“Quando nel 2007 abbiamo iniziato la ristrutturazione del Palazzo dei Mercanti avevo voglia di cimentarmi in qualcosa di importante per riuscire ad offrire, a chi sarebbe in seguito venuto a trovarci, emozioni prima ancora che una camera in un hotel de charme”, spiega Matteo Di Sabatino (nella foto in alto), amministratore e socio proprietario di Palazzo dei Mercanti. Obiettivo che, quindici anni più avanti, la dimora storica ospitata nel cuore di Ascoli Piceno – 1,3 milioni di euro di fatturato come gruppo DSB Immobiliare e 27 dipendenti – è stata in grado di concretizzare, continuando a proporre un’esperienza unica al turista curioso e amante del bello che sceglie di immergersi nei ritmi lenti garantiti da una piccola città come quella marchigiana.
Un traguardo raggiunto attraverso opere di restauro terminate nel 2011, che hanno dato rinnovata freschezza architettonica all’ex convento situato alle spalle della suggestiva piazza del Popolo. “Posso dire che a partire dal novembre di undici anni fa, al netto del periodo del Covid-19, Palazzo dei Mercanti ha mantenuto un tasso di occupazione delle camere superiore all’80%, registrando in media 12mila presenze l’anno nelle venticinque stanze di cui è dotata la nostra struttura. Numeri magari non proprio significativi se si ragiona sulle unità di grandezza che caratterizzano i grandi player del settore, ma che per noi sono rilevanti perché, tra le altre cose, hanno significato anche una crescita professionale per me e il team dedicatosi ad un progetto estremamente affascinante e dalle tante sfumature”.
Successo costante, tranne un piccolo momento di difficoltà vissuto nel 2016 in occasione del terremoto, per una struttura ricettiva che punta molto pure sulla passione di chi lavora ogni giorno per regalare al cliente il maggior numero possibile di momenti ad alto tasso di bellezza. “Se la qualità riesci a raccontarla bene e dall’altra parte trovi persone con la giusta sensibilità per comprendere questo genere di approccio alla vacanza, il ritorno in termini di presenze sarà sempre crescente – sottolinea Di Sabatino –. Il gruppo di lavoro che si occupa di accompagnare chi viene da noi in una sorta di tour esperienziale a 360 gradi è molto giovane e parecchi di loro non avevano neanche trascorsi nel turismo. Nonostante ciò, sono stati capaci di dare una marcia in più all’offerta di Palazzo dei Mercanti”.
Una serie di assaggi del “way of life” ascolano che, partendo da arte e cultura, virano pure verso la gastronomia golosa con un’attenzione particolare alle cose buone tramandate per generazioni. “Già la mattina, durante la colazione, facciamo assaggiare un pane prodotto da una piccola azienda, la Grano, con alle spalle una storia unica. Proposta gourmet, considerato anche il costo oltre che la sua straordinaria bontà, che ci aiuta a far iniziare la giornata nel solco del ben vivere. Inoltre, tutti i dolciumi che possono essere degustati al Palazzo dei Mercanti sono di nostra produzione e vengono realizzati da una signora del posto che li fa pure per figli e nipoti. Una scelta precisa, come quella di usare solo cestini di ceramica dopo aver abbandonato completamente la plastica”.
Per adeguare costantemente l’offerta, i vertici aziendali qualche tempo fa hanno allestito workshop interni per cercare di capire chi fosse il cliente tipo della struttura marchigiana. “L’obiettivo principale era quello di capire quale fosse il target di riferimento di Palazzo dei Mercanti e da questo studio è emerso che è una donna professionista intorno ai 45 anni di una grande città italiana. In genere ci sceglie per staccare per qualche giorno la spina e passare in tranquillità del tempo con il proprio partner. Da quel momento ci chiede di occuparci dei suoi bisogni e, come sempre, noi iniziamo a prendere in carico i desideri di chi ci viene a trovare”, chiarisce Di Sabatino.
Però non si riesce a piacere a tutti, come tiene a dire l’amministratore dalla struttura ricettiva ascolana, e questo aspetto va sempre tenuto in conto. “La valutazione complessiva di una struttura nel settore dell’hospitality è estremamente soggettiva. Anche se fai qualsiasi cosa per regalare emozioni nuove o diverse ai tuoi ospiti, alcuni di certo non riuscirai comunque a soddisfarli. È una situazione che quando capita non può ovviamente fare piacere, ma non si può essere apprezzati dalla totalità dei clienti”.
Considerato l’ottima riuscita del progetto Palazzo dei Mercanti, la DSB Immobiliare ha poi deciso di investire anche su un altro edificio di grande valore presente nel centro storico di Ascoli. “Sì, la prossima sfida si chiama Palazzo Guiderocchi, un tempo nostro principale competitor, struttura di 22 camere che abbiamo acquisito qualche anno dopo rispetto a Palazzo dei Mercanti. Nel 2022 è stato presentato un project financing che dovrebbe a breve permetterci di realizzare all’interno dell’antica residenza del XVI secolo il primo cinque stelle del Piceno e il quarto, quinto delle Marche. Investimento sostanzioso per una piccola realtà qual è la nostra, due milioni di euro che ci daranno una grande mano a ristrutturarlo nel modo migliore”, conclude Di Sabatino.