In un momento di grande incertezza e di sospensione di molte attività, è ancora più importante utilizzare il tempo per preparare una forte ripartenza. Alla riapertura le risorse saranno più scarse e le scelte sul futuro più decisive. Programmazione, studio e strategia sono quindi determinanti per iniziare già a costruire una ripresa, che dovrà valorizzare ancor di più le eccellenze del made in Italy.
Per supportare le aziende in questa fase l’Agenzia ICE è intervenuta a favore del sistema produttivo italiano annullando i costi di partecipazione alle iniziative promozionali delle imprese italiane e mettendo a loro disposizione servizi di formazione, approfondimento e aggiornamento, oltre ad un nuovo catalogo di servizi, online dal 1° aprile.
Inoltre, proprio nell’ambito del #riparticonice, lo slogan che riassume queste iniziative, l’Agenzia ICE e il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale hanno organizzato un ciclo di webinar sui paesi di maggior interesse per l’export italiano. Tredici i mercati “focus” trattati nei seminari virtuali live: Svizzera, Cina, Regno Unito, Canada, Russia, India, Spagna, Germania, Emirati Arabi Uniti, Brasile, Giappone, Stati Uniti, Francia.
Gli incontri sono partiti il 16 aprile e si concluderanno il 15 maggio.
Per partecipare in diretta ai lavori dei prossimi webinar è possibile iscriversi su https://www.ice.it/it/riparticonice-approfondimenti Per rivedere gli approfondimenti già trattati è possibile consultare i video al link https://www.youtube.com/watch?v=AHEr3HU0kFo&feature=youtu.be
L’export, traino della nostra economia ed elemento di successo per molte imprese, sarà inevitabilmente condizionato da questi mesi di lockdown e dalla convivenza con il coronavirus. Nel rapporto pubblicato il 31 marzo scorso il Centro Studi Confindustria ha stimato una diminuzione di oltre il 5% per l’export italiano. Inoltre, poiché il calo dell’attività sarà particolarmente forte nei principali mercati di destinazione dei prodotti italiani e ci saranno difficoltà produttive e logistiche, è attesa una caduta dell’export maggiore della media mondiale.
È bene, quindi, prepararsi per tempo e mettere a punto una strategia che consenta almeno di mitigare gli effetti di questa crisi, che è insieme sanitaria, economica e sociale.