Per le piccole imprese il passaggio al mercato libero dell’energia è anticipato di un anno, a gennaio 2021. Lo stabilisce un emendamento a firma del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico, riformulato, al Decreto legge Milleproroghe approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera dei deputati.
Le commissioni hanno dato il via libera al provvedimento, che sarà esaminato dall’Aula di Montecitorio da lunedì 17 febbraio. I tempi sono stretti: il decreto deve essere convertito in legge entro il 29 febbraio e non è stato ancora discusso dal Senato. Resta confermato per microimprese e utenti domestici il rinvio del termine per l’uscita dal mercato tutelato, già disposto dal decreto legge, dal prossimo luglio a gennaio 2022.
Per le piccole imprese la definizione avviene secondo la normativa europea e tenendo conto delle potenze installate come definisce l’Autorità di regolazione Arera. Nella modifica approvata si chiarisce, tra l’altro, che Arera adotterà misure per prevenire ingiustificati aumenti di prezzi.
L’Autorità dovrà inoltre stabilire per microimprese e clienti domestici il livello di potenza contrattualmente impegnata quale criterio identificativo. Vengono fissati anche i criteri finanziari e di onorabilità per l’ingresso e la permanenza nell’albo dei fornitori.