfare e Capitale umano di Confindustria, che segue i temi dell’education; ogni associazione potrà decidere la formula più consona in base alle proprie necessità e a quella dell’azienda iscritta, verificando in primis gli aspetti tecnici già in dotazione nelle scuole.
Vogliamo pensare che “tutto andrà bene”, come recita lo slogan di questi mesi, e che quindi possa essere utilizzabile il vecchio format, quello a tutti più caro, che vede i ragazzi delle medie e superiori – insieme a insegnanti, famiglie, autorità locali e giornalisti – varcare i cancelli delle fabbriche e assaporare dal vivo come nasce un prodotto.
Per questa edizione focus su contraffazione, fenomeno sempre più esteso e che nel post crisi non accennerà a diminuire, e Resilienza e Programma Gestione Emergenze di Piccola Industria, con l’obiettivo di sostenere la continuità produttiva delle imprese e la tutela della salute dei lavoratori.
Le iscrizioni per le associazioni partiranno da luglio. Sul sito di Confindustria saranno via via disponibili tutti gli aggiornamenti.