Tra i leader italiani nel settore dell’ingegneria multidisciplinare, Seingim opera da venticinque anni nel solco dei principi posti da Fabio Marabese (nella foto in alto), fondatore e presidente dell’omonimo gruppo, alla base del lavoro giornaliero che ha portato la Pmi con quartier generale a Ceggia, in provincia di Venezia – 32 milioni di euro di fatturato, come gruppo, nel 2022 a fronte di 370 dipendenti –, a ritagliarsi spazi sempre più ampi non solo entro i confini nazionali. Una visione fuori dagli schemi quella di Marabese, che da sempre ritiene l’ingegneria capace di contribuire a migliorare la qualità della vita dei suoi fruitori, sostenendo anche il progresso attraverso un uso efficiente degli strumenti innovativi a disposizione.
“A mio parere il lavoro ingegneristico è in grado di produrre vere e proprie opere d’arte. Che durano nel tempo e sfruttano l’inventiva di chi sa dare bellezza e sostanza alla tecnica. Siamo anche parte fondante, con annesse le responsabilità legate a questo ruolo, di quel made in Italy così apprezzato in giro per il mondo. La dinamicità che caratterizza Seingim ci porta a confrontarci con territorio e istituzioni mentre manteniamo ben ferma l’attenzione sulle esigenze della comunità con cui ci interfacciamo, punti centrali nel nostro modo di essere impresa”, sottolinea Marabese.
Nata alla fine degli anni Novanta con zona di influenza l’area di Marghera, l’idea industriale pensata da Marabese ha preso ancora maggiore corpo con l’acquisizione nel 2019 di due rami d’azienda – il Power di Rina Consulting e l’Energy di Hitachi Industrial engineering – che hanno fatto aumentare il corpo attivo della Pmi veneta di 70 persone. “E, nel corso del 2022, questa crescita si è ulteriormente consolidata in seguito all’assunzione di altre 140 figure professionali. Diciamo che stiamo cercando di fare scelte più azzeccate possibile per provare ad essere tra i primi in Italia: già ora ci sono competitor che fatturano molto più di noi, ma Seingim gli è comunque superiore per numero di vendite. Il tutto partendo da filosofie diverse, perché il modus operandi qui a Ceggia prevede l’impiego nei progetti di solo personale interno”.
Con parecchie sfide a mettere alla prova le indubbie capacità innovative del team guidato da Marabese, a Seingim non manca di certo la volontà per alzare costantemente l’asticella della propria ambizione e sorprendere ancora positivamente i mercati. “Uno dei punti di forza dell’azienda è sicuramente il sapersi muovere e progettare in più ambiti, tra cui quelli chimico, petrolchimico, il farmaceutico e l’oil and gas. La nostra attività si sviluppa pure in svariati settori ingegneristici come l’elettrico, la strumentazione e automazione, le telecomunicazioni, meccanica e piping, l’antincendio e l’ambientale. E per essere capillari sul territorio, negli anni abbiamo aperto 16 sedi in Italia e all’estero, compresa una branch in Kazakistan che ha iniziato ad operare non più di tre mesi fa”.
Avendo l’obiettivo di riuscire a lasciare un segno nel futuro dell’ingegneria, alla Seingim sanno bene di doversi confrontare con un settore che continuerà ad essere mutevole e fortemente competitivo anche nei prossimi tempi. Viaggio industriale che proseguirà attraverso un impegno ancor più indirizzato verso i mercati oltre confine. “Abbiamo appena preso una commessa a Taiwan, dove ci occuperemo di una nuova centrale elettrica, lavoro che ha contribuito a farci salire, nel corso del 2022, al 18% di fatturato generato da opere all’estero – spiega il fondatore dell’impresa di Ceggia –. Un trend in ogni caso destinato a consolidarsi, considerato che nel 2026 ci aspettiamo, oltre alla crescita del fatturato fino a 95 milioni di euro, pure un ulteriore incremento delle commesse internazionali che dovrebbero attestarsi intorno al 30%, sempre secondo le proiezioni del nostro piano industriale”.
Nel frattempo Seingim ha dovuto fare fronte, sia pur indirettamente, ai problemi generati dalla guerra in Ucraina e dall’instabilità in cui versa parte del Medio Oriente. “Le ripercussioni le hanno avute soprattutto clienti che lavoravano in Russia, mentre noi, fortunatamente, aiutati anche da quella diversificazione che ci contraddistingue da sempre, siamo riusciti ad ammortizzare il colpo. In altre parole, pur avendo dovuto affrontare alcune forti criticità, gli strascichi conseguenti non hanno intaccato la stabilità aziendale”. Questo mentre l’impennata dei prezzi di energia e materiali ridisegnava i business plan delle opere progettate. “I loro costi, stabiliti in precedenza, sono saltati tutti e grossi investitori del mondo dell’edilizia stanno rinviando di alcuni mesi il via a lavori importanti per cercare di trovare prima un minimo di equilibrio economico”.
In ottica futura, invece, Seingim si prepara a dare continuità al ruolo conquistato pure nel campo delle energie rinnovabili, ambito in cui l’azienda veneta agisce nel nome di grandi player e investitori italiani ed esteri. “Con il know how che ci riconosce il mercato non avremo alcuna difficoltà nel proseguire a soddisfare le loro richieste”, conclude il presidente del gruppo Seingim, Fabio Marabese.