“Noi non abbiamo macchine: costruiamo macchine. E in un mercato che chiede di essere sempre più veloci, flessibili e riconfigurabili, il vero valore che abbiamo è il capitale umano. Più ha valore il capitale umano della Cosberg, più ha valore la Cosberg”. A parlare è Gianluigi Viscardi, fondatore insieme ai fratelli Ermanno e Antonio della Cosberg, azienda specializzata nella progettazione e produzione di impianti per l’automazione dei processi di assemblaggio di componenti destinati a diversi settori industriali.
Fondata il 28 dicembre 1982, l’azienda ha da poco festeggiato i 40 anni di attività e si appresta a proseguire il proprio cammino sotto la guida della nuova generazione rappresentata da Michele Viscardi, amministratore delegato, e dal fratello Paolo nel ruolo di consigliere (nella foto in alto, da destra: Michele, Gianluigi e Paolo).
Lo sviluppo del capitale umano e la costante tensione verso l’innovazione costituiscono infatti le direttrici lungo le quali si è svolta l’attività dell’azienda, che fin dalle origini ha investito ogni anno più del 10% del proprio fatturato nello sviluppo di prototipi e nello studio di nuove soluzioni per l’automazione industriale. Un impegno che le consente oggi di essere titolare di oltre 40 brevetti, depositati in Italia e a livello internazionale.
Dallo stabilimento principale di Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, escono impianti realizzati sulla base delle esigenze dei committenti, pezzi unici creati per rispondere a specifiche esigenze di produzione. La Cosberg poi conta tre aziende partner in Italia e tre filiali in Francia, Slovenia e Brasile che le consentono di servire il mercato dell’Europa dell’Est e quello sudamericano.
“Puntiamo a incrementare il livello di intelligenza dei nostri impianti e a quello che noi chiamiamo effetto smartphone, cioè creare macchine così semplici da poter essere usate da chiunque – spiega Michele Viscardi –. È un obiettivo ambizioso perché richiede di guardare alle tecnologie oggi a disposizione con un approccio mentale aperto: se siamo capaci di coglierne tutte le potenzialità intrinseche e le trasversalità, non possiamo solo che aspettarci risultati sorprendenti”.
Il payoff Innovaction, con il quale Cosberg si presenta al mercato, rappresenta la sintesi del pensiero aziendale: innovare agendo in modo sistemico, coerente e funzionale.
La Cosberg infine ha abbracciato la sfida dell’economia circolare e della sostenibilità. Le sue macchine possono essere riconfigurate e adattarsi a nuove esigenze sostituendo meno del 40% dei materiali e contengono i consumi grazie all’uso della tecnologia piezoelettrica e all’ottimizzazione del sistema pneumatico. Un esempio concreto, la Cosberg, di come la flessibilità e la creatività tipiche della piccola industria italiana si fondano con l’impostazione manageriale di realtà di maggiori dimensioni.