Mai progetto di innovazione didattica pensato prima del coronavirus si è rivelato così azzeccato e tempestivo per aiutare a dare una risposta all’apprendimento a distanza imposto dall’epidemia. In classe non si torna fino a settembre e l’e-learning è il nuovo volto della scuola. Ma un terzo delle famiglie italiane non ha pc o tablet, strumenti indispensabili per garantire continuità di insegnamento e relazione a studenti e docenti attraverso l’uso delle piattaforme digitali.
Ora, grazie al progetto “Aula rovesciata”, lanciato prima dell’emergenza, Assindustria Venetocentro (Avc), in partnership con l’Ufficio scolastico territoriale di Padova, ha messo a disposizione 30mila euro per finanziare l’acquisto di 100 tablet da consegnare alle scuole secondarie di primo grado della Provincia di Padova.
L’associazione imprenditoriale, in virtù del ponte che la unisce da anni al mondo della scuola, aveva lanciato già nell’autunno del 2019 il progetto, che prevedeva una prima parte formativa e un bando di concorso, che ha coinvolto 90 insegnanti di 26 istituti comprensivi. Poi la chiusura delle scuole ha impresso un’accelerazione, con la selezione dei progetti interdisciplinari di didattica a distanza elaborati da 11 scuole medie di Padova e della provincia.
Tra questi la Commissione di valutazione composta da Gianni Potti presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Elena Uberti responsabile Education di Avc, i docenti e animatori digitali Monica Bezzegato e Sergio Cicogna, ha selezionato i quattro migliori progetti: sono “La mia agenda per trasformare il mondo” dell’Istituto Comprensivo (IC) N. Tommaseo di Conselve, “Alla scoperta delle nostre radici, anche a merenda!” dell’IC di Galliera Veneta, “Un viaggio nel tempo alla scoperta di Villa Vescovi” dell’IC Montegrotto – Scuola media J. Facciolati di Torreglia e “No one is left behind” dell’IC G. Pascoli di Este.
A ciascuna scuola vincitrice saranno consegnati a inizio maggio 25 tablet per sviluppare ulteriormente la possibilità dei ragazzi di accedere alle lezioni a distanza e più in generale al mondo dell’informazione e sperimentare una didattica moderna attraverso l’uso delle tecnologie digitali per trasformare l’emergenza in un’opportunità.
“Formazione, educazione e crescita delle generazioni future fanno parte da sempre dei valori portanti della nostra associazione – dichiara Massimo Finco, presidente vicario di Assindustria Venetocentro –. Pensare al futuro significa partire dai più giovani: l’emergenza ha reso necessaria una strumentazione informatica adeguata per consentire ai ragazzi di seguire le lezioni a distanza e per essere informati: attraverso il progetto vogliamo permettere anche a chi ha delle difficoltà in questo momento di studiare, apprendere e stare al passo con gli altri”.
“Aula rovesciata” è la prima esperienza di questo tipo in Veneto e precorre a livello nazionale la promozione nella scuola media della “flipped learning”, in cui si invertono tempi e metodi di apprendimento grazie al supporto di tecnologie (pc, tablet, cellulari) e servizi digitali. Un approccio che ribalta quello tradizionale fatto di lezioni frontali, studio a casa e verifiche in classe, da arricchire adesso con modalità a distanza più coinvolgenti.
“Abbiamo voluto dare un aiuto concreto alla scuola in un momento epocale di cambiamento. Da qui l’impegno per una didattica capace di motivare i giovani – continua Finco –, svilupparne le competenze in modo stimolante e offrire opportunità di crescita attraverso le tecnologie digitali. Crediamo con forza, oggi più che mai, in quel patto educativo scuola-impresa che ci vede alleati e nell’importanza del digitale combinato con l’interazione fisica quando potremo di nuovo farlo. C’è da augurarsi che, passato il male, non lo dimentichiamo”.
“Esprimo sincera gratitudine ad Assindustria Venetocentro – dichiara Roberto Natale, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo – per aver condiviso gli obiettivi e il percorso progettuale dell’Aula rovesciata, frutto di una co-progettazione che si è rivelata quanto mai opportuna e lungimirante e per l’indispensabile contributo finanziario. La scuola padovana, impegnata in uno sforzo di adattamento immane, saprà cogliere questa occasione per sviluppare ulteriormente l’uso delle moderne tecnologie digitali a servizio di una didattica moderna, più rispondente ai bisogni dei giovani”.