

LO STABILIMENTO DELLA A-ESSE
“Se ho progetti per il futuro prossimo? Le idee non mancano di certo, ma al momento non ho le capacità finanziarie per metterle in pratica. L’obiettivo primario, purtroppo, resta quello di sopravvivere in un periodo storico in cui al massimo possiamo provare a mettere su qualche partnership nella filiera industriale in cui ci muoviamo”. La voglia di continuare a lottare, di far sì che la sua A-Esse – 14,5 milioni di euro di fatturato nel 2021 a fronte di 25 dipendenti – si mantenga leader nel mercato dell’ossido di zinco, non è assolutamente in dubbio. Ma allo stesso tempo Giancarlo Durante (nella foto in alto), titolare e amministratore delegato dell’azienda con base a Carasco, in provincia di Genova, deve necessariamente ragionare in termini diversi rispetto al recente passato.
Assorbita per il 55% dal settore degli pneumatici, la produzione mondiale dell’ossido di zinco ha subìto un netto tracollo quando, nel 2020, tutto si è fermato a causa della pandemia generata dal Covid-19. “Nell’anno successivo il nostro fatturato si è di fatto dimezzato, per poi risalire lentamente nel 2021, nonostante i cambiamenti epocali nell’universo delle supply chain, fino a riassestarsi su numeri più che accettabili in quello in corso. A noi il lavoro non manca, ma continuiamo a pagare in modo devastante l’assenza di marginalità dovuta anche all’impennata dei prezzi di energia e materiali. Per quantificare l’aumento dei costi posso dire che noi consumiamo 5mila metri cubi di metano al giorno e, rispetto ai 17 centesimi di prima, ora questo gas ci costa 1 euro e 15 centesimi al metro cubo”, sottolinea Durante.
Dopo aver deciso di diversificare ben prima del periodo più pesante della pandemia, Durante sta adesso osservando i risultati di una scelta dettata dalla volontà di non restare pericolosamente ancorati alle fortune del mercato automobilistico. “Oltre che nell’industria della gomma, in cui viene utilizzato come attivatore del processo di vulcanizzazione, l’ossido di zinco ha molti altri usi tra cui quelli nei processi della produzione di vernici, ceramiche, vetro e della colorazione dei materiali plastici. In quest’opera di riposizionamento ci siamo così presentati con maggiore forza sui mercati dei lubrificanti, degli stabilizzanti per Pvc ed altri, zone di influenza alternative al core business di A-Esse che ci hanno comunque consentito di compensare nei momenti di calo del mondo degli pneumatici”.
La Pmi ligure ha inoltre dovuto forzatamente rivedere i propri obiettivi in conseguenza di avvenimenti, soprattutto la guerra in Ucraina, che hanno stravolto equilibri consolidati. “Stanno accadendo cose che i mercati non avevano mai visto in precedenza. E questo, assieme alla convinzione che, quand’anche la pace dovesse essere firmata domani, niente tornerà come prima, ha spinto molti produttori di gomme europei a rifornirsi in ambiti geograficamente più vicini – spiega il titolare di A-Esse –. Un cambiamento di rotta che ci ha portato ad avere tutte le linee in funzione, ma con costi di produzione altissimi e non so per quanto tempo gestibili. Abbiamo problemi pure con i trasporti, visto che in Francia e Spagna puoi consegnare solo nel giorno e nella piccola finestra temporale stabilita, obbligo tassativo che sta provocando non pochi disagi”.
Di positivo, comunque, c’è il fatto che l’azienda di Carasco ha conquistato negli anni una clientela di alto profilo, avendo così la possibilità di venire ripagata ora per la serietà del proprio lavoro. “Nel nostro portfolio clienti ci sono i più grandi player del settore pneumatici. Nonostante il momento per parecchi versi complesso, possiamo contare sulla fiducia accordataci da realtà importanti e solide come Michelin, Bridgestone, Goodyear, Prometeon, Trelleborg, che ci danno la possibilità di andare avanti. Garantiscono, in altre parole, quantitativi annuali sostanziosi di ossido di zinco, quello zoccolo duro di produzione che significa la nostra sopravvivenza. Perché, ripeto, è questo a cui ci dedichiamo ogni giorno dell’anno sperando sempre cambi qualcosa in meglio”, conclude Durante.

INTERNO DELLO STABILIMENTO DI A-ESSE