Corrado Frera, di origini francesi anche se nato nella Germania dell’ultimo Kaiser Guglielmo II, era noto come “il Tedesco” per la precisione e il rigore negli affari. Arrivato a Milano, da semplice commerciante di giocattoli diventò in breve tempo il punto di riferimento di ciclisti e motociclisti del negozio officina al civico 2 di piazza Missori. Ma sarà solo a Tradate che “Frera” diventerà marchio di una città e di un territorio. Qui infatti nel1905 fu fondata la “Corrado Frera & C.
Lo stabilimento beneficiava della vicina ferrovia e della prossimità di rifornimento elettrico che serviva la tessitura serica Lonati & C. Fin dagli inizi arrivò a produrre 3000 unità annue ma il maggior successo lo raggiunse con l’inasprirsi della Prima Guerra Mondiale.
Dall’8 gennaio 1916 sino al termine della guerra, animato da un forte spirito nazionalista e forse da un pizzico di revanchismo, Corrado Frera impegnò al massimo la propria azienda come principale fornitore di motocicli e motocarrozzette con mitragliatrice delle truppe italiane. A conflitto terminato, complici la crisi economica del ’29 e le divergenze gestionali con il consiglio di amministrazione, il Tedesco tenne fede alla propria fama dimettendosi dalla carica di amministratore e presidente dell’azienda. Il figlio Leonardo si spostò dapprima a Milano per produrre motoleggere di 175 cc e motociclette di 350 cc per poi trasferirsi definitivamente a Padova. I tempi erano politicamente instabili: il 10 giugno del 1919 ci fu una prima vittima socialista durante gli scontri provocati da un gruppetto di “arditi milanesi” contro la Lega dei Metallurgici che aveva chiesto e ottenuto il licenziamento di tre operai delatori di un collega nel processo per disfattismo intentato dal Tribunale militare di Varese. Inoltre il regime fascista aveva scelto la Bianchi come fornitore di Stato colpendo sensibilmente le commesse della Frera che chiuse definitivamente nel 1936.
Nel 1990 il marchio Frera è diventato proprietà di due fratelli imprenditori veneti produttori di biciclette, mentre il bell’edificio in stile Liberty, che vide prosperare a Tradate una delle prime case motociclistiche italiane, dal 2005 è sede del Polo Culturale Frera e al momento comprende la Biblioteca Civica, la sala Eufonica, il Museo della Stampa, lo spazio espositivo e il bellissimo Museo Frera. L’apertura del Museo Frera ha inaugurato il polo il 17 luglio 2005; il suo scopo principale è quello di diffondere la conoscenza della storia dell’azienda e di valorizzare, incrementandone il numero e la qualità, le moto esposte. L’ingresso al pubblico è gratuito e possibile grazie ai volontari, mentre le moto e le biciclette esposte provengono per lo più da privati, tranne qualche esemplare di proprietà della Fondazione Museo della Motocicletta Frera. Il bilancio del Museo è garantito soprattutto dalle generose donazioni dei privati, ma anche i visitatori possono offrire un contributo libero. L’Amministrazione comunale contribuisce alle spese di manutenzione della struttura.
Lo spazio espositivo, luminoso e completamente rinnovato, ma dalla chiara identità industriale, è diviso in due settori: il primo conta 25 motociclette Frera e 5 biciclette dello stesso marchio. Il secondo settore espone moto di altri marchi storici italiani, prevalentemente prodotte in Lombardia, regione che ha avuto più di 400 marche di costruttori, tra cui MV Agusta, Cagiva, Gilera e Moto Guzzi. Complessivamente le moto esposte sono 76 e si possono ammirare dei veri e propri gioiellini: la bicicletta a motore Freda-Zedel del 1905, i primi modelli con motore monocilindrico da 1,25 cavalli e telai rigidi, i motori bicilindrici a V con cilindrate fino a 1140 cm³ e trasmissioni a catena, i monocilindrici con distribuzione a 4 valvole in testa e sospensioni a parallelogramma anteriormente e forcellone oscillante posteriormente. La grossa cilindrata di alcuni modelli consentiva l’abbinamento a un sidecar, ne è esposto un esempio che è stato anche prestato al cinema.
Ci sono le moto da corsa “usate con prestigiosi risultati” dai “campioni Frera”, come il tradatese Carlo Monti, o il brevetto Colombo a distribuzione rotante del 1950. Oltre alle moto si può curiosare tra i documenti di archivio esposti, gli articoli di giornale, le fotografie, o i grandi manifesti pubblicitari dell’epoca, alcuni i disegnati dal famoso Plinio Codognato, per vent’anni pubblicitario ufficiale della FIAT e illustratore per Pirelli, Atala, Cinzano, Campari, tra i marchi più noti.
L’appuntamento imperdibile per ammirare alcuni capolavori d’epoca in azione si rinnova ogni estate in occasione della Rievocazione Storica Circuito Tradate alla memoria di Piero Allievi e Giuseppe Leva, il 24 luglio di quest’anno sarà la 19° edizione, una manifestazione non competitiva che coinvolge appassionati da tutta Italia.
ORARI DI APERTURA DEL MUSEO FRERA
Giovedì ore 20.00 – 22.00
Sabato ore 15.00 – 18.00
Domenica ore 15.00 – 18.00
Per visite di gruppo contattare:
Tel 0331 840105 – 3389305403
[email protected]
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