È Marianna Palella la vincitrice di GammaDonna, premio che dal 2004 valorizza l’iniziativa imprenditoriale femminile tradotta in innovazione, business e gestione d’impresa. L’ideatrice e titolare di Citrus – L’orto italiano, azienda con base operativa a Cesena che ha fondato il proprio successo sulla ricerca di varietà di frutta e verdura poco conosciute o cadute nel dimenticatoio, ha avuto la meglio nella finale a sei su Milena Baroni – Mycroclean Italia (Gorgonzola-MI)], Amelia Cuomo – Pasta Cuomo (Gragnano-NA), Giulia Giuffrè – Irritec (Capo d’Orlando-ME), Sara Santori – Conceria Nuvolari (Monte Urano-FM) e Silvia Scaglione – React4life (Genova).
Con la Sicilia nel Dna, Marianna Palella ha trasferito nella sua Citrus – fatturato 2020 6,7 milioni di euro a fronte di 20 dipendenti – un’idea sostenibile di commercio, progetto che si propone, tra l’altro, di eliminare gli sprechi seguendo i dettami dell’economia circolare. “Lo facciamo dando valore a tutta la filiera italiana, anche con l’obiettivo di garantire una giusta retribuzione della fase produttiva – sottolinea Palella –. Principalmente siamo presenti sul mercato attraverso i canali della grande distribuzione come supermercati, ipermercati e discount. Alla base di Citrus c’è una cooperativa, all’interno della quale sono operativi 15 produttori, che è stata creata per dare ancora maggiore trasparenza al nostro progetto”.
E alla domanda sul perché pensa di aver meritato di vincere la tredicesima edizione del premio GammaDonna, Marianna Palella non ha esitazioni. “Di solito si sente parlare di innovazione tecnologica, poco spesso di innovazione valoriale. Che è quello che noi di Citrus pensiamo di aver portato in un settore legato a modelli di business un po’ arcaici. Inserendo il valore della comunicazione, di un approccio etico e rivedendo le direttrici commerciali attraverso una chiave di lettura sostenibile siamo riusciti a innovare. Percorso sul quale contiamo di portare assieme a noi sempre più giovani e donne, queste ultime il nocciolo duro della nostra azienda”.
Creato il primo bilancio di sostenibilità, Citrus ha capito ancor più di essere sulla strada giusta, considerati anche gli ottimi risultati centrati dalla Pmi cesenate. “Inoltre, abbiamo un impegno sociale molto forte perché parte dei ricavi vanno alla fondazione Umberto Veronesi e finora hanno finanziato il lavoro annuale di 43 suoi ricercatori – spiega l’amministratrice unica della Citrus –. Uno dei loro progetti è Sam, Salute al maschile, di cui ci siamo talmente innamorati da creare il claim ‘Uomo non fare il broccolo’, a sottolineare la poca propensione del genere maschile verso i controlli medici. Abbiamo perciò deciso di ‘vestire’ i broccoli con le cravatte di Marinella e fatto un quadretto assai carino, ma poi, visto che non avevamo mai trattato broccoli, siamo dovuti andare a cercare produttori che li coltivassero per noi. Ma non è stato affatto complicato: ci hanno seguito in tantissimi”.
Nel corso della serata finale, che si è svolta il 21 novembre, è stato assegnato a Silvia Scaglione, Chief research officer di React4Life, il Women Startup Award 2021 powered by Intesa Sanpaolo Innovation Center, riconoscimento per la startupper più innovativa. Ad Amelia Cuomo, Ceo di Pasta Cuomo, è andato invece il Giuliana Bertin Communication Award 2021 powered by Valentina Communication, premio per l’imprenditrice distintasi nel campo della comunicazione on e offline.