di Luca Stoppini, Direttore artistico
Mettere in mostra l’eccellenza italiana del saper fare e dimostrare in che misura e perché la sostenibilità sia ormai argomento prioritario delle strategie e dei sistemi produttivi delle aziende italiane. Questo l’obiettivo della mostra. La natura ci regala innumerevoli esempi di perfezione armonica nell’operare, e quello a cui mi sono ispirato per la realizzazione di questo progetto è il mondo delle api.
L’esagono quindi diventa il simbolo che accompagna tutto il percorso di questa esposizione. La mostra prende forma attraverso sei installazioni collocate in luoghi strategici della città; cinque dedicate ad altrettante realtà merceologiche, ed una sesta che considero il “Manifesto Informativo” dell’evento. I padiglioni espositivi sono di forma cubica e sono realizzati esternamente con tre superfici interamente rivestite di specchio, materiale che caratterizza spesso il mio lavoro e che riflettendo le architetture circostanti, oltre a dare leggerezza alle strutture stesse, offre al pubblico inconsuete prospettive visive.
La quarta parete invece è costituita da un ledwall a tutta superficie dove viene presentato il film “Verde Milano”. Il video racconta un percorso a volo d’uccello attraverso gli spazi verdi nascosti della città e che, attraverso interferenze visive con l’interno dello spazio espositivo, lascia intendere quali sono i contenuti che ritroviamo in ogni padiglione e quindi identificare il settore merceologico trattato. Attraversando i padiglioni troviamo due pareti a confronto. Una “parete espositiva”, dove si possono ammirare i prodotti realizzati dalle aziende secondo i criteri dettati dal tema di questa edizione e una “parete dimostrativa”-ledwall attraverso cui si può fruire di tutti i contenuti e i documenti informativi testimoni della sostenibilità, ed immagini video artistiche realizzate per l’occasione da esponenti del mondo della fotografia, dell’arte e del teatro, come Giovanni Gastel, Mariuccia Casadio e Fabio Cherstich.
Dissimile dagli altri è il sesto padiglione, che esternamente al posto delle pareti specchio è ricoperto da un allestimento botanico che circonda la parete ledwall e all’interno presenta un video che ha per titolo: Moda e Sostenibilità. Questo si compone da 14 video-interviste realizzate da Alan Friedman ai protagonisti e alle personalità italiane di spicco del mondo delle istituzioni, della moda, dell’industria, dell’architettura e dell’imprenditorialità e offre uno spaccato di grande interesse.
Con questa edizione di Milano XL 2018 spero di aver contribuito ad informare e sensibilizzare un pubblico trasversale sul tema della sostenibilità che personalmente credo sia oggi obbligatorio affrontare seriamente e che sono certo potrà nel futuro creare nuove professioni ed occupazioni.
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MODA E SOSTENIBILITÀ – PIAZZA DELLA SCALA
Il cubo dedicato alla sostenibilità, manifesto informativo della mostra, è costituito da tre pareti esterne realizzate con un allestimento botanico e non da specchi.
La quarta parete-maxischermo è dedicata alla proiezione del cortometraggio “Verde Milano”, una panoramica sulla città che ne rivela una identità verde inaspettata e spesso poco conosciuta, e ad una selezione speciale di immagini storiche appositamente fornite dall’Archivio Fotografico del Teatro alla Scala.
All’interno del padiglione sono trasmesse le video-interviste realizzate da Alan Friedman ai protagonisti e alle personalità di spicco del mondo imprenditoriale, della moda e del design legate ai temi della sostenibilità.
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GIOIELLI- GALLERIA VITTORIO EMANUELE II
Un universo prezioso, fatto di pianeti e stelle, è proiettato sulla parete ledwall del cubo dedicato ai gioielli. Un video ideato e curato dalla critica d’arte Mariuccia Casadio, che utilizza immagini d’autore di vari periodi storici, ispirate all’universo e a ciò che l’uomo vede sopra di sé, per creare un lento fluttuare di gioielli nello spazio. Lo schermo che mostra i preziosi in una dimensione quasi metafisica, surrealista, si contrappone alla composizione di gioielli fisicamente presenti negli esagoni della parete espositiva. Una selezione di bracciali, collane, spille, orecchini e anelli, pietre preziose e perle curata da Federorafi: l’associazione di riferimento per il settore.
“Oltre 20mila persone hanno potuto ammirare i 43 monili realizzati da 20 selezionate aziende che hanno rappresentato simbolicamente, attraverso il valore materiale, qualitativo ed estetico degli oggetti esposti, tutti i valori etici della filiera del gioiello italiano confermando il suo talento e la sua capacità di essere al passo con l’evoluzione dei costumi e dei consumi” è il bilancio di Ivana Ciabatti, presidente di Federorafi.
Ogni vetrina ad esagono celebra la bellezza del made in Italy, invitando anche a riflettere sul tema della sostenibilità. Ogni gioiello italiano è infatti ricco di valori tangibili e intangibili come la tracciabilità, la certificazione, il commercio etico, la tutela ambientale, il rispetto del diritto-dovere al lavoro, la difesa della salute, che sono diventati nel tempo priorità strategiche per le imprese del nostro Paese.
3|6 TESSUTI – PIAZZA DUOMO – PIAZZETTA REALE
Il cubo curato da Milano Unica e dal suo partner storico SMI – Sistema Moda Italia, Federazione dell’Industria Tessile e Moda, ha come protagonista l’eccellenza della manifattura italiana del tessile e presenta ai visitatori un paesaggio poliedrico e affascinante che unisce trame, materie e colori. Gli esagoni della parete dimostrativa formano infatti un collage di tessuti e accessori selezionati da Milano Unica, e si distinguono quindi non solo per bellezza e qualità manifatturiera, ma anche per il loro carattere sostenibile in termini di metodi, criteri e sistemi di produzione. L’aspetto della sostenibilità sociale è rafforzato dalla presentazione, all’interno del cubo, dei progetti della Fondazione Bracco, che ha un programma di formazione e inserimento nel mondo del lavoro, in ambito tessile-moda, di extracomunitari provenienti da diversi paesi.
La selezione di tessuti e accessori nel cubo di piazza Duomo rappresenta il meglio dell’innovazione sostenibile. “La decisione di sensibilizzare il pubblico a un tema così attuale e importante tramite le sinergie dei comparti industriali del made in Italy è stata senz’altro saggia”, ha affermato Ercole Botto Poala, presidente di Milano Unica.
4|6 COSMESI – PIAZZA DUOMO – C.SO VITTORIO EMANUELE II
Cosmetica Italia con Cosmoprof affronta gli aspetti sostenibili del mondo della bellezza nel cubo collocato alle spalle del Duomo. Due grandi schermi al led caratterizzano questa istallazione, con video dedicati alla sostenibilità della cosmetica.
Da un lato un caleidoscopio di rossetti, polveri e pennelli che, a partire dagli still life fotografici di Giovanni Gastel con evoluzioni e giochi grafici, ricompongono le materie prime in un tripudio di colori.
Nell’altro schermo trovano spazio le testimonianze delle donne colpite dal cancro che hanno partecipato al progetto “La Forza e il Sorriso”, realizzata con il patrocinio di Cosmetica Italia. Le protagoniste dell’iniziativa grazie all’aiuto di truccatori professionisti affrontano gli effetti secondari delle terapie, rafforzando così la fiducia in se stesse e trovando nuove energie per combattere la malattia. “Milano XL è un’occasione unica per lavorare al fianco di istituzioni e settori contigui in un’iniziativa comune, mostrando quanta creatività, innovazione e saper fare ci sono nel nostro Paese” – afferma Renato Ancorotti presidente di Cosmetica Italia. “Il tema guida di quest’anno è particolarmente caro al nostro settore.
La sostenibilità costituisce infatti una sfida e un’opportunità per l’industria cosmetica che, se affrontata con serietà e consapevolezza, può trasformarsi in un fattore di successo in grado di incrementare la competitività e l’innovazione aziendale, oltre che la reputazione”.
5|6 OCCHIALI – PIAZZA SAN CARLO
“Le aziende italiane che rappresento sono leader indiscusse nel mondo grazie alla secolare tradizione che vede in Italia il luogo di nascita dell’occhiale. La presenza di un’installazione dedicata all’occhialeria è quindi un tassello imprescindibile nel panorama dell’eccellenza italiana per valorizzare quel sapiente mix di artigianalità, creatività e innovazione che ci rende ancora oggi i migliori nel mondo”. Così Giovanni Vitaloni, presidente di ANFAO, Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, e di MIDO, Milano Eyewear Show presenta il cubo dedicato agli occhiali, pensato come un incontro tra il teatro e la storia degli occhiali, diventati negli anni vero e proprio accessorio moda e segno di stile, oltre che volano economico per il distretto del bellunese e per l’intero sistema moda italiano.
Un video ideato e diretto dal giovane registra teatrale Fabio Cherstich che fa vivere, muoversi e ballare, proprio come su un palcoscenico, i pezzi storici della collezione del Museo dell’occhiale di Pieve di Cadore, curato da Laura Zandonella. La parete espositiva raccoglie invece nelle teche a forma di esagono una selezione, dettata da criteri di sostenibilità, di modelli delle produzioni contemporanee selezionati da Anfao, Associazione di riferimento di settore, nonché organizzatrice della fiera annuale Mido. La sostenibilità dei modelli scelti si basa sui materiali usati, sul tipo di lavorazione a iniezione che non prevede scarti, sull’utilizzo di macchinari a basso consumo energetico.
6|6 PELLE E CUOIO – CORTILE DI VILLA REALE
Anche per questa installazione il tema cardine della sostenibilità ambientale, sociale e territoriale viene declinato per uno dei settori delle eccellenze del made in Italy: la lavorazione e produzione dei diversi tipi di pelle destinati al mondo della moda e del design. Per il ledwall del cubo dedicato alla pelle, Studeo Group realizza sei video-interviste ad altrettanti protagonisti della nuova generazione di conciatori italiani: un collage di voci e visioni di questi imprenditori che, nel solco delle generazioni che li hanno preceduti, stanno tracciando il futuro della conceria italiana improntato alla sostenibilità. Arricchiscono il video dati e statistiche a supporto del quadro generale di attenzione alla riduzione sistematica degli impatti ambientali e sociali della conceria. Nella parete espositiva, invece, il visitatore può vedere e toccare i pellami e la minuteria metallica utilizzata nell’ambito della pelle, utilizzando anche delle lenti di ingrandimento mobili per avere una macrovisione della ricercatezza dei dettagli e delle lavorazioni. “Il cubo della pelle ha raccontato l’identità d’eccellenza della conceria italiana difesa e promossa da UNIC e Lineapelle; in questo senso, è stato un perfetto veicolo comunicativo” ha dichiarato Gianni Russo, presidente UNIC. “Siamo certi – prosegue – di aver dimostrato che il lavoro della pelle ha un futuro perché poggia su un’entusiasmante tradizione non solo qualitativa, ma anche storicamente sostenibile. Un ringraziamento particolare va ai partner dell’iniziativa”.