
Tutto è partito dall’impossibilità di trovare un parcheggio nelle vicinanze dell’aeroporto di Pisa. Un disagio su cui Mattia El Aouak, trentaduenne talentuoso imprenditore marocchino, ha modellato l’idea che c’è dietro ParkingMyCar – 19 milioni di euro di fatturato nel 2024 e 30 dipendenti -, giovane ed estremamente dinamica azienda con quartier generale a Perugia, capace, negli ultimi sei anni, di crescere con ritmi ben sopra la media. Una realtà commerciale che ha sfruttato al massimo il periodo passato a contatto con Dinamo Lab, incubatore di startup che opera nella non lontana Città di Castello, per dare sostanza al progetto vincente basato sulla convinzione che ci fosse un vuoto d’offerta nel settore del parcheggio presso porti ed aeroporti.

L’APPLICAZIONE DI PARKINGMYCAR
“Il Covid-19 paradossalmente ha dato una mano a Mattia per calibrare il percorso di quello che poi sarebbe diventato ParkingMyCar e farsi trovare pronto quando tutto sarebbe ripartito. E così è stato, tanto che nel 2022 siamo già arrivati a fatturare tre milioni di euro forti di una proposta che, rispetto ai competitor, si preoccupava da subito di risolvere più di una problematica – spiega Livia Coen (nella foto in alto), direttrice generale della Pmi umbra –. Quindi ci siamo rafforzati progressivamente su quei porti e aeroporti che al momento pesano per il 90% sul nostro business, andando nel contempo alla ricerca di sempre più partner da affiliare sul territorio italiano. Loro, visto che ParkingMyCar non possiede parcheggi, ci riconoscono una parte dell’incasso effettuato. Sebbene all’inizio avessimo riscontrato un po’ di diffidenza – non faccio fatica ad ammetterlo – successivamente la maggior parte di loro ha compreso il nostro valore aggiunto, ovvero che siamo in grado di far aumentare le prenotazioni soprattutto in periodi fuori stagione quando, di solito, le presenze sono molto minori rispetto ai momenti di massima affluenza. Una win-win situation, insomma”.
Nata per essere “clientecentrica”, come amano dire i suoi vertici aziendali, ParkingMyCar cerca sempre di tutelare le persone che le danno fiducia, anche quando non ha colpe per un qualsiasi problema sorto all’interno dei parcheggi. “Proviamo a rendere la mobilità, in particolare nelle grandi città, qualcosa di meno stressante possibile, oltre che sostenibile. Nel 2023, inoltre, abbiamo lanciato altri servizi come quelli dedicati alle strisce blu e alla breve sosta; nel 2024 abbiamo aggiunto quello per i camper. A questi servizi ne uniamo pure alcuni extra. Tra cui la ricerca di parcheggi di vicinanza, l’eventuale lavaggio dell’auto durante la sosta, mentre ci stiamo ancora strutturando per offrire direttamente al cliente altri servizi legati al customer care”.
Pronta, perciò, a modificarsi continuamente per essere sempre in linea con i cambiamenti dettati dal mercato, ParkingMyCar, come detto, incarna i principi dettati dal suo fondatore, compreso quello di avere una carta d’identità complessiva piuttosto bassa. “Io ho 40 anni e sono una dei meno giovani – commenta con un sorriso Coen –. L’età media è infatti intorno ai 33-34 anni ed è spiegabile pure con il progetto del rientro a casa dei cervelli tanto caro a Mattia. Nel mio caso, dopo 15 anni passati a Milano, assieme a marito e figlia piccola siamo tornati in Umbria, dove abbiamo una qualità di vita nettamente superiore al recente passato. Per certi ruoli è stato comunque necessario prendere persone da fuori regione e inoltre una decina di dipendenti lavorano in full remote. Tra di loro i sette del marketing sparsi per il territorio italiano: da Roma a Trieste e Gorizia, dalle Marche a Milano e Brescia”.

IL TEAM DEI DIRETTORI DI PARKINGMYCAR
Intenzionata da sempre a non fermarsi all’interno dei confini italiani, ma a cercare prima o poi altri sbocchi all’estero, ParkingMyCar per adesso si sta concentrando sul qualificare ulteriormente la propria offerta interna per poi avere la forza per fare il grande salto. “È dal primo giorno di vita di questo progetto che Mattia El Aouak ha messo tra gli obiettivi quello di far avere all’azienda un’evoluzione internazionale – sottolinea la direttrice generale della Pmi perugina –. Per adesso comunque abbiamo deciso di rafforzare la presenza in Italia, anche se nel 2026 vorremmo mettere il primo piede in paesi simili al nostro, come Spagna e Portogallo”.
Sempre in ottica futura il focus aziendale è concentrato sul dare maggiore profondità e una presenza ancor più capillare ai servizi offerti da ParkingMyCar non solo nelle grandi città, ma pure in quelle di taglia minore. “Nel frattempo, ci stiamo attivando per fornire servizi come le strisce blu sia su Roma che Firenze, mentre speriamo di poter fare lo stesso a Milano durante il prossimo anno. Sono le tre città chiave per chiudere il cerchio e riuscire a dare all’utente un’App che possa soddisfare tutte sue richieste. Inoltre vorremmo anche diventare una sorta di ‘Airbnb del parcheggio’, mettendo cioè in contatto chi offre e chi cerca un posto per posteggiare la macchina”, conclude Livia Coen.