Quello che nei primi anni Sessanta era nato come semplice pontile per piccole imbarcazioni, nel 2023 ha raggiunto uno status imprenditoriale ben diverso mentre continua a fare anche da traino per l’economia della zona intorno al porto di Vibo Marina, in provincia di Vibo Valentia. La storia di Marina Carmelo – 500mila euro di fatturato nel 2022 e sette dipendenti fissi, oltre agli stagionali –, passa infatti per molti piccoli snodi capaci di contribuire alla crescita del progetto fatto partire da Carmelo Ranieri e che nel tempo si è progressivamente arricchito di tante altre attività collaterali.
“Mio padre aveva avviato un qualcosa di pioneristico, un’idea che gli era venuta lavorando sulle navi in giro per il mondo – spiega Franco Ranieri (nella foto in alto), attuale amministratore di Marina Carmelo –. Dopo aver creato pontili all’interno del porto per facilitare l’ormeggio di piccoli natanti, negli anni successivi ha sviluppato un’offerta commerciale arrivata ai giorni nostri sotto una forma più articolata. Adesso abbiamo un porticciolo in grado di far ormeggiare anche barche grandi ed eroghiamo servizi che vanno dall’assistenza alla fornitura delle derrate alimentari, dando di fatto vita ad un indotto gestito da varie ditte esterne che cerchiamo di aiutare per essere certi di avere indietro prodotti capaci di soddisfare clienti spesso estremamente esigenti”.
Questo perché da Vibo Marina passa pure un tipo turista di altissimo profilo, una clientela di nicchia abituata a ricevere servizi di un certo livello. Tra loro tanti esponenti dell’alta moda italiana, compreso chi lascia stabilmente il proprio yacht a Marina Carmelo per poter andare periodicamente a Stromboli. “Negli anni, oltretutto, è un po’ cambiato il comportamento di molti diportisti. Prima la normalità era dormire in barca, mentre ora non è inusuale che cerchino un albergo per dare un diverso indirizzo alle proprie vacanze, scelta che, di conseguenza, va a premiare pure le attività commerciali del territorio oltre che riempire posti letto nel tratto di costa che va da Pizzo a Tropea. Perché chi viene da queste parti e magari in precedenza si fermava solo una notte, ora dimostra di avere voglia di passare più tempo a scoprire anche le zone interne della Calabria, di fare tour ancora più ricchi di esperienze. Inoltre, quando arriva da noi una barca di grandi dimensioni, a terra scendono poi decine di membri dell’equipaggio, un importante tonico per un’economia locale che in questo modo contribuiamo a tenere viva”.
A Vibo Marina, dove qualche tempo fa si sono presentate in porto un paio di barche con un profilo più da vera e propria nave, il livello dell’accoglienza è cresciuto progressivamente seguendo criteri d’eccellenza. “Perché non si può derogare quando devi dare risposte alle necessità, per esempio, dei reali del Marocco, arrivati qui da noi con due imbarcazioni della lunghezza di 92 e 88 metri – sottolinea Ranieri –. Quella volta si trattennero sulla Costa degli Dei per una settimana, periodo in cui siamo stati perciò chiamati a svolgere svariati compiti. In un’altra occasione, invece, per clienti desiderosi di fare qualcosa di particolare facemmo arrivare un idrovolante da Latina, anche se poi, per poter portare a termine il tutto, dovemmo trasferire tutti a Crotone, sulla costa ionica, causa le avverse condizioni meteo sul versante tirrenico”.
L’impegno di Marina Carmelo non si è comunque limitato al settore strettamente turistico, ma ha permesso all’azienda calabrese di farsi conoscere anche per iniziative legate a motonautica e vela, vissute in prima persona durante la propria traiettoria imprenditoriale. “Non ci siamo fatti mancare nulla, ottenendo spesso risultati nettamente superiori alle aspettative – commenta Ranieri –. Assieme alla prima società di charter nautico della zona, Mar’Incontro, nel 1995 ci siamo iscritti, con una imbarcazione con equipaggio totalmente vibonese, al campionato italiano Endurance. E alla fine delle quattro tappe della competizione ci siamo laureati campioni nazionali. Un successo a cui è seguito nello stesso anno quello nella classicissima Viareggio-Bastia-Viareggio, mentre successivamente abbiamo partecipato pure alla Parigi-Dakar del mare, Venezia-Montecarlo in cui il nostro team chiuse al secondo posto e solo per colpa di un problema tecnico avuto a cinque miglia dal traguardo e che ci costò di fatto un’altra vittoria”.
Marina Carmelo ha pure dato il proprio contributo alle fortune della Fiera Nautica delle Calabrie, per tre anni organizzata a Vibo, ma poi cancellata dopo il 2011 a causa della grande crisi in cui era caduto il settore. “Abbiamo dato la possibilità ai cantieri calabresi non posizionati sul mare di poter mettere le loro barche in acqua e farle provare. Ora, invece, stiamo ragionando sull’organizzazione nel 2024 di un evento dedicato pure a cantieri di altre regioni e posso anticipare che probabilmente, sempre l’anno prossimo, saremo di nuovo tappa della Venezia-Montecarlo di Endurance”, conclude l’amministratore di Marina Carmelo, Franco Ranieri.