“Per utilizzare l’intelligenza artificiale serve prima quella umana”. Questo il titolo del convegno in programma il 16 dicembre a Brescia organizzato da Piccola Industria nell’ambito della PMI Academy, ciclo di incontri nato nel corso della precedente presidenza e finalizzato ad approfondire temi e problemi con un taglio concreto.

MARCO CAPITANIO
Un incontro che fin dal titolo mira a ristabilire la naturale e auspicata gerarchia fra le due componenti in gioco nel complesso mondo dell’innovazione tecnologica. Non solo, oggi è fondamentale capire quali sono – e saranno sempre più – le implicazioni e le applicazioni che l’intelligenza artificiale può avere nel mondo dell’industria e dei servizi. Spiega infatti Marco Capitanio, presidente di Piccola Industria Confindustria Brescia: “Come è emerso dalla ricerca #Bresciaregeneration, condotta nei mesi scorsi dalla nostra associazione in collaborazione con Prometeia e l’Università degli Studi di Brescia, le tecnologie digitali nel manifatturiero non sono più un’opzione: nei prossimi anni, l’attenzione si sposterà sulla capacità di pianificare le risposte a rischi sistemici, come le interruzioni improvvise degli approvvigionamenti, ad esempio attraverso l’accorciamento delle catene del valore e grazie anche al ricorso all’intelligenza artificiale”.

MARCO GAY
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, per il quale “l’Intelligenza Artificiale è uno degli strumenti abilitatori della trasformazione digitale del Paese. L’industria Ict può oggi abilitare una trasformazione profonda del sistema economico: dobbiamo unire le forze della conoscenza e dell’innovazione per alimentare una crescita che sia duratura e sostenibile e per trasformare la ripartenza in ripresa”. A tale scopo, aggiunge Gay, “è necessaria una visione di politica industriale a livello di sistema paese con un chiaro sostegno all’IA che si integri nel piano transizione 4.0. Abbiamo bisogno di valorizzare la mole di dati prodotti e di sfruttare al meglio le potenzialità dell’IA, costruendo in Europa un sistema di regole che stimoli l’innovazione e che rafforzi la competitività del nostro continente”.
Integrare il mondo dei servizi e quello della manifattura può essere una carta vincente, ad esempio per sostenere la crescita del made in Italy e inoltre, in vista delle risorse che arriveranno con il Pnrr, il presidente di Anitec-Assinform sottolinea come “il grande sforzo di investimento costituisce un’opportunità unica per rilanciare, in modo efficace e coordinato, lo sviluppo della IA a livello nazionale. Occorre cogliere le opportunità offerte dal Pnrr sul fronte della digitalizzazione per rafforzare l’intero contesto produttivo italiano”.
Nel corso dell’evento ci sarà modo di approfondire anche aspetti di scenario e di interrogarsi sulle criticità che comunque l’uso dell’Intelligenza Artificiale può comportare. Come fa notare Giulia Baccarin, Ad e Cofondatrice di MIPU Predictive Hub, “l’intelligenza artificiale è lo strumento del futuro. Ma cosa accadrebbe se gli algoritmi sottostanti imparassero la logica del pregiudizio? Cosa significherebbe questo in termini di parità di genere, ricerca di lavoro e sviluppo della società? Siamo chiamati a determinare – spiega – come vogliamo che venga programmata l’intelligenza artificiale del futuro e che tipo di società vogliamo vivere. Solo comunità scientifiche inclusive e rappresentative di ogni tipo e minoranza potranno aumentare la nostra intelligenza collettiva”.
Per partecipare ai lavori è necessario iscriversi sul sito www.confindustriabrescia.it