Concludiamo la nostra carrellata alla scoperta di alcune delle aziende citate nel progetto Podcast “Piccola Industria Grande Storia” realizzato da Assolombarda con le due imprese Slide e Elettrotec, citate nella ottava e nona puntata. Entrambe hanno portato avanti cambi di rotta gestionali decisivi per dare nuovo sprint ai rispettivi fatturati.
Con l’arrivo di Marco Colonna Romano al timone della Slide – 53 dipendenti ed un fatturato 2020 di 5 milioni di euro –, l’azienda di base a Buccinasco, in provincia di Milano ha deciso di riposizionarsi nel mercato italiano del design, facendo scelte non più differibili. “Direi obbligate e in linea con il passaggio generazionale che stavamo vivendo – spiega Colonna Romano, amministratore delegato della Slide -. È stata una sterzata necessaria perché era già da qualche tempo che avvertivo segni di stanchezza nel nostro mercato principale. Così abbiamo deciso di investire per esempio in comunicazione, immagine, cataloghi, come nello sviluppo dei prodotti, tutte iniziative che poi ci hanno consentito di registrare segni tangibili di ripresa già nel corso del 2019”.
Inversione di tendenza resa ancora più piacevolmente marcata dal crescere dei numeri delle vendite online, aspetto commerciale a cui i vertici di Slide guardano con grande interesse. “Sì, abbiamo notato un incremento sensibile del fatturato proveniente da questo canale. Dal nostro sito istituzionale Slideshopping.it, ma anche da altri siti generalisti sono arrivati feedback estremamente positivi”.
Leader nel mercato dei mobili luminosi, intuizione che ha reso unici i prodotti della Pmi di Buccinasco, la Slide negli anni ha potuto vantare collaborazioni con alcuni tra i più importanti designer internazionali, cercando al contempo di dare valore alla plastica, intesa come bene durevole e poco inquinante (in foto un esempio di allestimento) . “I mobili di Slide sono da sempre in plastica 100% riciclabile, come del resto i colori usati per verniciare i nostri prodotti. Hanno una vita intorno ai 20 anni e secondo me questo è un aspetto da non trascurare in ottica ecologica. Credo che spesso venga dato un giudizio troppo negativo su questo materiale. Tra un mese lanceremo poi Ambrogio, un tavolino fatto con plastiche che derivano esclusivamente dal Tetrapack utilizzato per i contenitori del latte. A breve, intanto, presenteremo il nostro primo bilancio di sostenibilità, altro passo importante per la Slide”, sottolinea l’ad della Pmi lombarda.
Ovviamente il tornado generato dal Covid-19 ha finito per rendere meno costante la crescita dell’azienda guidata da Marco Colonna Romano. “Il 2020 era partito molto bene con incrementi a doppia cifra, mentre nei mesi di aprile e maggio c’è stato un crollo verticale causato dalla mancanza della parte di fatturato che solitamente viene dal mondo degli eventi. I progetti che erano già lanciati sono stati portati a termine e ora credo bisognerà forzatamente attendere il 2022 per tornare a correre. Ma sono fiducioso perché il nostro posizionamento sul mercato è in una fascia medio-alta, mentre riusciamo a offrire comunque prezzi medi. In più siamo contenti per la notizia che il Salone del mobile di Milano si terrà nel settembre prossimo, anche se non sono sicuro che in questo frangente il mercato sia pronto, come invece faceva in passato, ad assorbire novità”.
Nel frattempo, alla Elettrotec di Milano – 4 milioni di fatturato nel 2020 a fronte di 35 dipendenti –, Adriana Cremaschi Sartor continua a guidare l’azienda specializzata in apparecchi di controllo per i fluidi verso obiettivi sempre più ambiziosi. Viaggio che avrebbe potuto interrompersi parecchio tempo fa con la scomparsa del marito Pietro e che invece è proseguito per la caparbia e competente voglia di fare di una donna non certo intenzionata a farsi travolgere dagli eventi.
In precedenza, tra l’altro, la Cremaschi Sartor aveva deciso di partecipare ad un master alla Bocconi per cercare di dare all’azienda un’impronta sostanzialmente diversa. “Il mio obiettivo principale era quello di rendere la Elettrotec più aperta all’internazionalizzazione e il primo passo è stato provare a radicarci in Cina, inizialmente mettendo in campo un sostanzioso lavoro di marketing – conferma l’amministratore unico della Pmi milanese –. Erano i tempi in cui Montezemolo, per me un grande maestro, presiedeva Confindustria. Con lui è stato possibile fare missioni imprenditoriali in Cina e India, viaggi molto utili che hanno consentito di stabilire contatti difficili da concretizzare nel caso ci fossimo mossi in maniera autonoma”.
Aperto un ufficio a Shanghai, la Elettrotec ha compreso che il mercato cinese stava diventando la piattaforma commerciale più importante. Crescita complessiva proseguita nel terzo millennio e che ha subìto un piccolo rallentamento con la pandemia. “Rispetto al 2019 le perdite hanno toccato il 15%, ma nei tempi morti siamo comunque riusciti a fare tanta ricerca nel settore dell’ossigeno”. Mentre per il futuro si pensa in grande: “Il sogno nel cassetto è riuscire a creare un dispositivo pressorio che possa essere tarato pure dovesse trovarsi, per esempio, a Sydney. I nostri occhi, da un punto di vista aziendale, guardano al 2050 e stanno continuando a mettere sempre più a fuoco anche settori come la cyber security”.