
Ha fatto parte di diversi comitati scientifici di imprese, fondazioni e istituti e ha svolto incarichi consulenziali presso numerose aziende. Dal 2003 fa parte dell’International Board dell’Ocse. È editorialista del Corriere della Sera. Fra le sue pubblicazioni: “La crisi economica mondiale” (Bollati Boringhieri), “Storia economica dell’Italia Contemporanea” (Bruno Mondadori), “Chi comanda in Italia” (Guerini). Con “Elogio della piccola impresa” (Il Mulino) è stato finalista del Premio Biella Letteratura e Industria, edizione 2014.
Sapelli, autore di numerosi saggi dedicati alla storia e all’economia delle imprese industriali, si sofferma in questo lavoro sulla figura della piccola impresa, che è l’istituzione fondante dell’economia italiana. Inserendosi in un dibattito molto ampio che è attualmente in corso sulla struttura e sull’evoluzione dell’industria del nostro paese, sottolinea la vitalità delle piccole imprese, il cui carattere è pre-economico, sociale, antropologico, legato al dinamismo e alla flessibilità delle persone e delle famiglie. Anche perché queste microstrutture sono state il veicolo attraverso il quale le classi subalterne si sono affermate nel tempo in campo economico e sociale, dando concretezza alla loro creatività e al loro estro. Esse sono complementari alle grandi imprese, che hanno dimostrato nel corso degli anni una capacità di innovare superiore a quello delle piccole, in quanto possiedono maggiore risorse di capitale finanziario e umano. Di conseguenza, le piccole imprese devono necessariamente aggregarsi per produrre in modo sistematico la ricerca tecnologica e l’innovazione, sia dei prodotti sia dei processi produttivi. Tale aggregazione è avvenuta negli ultimi decenni nei distretti industriali, dimostratisi però insufficienti a promuovere una forte innovazione, ragione per cui occorre oggi puntare su altre strutture. L’autore è convinto che la piccola impresa possa uscire dall’attuale crisi economica trasformata e rafforzata solo se il rilancio dell’economia avverrà – oltre al dispiegamento delle misure tecniche quali la riduzione della tassazione, del costo del lavoro, del prezzo dell’energia e la messa a disposizione di maggiori risorse creditizie – anche puntando su una maggiore valorizzazione delle persone, della scuola e delle famiglie. “Il carattere della piccola impresa – sottolinea Sapelli nell’Introduzione – si fonda sulla per- sona e quindi sulla fiducia, sulla inesauribile flessibilità di cui persone e famiglie sono capaci pur tra mille errori”.
UNA PAGINA D’AUTORE

Elogio della piccola impresa di Giulio Sapelli
Il Mulino
“Il detto di John Donne che nessuno è un’isola ci risuona nella mente e nel cuore e scopriamo che l’isola, purtroppo, si sta formando attorno a noi. Ciò accade quando, per le scelte economiche che mi attanagliano, io imprenditore non riesco più a essere fedele ai patti morali stretti con le ‘mie’ persone, ossia con coloro che lavorano con me e che ogni giorno incontro e guardo negli occhi. Eppure ogni giorno mille e mille piccoli imprenditori, una miriade di artigiani, ogni giorno continuano a lavorare e a far lavorare. Perché? Cosa li spinge a non arrendersi? La risposta non è nell’economia, è ancora una volta nella morale, nella persona”.
(tratto da “Elogio della piccola impresa“)