La Macedonia del Nord è un paese di piccole dimensioni, quali sono i settori di maggior interesse per le imprese italiane?
La Macedonia (ormai ridenominata Macedonia del Nord) è un paese di piccole dimensioni, ha circa due milioni di abitanti ed è al crocevia dell’Europa sudorientale; questo la rende un centro ideale di transito e distribuzione per i prodotti destinati ai mercati europei. L’infrastruttura stradale, aeroportuale e ferroviaria è sufficientemente sviluppata e lo sarà molto di più nei prossimi anni con l’attivazione delle nuove arterie facenti parte dei corridoi europei VIII e X.
Riguardo le istituzioni, la Macedonia del Nord è una Repubblica Parlamentare. Il Parlamento, (l’Assemblea Nazionale) è di tipo monocamerale, esercita il potere legislativo, concede e revoca la fiducia al Primo Ministro. Il Presidente della Repubblica ha un ruolo sostanzialmente rappresentativo e di garanzia.
Un tema di massimo interesse strategico è l’ingresso nell’Unione europea, che è una delle priorità dell’attuale governo, un obiettivo condiviso dalla maggioranza dei cittadini della Macedonia del Nord e dei partiti politici. Per il momento, ha lo status di candidato ufficiale per l’adesione all’Ue. Inoltre, la Macedonia del Nord lo scorso febbraio è diventato paese membro della Nato.
I settori di maggiore interesse sono: componenti automobilistici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, tessile e abbigliamento, elettronica, farmaceutica, energie rinnovabili, industria alimentare, oltre ovviamente all’agricoltura.
Negli ultimi tre anni l’interscambio commerciale tra Italia e Macedonia del Nord è stato in continua crescita. Quali sono i prodotti maggiormente richiesti dal paese?
L’Italia è il sesto partner commerciale della Macedonia del Nord. E’ presente una comunità imprenditoriale ristretta ma coesa, che fa principalmente riferimento alla nostra associazione. La composizione dell’imprenditoria italiana è molto variegata: da imprese multinazionali a medie imprese a piccole realtà nel settore dei servizi.
E’ interessante sottolineare come la Macedonia del Nord dia accesso al mercato di 650 milioni di clienti. Essa infatti è firmataria di tre accordi multilaterali di libero scambio con gli stati membri dell’Ue, ma anche coi paesi Efta e Cefta. Inoltre, sono vigenti accordi bilaterali di libero scambio con la Turchia e con l’Ucraina.
Molto importanti, per le imprese che si stabiliscono in Macedonia del Nord, sono gli incentivi economici e fiscali delle Free Zone, cui vanno aggiunti quelli normalmente associati alle zone economiche libere. Gli investitori nelle Free Zone hanno diritto all’esenzione dall’imposta sul reddito personale e aziendale per i primi dieci anni e sono esentati dal pagamento dell’imposta sul valore aggiunto e dei dazi doganali per merci, materie prime, attrezzature e macchinari.
I principali prodotti richiesti dal paese sono: alimentari (pasta salumi, caffè, olio), macchinari agricoli e industriali, tecnologie per energie rinnovabili e per la riqualificazione dell’ambiente, trattamento delle acque reflue, smaltimento rifiuti. Il programma degli investimenti governativi prevede inoltre che nei prossimi mesi saranno attivate procedure di appalto in evidenza pubblica per infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie.
In che maniera Confindustria Macedonia è impegnata a supportare il tessuto imprenditoriale italiano nei rapporti con le istituzioni locali e quali servizi eroga ai suoi associati?
Abbiamo costituito l’Associazione nell’ottobre del 2017, presentandola con un importante evento cui, tra gli altri, ha partecipato anche il Vice Primo Ministro macedone, oltre al presidente del Gruppo tecnico Internazionalizzazione Associativa di Confindustria, Edoardo Garrone. Erano alcuni anni che un piccolo gruppo di imprenditori italiani stava cercando di ottenere questo risultato, poi concretizzatosi anche grazie al supporto del Sistema Confindustria, in particolare della Federazione Confindustria Est Europa, che raggruppa le associazioni presenti in questa area geografica.
Abbiamo una facile interlocuzione col governo macedone, anche a causa delle ridotte dimensioni, sia del paese che degli interlocutori. Incontriamo regolarmente ministri ed esponenti del governo e di altre autorità locali.
A livello di istituzioni italiane, siamo molto soddisfatti del rapporto con l’attuale Ambasciata d’Italia, che tende a valorizzare e promuovere il nostro ruolo (nell’ambito del più vasto Sistema Italia), stimolandoci nel miglioramento continuo dei nostri risultati. Anche con l’Ice locale abbiamo un rapporto di proficua collaborazione.
Come molte altre rappresentanze internazionali, Confindustria Macedonia offre ai suoi soci due principali tipologie di servizi: la rappresentanza, verso le istituzioni locali come appena detto ma anche all’interno del Sistema Confindustria, e il networking, ossia la capacità di fare rete e sistema tra le imprese del paese.
Le ridotte dimensioni non ci consentono invece di fornire direttamente servizi di tipo tecnico/amministrativo, per i quali tuttavia possiamo fornire un valido spettro di professionisti esterni che sono in grado di affrontare a tutto tondo le varie problematiche imprenditoriali.
Sono trascorsi quasi due anni dalla nascita di Confindustria Macedonia. Quali obiettivi vi ponete nel prossimo futuro?
Il primo obiettivo è allargare la base associativa. Pur consapevoli del ridotto numero, in termini assoluti, di imprese italiane nel paese, dobbiamo tuttavia avvicinarne altre alla nostra associazione, consapevoli che la nostra forza e il nostro appeal dipenderanno anche dai numeri. Si tratta di un percorso già in atto e ci stiamo lavorando sodo. A breve, inoltre, cambieremo la denominazione, da “Confindustria Macedonia” a “Confindustria Macedonia del Nord”, seguendo il cambiamento in atto del paese.
Inoltre, dobbiamo qualificare la nostra interlocuzione rispetto alla nuova governance del paese, essendo recentemente cambiati molti degli interlocutori, prima a livello politico e poi anche a livello tecnico.
Infine, vogliamo sempre più diventare punto di riferimento per gli italiani che intendono avviare nuove iniziative imprenditoriali in Macedonia del Nord. Ci pare di registrare un incremento della propensione di investimenti in questo paese: noi dobbiamo esserci sin dalla fase iniziale di pre-valutazione, cercando di dare tutte quelle indicazioni che riteniamo utili a chi ai avvicina a questa sfida e, allo stesso tempo, facendo sistema.