
Acronimo dei nomi dei suoi tre fondatori – Liberato Granata, Angelo Adorante e Bruno De Laurentiis –, LAB è un’azienda abruzzese che da sette anni si occupa di ingegneria attraverso idee e progetti che l’hanno portata a guadagnare la fiducia di una clientela non solo nazionale. Di base ad Ortona, in provincia di Chieti, LAB Engineering – fatturato 2020 un milione di euro a fronte di otto dipendenti – persegue da sempre l’obiettivo di poter offrire a chi decide di darle fiducia un qualificato team in grado di spaziare in vari campi industriali (nella foto, da sinistra, Bruno De Laurentiis, Liberato Granata e Angelo Adorante).
Esperti di ingegneria multidisciplinare e, nello specifico, dell’impiantistica legata al mondo dell’oil and gas, i protagonisti della crescita costante della Pmi ortonese sono riusciti a mettere a frutto l’esperienza maturata in precedenza in una società milanese. Capacità che sono servite per creare un vero e proprio laboratorio in grado di occuparsi di idee e progetti, oltre che tracciare la strada necessaria per poter dapprima partecipare a gare d’appalto molto importanti e ottenere così commesse di alto profilo. “Quella di tornare con un nostro progetto in Abruzzo è stata una decisione che, con il senno di poi, possiamo definire giusta e consapevole – sottolinea Angelo Adorante –. Abbiamo creato bel gruppo di lavoro andando a prendere le figure professionali che facevano al caso nostro, collaboratori competenti in tutti quei settori in cui si muove la LAB. Ingegneri elettrici, meccanici, chimici e con altre specializzazioni”.
Oltre che nell’oil and gas, l’azienda abruzzese presta la propria opera nella produzione di energia, impianti chimici, metanodotti ed elettrodotti. “In questi contesti la nostra impresa si occupa di ingegneria, management e assistenza alla realizzazione – spiega Liberato Granata -. Sul campo svolgiamo servizi utili alla produzione come la supervisione di sicurezza e dei lavori, la direzione degli stessi, ma allo stesso tempo siamo impegnati anche in altre mansioni. Quando diventa necessario scavare per le condotte del metano o per le reti elettriche, infatti, entrano in gioco gli esperti di tantissime altre discipline come l’archeologia, la geologia, il calcolo dell’impatto ambientale. Ci sono, insomma, parecchi aspetti che vanno curati e di cui LAB si prende carico, aiutando la società che deve realizzare l’opera ad avere tutte le autorizzazioni di legge”.
Grandi player e multinazionali impegnate in lavori in varie zone del mondo che si affidano all’esperienza della Pmi di Ortona. “Le più importanti con cui abbiamo collaborato sono sicuramente Eni, Saipem, Edison Stoccaggio, la francese Technip Energie, la greca Energean, General Electric, Terna, Sgi, Snam, Enel. La LAB ha solo commesse che vengono dall’Italia, però, lavorando per multinazionali, le più consistenti capitateci sono state all’estero: l’anno scorso per Saipem in Serbia e adesso, sempre per lo stesso committente, ne stiamo portando a termine un’altra in Libia”.
Da qualche tempo, LAB ha deciso di diversificare il proprio impegno dedicandosi anche a sviluppare, assieme alla società Ingenia Cube, un’idea estremamente innovativa nell’interesse della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. L’azienda abruzzese ha infatti dato vita al progetto HELPmed360, sistema pensato per gestire processi di automazione ed elaborazione dati attraverso la sinergia tra una piattaforma digitale, una app e una centralina elettronica. HELPmed360, nel novembre 2019, ha meritato il premio nazionale “Campioni di InnovAzioni Pmi” di Confindustria come miglior progetto innovativo e ambizioso dell’anno.
“È un sistema piuttosto versatile, a disposizione di aziende e istituzioni che intendano preoccuparsi dei propri dipendenti in maniera semplice ma efficace. Un dispositivo che permette di lanciare rapidamente una richiesta di aiuto in caso di pericolo o malore”, chiariscono Granata e Adorante.