

LA SEDE DELL’AZIENDA A PREDORE, IN PROVINCIA DI BERGAMO
Sulle rive del lago d’Iseo, lì dove non mancano di certo competenze d’alto livello nel campo della cantieristica nautica, Foresti & Suardi – 17,5 milioni di euro di fatturato nel 2024 a fronte di 60 dipendenti – si è imposta all’attenzione di una clientela sempre più internazionale con soluzioni tecnologiche e di design in grado portare una ventata d’innovazione in un mondo che pareva non attendere altro. Nel quartier generale di Predore, in provincia di Bergamo, negli anni sono infatti state generate idee vincenti come quella legata ad uno specifico tipo di “passouomo”, sorta di finestra capace di permettere anche l’uscita sulla coperta dell’imbarcazione, o ad un determinato genere di oblò.
“Partita nel 1961 dall’intuizione dei soci fondatori di fare prodotti di serie per le barche, Foresti & Suardi ha cercato nel corso della propria storia di cercare di stupire la clientela andando costantemente a migliorare l’offerta di accessori di eccellenza presenti nel nostro catalogo – spiega l’amministratore delegato della Pmi lombarda Luciano Paissoni (nella foto in alto) –. Nel settore di nicchia in cui operiamo non abbiamo mai voluto abbandonare quel principio di base che ci fa continuare a pensare e produrre solo cose che sappiamo fare bene. Questo perché, quando siamo usciti dal solco imprenditoriale di competenza, ci siamo dovuti confrontare con universi commerciali completamente diversi e in larga parte non adatti a sviluppare i progetti che credevamo poter esportare in quei contesti”.
Un made in Italy di profilo superiore che ha consentito alla realtà industriale che nel 2016 ha aperto una sede produttiva anche ad Adro, in Franciacorta, di farsi conoscere praticamente dappertutto, creando, tra le altre cose, porte scorrevoli per super yacht oppure le apprezzatissime poltroncine pieghevoli Iseo e Montisola, in grado di rendere ancora più raffinato il look di una barca. “Oltre a queste soluzioni, Foresti & Suardi sta producendo maniglie particolari, in pelle o diamantate, per imbarcazioni di lusso estremo, mentre proseguiamo ad ampliare la gamma con lettini, poltrone e tavoli di design”.

ILLUMINAZIONE E ACCESSORI FIRMATI DA FORESTI & SUARDI
Con questo genere di offerta qualificata, l’azienda ormai ultra radicata sul lago d’Iseo non ha avuto difficoltà a conquistare ampie fette di mercato estero, anche se ultimamente le problematiche manifestate dal settore nautico proprio oltreconfine hanno finito per rallentarne la crescita. “Al momento la percentuale export è scesa di poco sotto il 40%, ma solo a causa del calo che ha colpito alcune zone del mondo – chiarisce l’ad di Foresti & Suardi –. Ciò non ci impedisce di avere, nella nostra anagrafica, clienti che provengono da non meno di 80 paesi, con Brasile, Stati Uniti, Giappone, Australia e, più occasionalmente, Cina a costituire lo zoccolo duro dei nostri committenti. La speranza, poi, è che l’Europa non decida di imporre dazi sulle imbarcazioni per reazione a quelli che Trump minaccia di far partire su altri prodotti che vengono dal nostro continente. Un’eventualità preoccupante per il settore, anche se confido nel fatto che, ad un certo punto, il presidente americano possa tornare sui propri passi come già accaduto nel suo precedente mandato”.
Ma per riuscire a mantenere il livello di competitività necessario per tenere alle spalle soprattutto la concorrenza asiatica, la Pmi di base a Predore ha comunque bisogno di poter disporre di tecnici competenti ed adeguati alle sfide che si trova ad affrontare. Un problema di mancanza di vocazioni che assilla non poco anche Foresti & Suardi. “È sicuramente una situazione pesante da gestire e che ci portiamo dietro perlomeno dal 2021, quando l’azienda ha compiuto 60 anni. Ho parlato con i vertici dell’amministrazione comunale per istituire borse di studio capaci di attrarre i ragazzi delle scuole superiori del territorio e il riscontro è stato abbastanza positivo, visto che abbiamo ricevuto domande per posti di lavoro negli ambiti della carpenteria e della meccanica”.
Non sapendo se si tratti di bravura o di fortunate casualità, come ama dire Paissoni, Foresti & Suardi ha in ogni caso azzeccato molte delle scelte programmatiche che sono state responsabili della crescita di un’impresa con l’anima griffata da una chiara impronta innovatrice. “Spesso mi capita, non dormendo granché la notte, di mettere giù soluzioni che quando fa chiaro sottopongo al giudizio del nostro designer di fiducia – sottolinea –. Alcuni accessori di punta presenti nel catalogo sono effettivamente nati dal nulla, quasi per caso, ispirati dalla curiosità tecnologica e di stile, che dà poi sostanza al lavoro quotidiano all’interno della struttura aziendale”.
Progetti di varia provenienza e indirizzo che affollano la scrivania dell’amministratore delegato di Foresti & Suardi, ora intento a studiare il miglior utilizzo di un genere di pali in carbonio per tendalini parasole e a pianificare altri percorsi industriali. “Inoltre, abbiamo in cantiere anche un’idea importante che, dovesse tramutarsi in qualcosa di concreto, contiamo di presentare nel giro di uno, due mesi. Intanto però dobbiamo assolutamente reperire persone per l’ufficio tecnico, snodo focale sulla strada di un ulteriore sviluppo d’impresa”, conclude Luciano Paissoni.

DETTAGLIO DI UNA MANIGLIA