
Tra le prime banche popolari sorte in Italia ispirandosi al modello del credito cooperativo propugnato da Luigi Luzzatti, Banca Popolare di Sondrio è stata, sin dalla fondazione avvenuta in Valtellina nel 1871, al servizio dei territori in cui opera. Nel corso del tempo il raggio di azione è stato esteso a livello nazionale, mantenendo al contempo forti legami con la zona di origine, in cui sono tuttora insediati la direzione generale e gli uffici centrali. Con Mario Erba (nella foto in alto), Chief commercial officer dell’istituto di credito, abbiamo approfondito alcuni aspetti più legati all’attività svolta all’estero, in particolare ai paesi dell’Africa e del Medio Oriente.
Partiamo da una fotografia della struttura organizzativa della banca.
Banca Popolare di Sondrio vanta una lunga storia fatta di crescita, valori e cultura, basata sulla fiducia reciproca e alimentata dalla passione per il lavoro, da una costante attenzione al cliente e all’evoluzione dei suoi bisogni.
A seguito dell’approvazione della trasformazione societaria deliberata dall’assemblea straordinaria dei soci del 29 dicembre 2021, la banca opera quale società per azioni ed è a capo di un gruppo bancario che conta oltre 150mila azionisti, più di 500 sportelli e oltre 900mila clienti. Del gruppo fanno parte le società collegate: Banca Popolare di Sondrio, BPS Suisse, Factorit, BNT Banca, Sinergia Seconda Srl, Popso Covered Bond Srl e Prestinuova Srl.
Al 31 marzo 2023 l’utile netto è stato di oltre 94 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto allo scorso anno. Il risultato netto della gestione finanziaria si è attestato a 291,9 milioni di euro, confrontandosi con i 204,1 milioni del periodo di marzo 2022 (+43%).
Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie al prezioso operato del personale, professionale e preparato, che si compone di 3.470 collaboratori, suddivisi nelle diverse sedi e filiali.
In quali mercati esteri operate?
Da sempre Banca Popolare di Sondrio è vicina alla propria clientela – famiglie, professionisti, imprese di piccole, medie e grandi dimensioni, enti pubblici e così via – con servizi e prodotti professionali per la gestione di qualsiasi esigenza bancaria, finanziaria, assicurativa, sia sul mercato domestico sia su quelli internazionali. Operiamo in 162 paesi del mondo con 1.539 chiavi swift per lo scambio cifrato di messaggi autenticati con altrettante banche italiane ed estere, arrivando così a coprire tutti i continenti.
Grazie a queste relazioni interbancarie, possiamo gestire i pagamenti e gli incassi verso/da pressoché tutte le nazioni, ma siamo anche di grado di offrire soluzioni personalizzate di trade finance a coloro che intendano tutelare i propri interessi nella gestione delle transazioni commerciali con controparti straniere, nonché coperture finanziarie sui rischi di oscillazione dei cambi, dei tassi e del prezzo delle materie prime.
La particolare specializzazione e la professionalità raggiunte nel comparto “estero”, unite allo sviluppo di procedure informatiche e piattaforme innovative, ci consente di offrire tali servizi non solo ai clienti privati e corporate, ma anche alla clientela istituzionale, tra cui banche, enti previdenziali ed enti postali esteri. Nel solo comparto dei pagamenti pensionistici dall’estero, per esempio, abbiamo raggiunto una quota di mercato del 70%.
Grazie alla società partecipata Sintesi 2000, inoltre, possiamo usufruire di un ufficio a Shanghai, a disposizione della banca e dei clienti che operano nel mercato cinese. Dal 1998, infine, siamo presenti a Bruxelles con una quota di maggioranza nel Gruppo Europeo di Interesse Economico “Coopération Bancaire pour l’Europe”, specializzato in servizi informativi, consulenziali, assistenziali per la partecipazione a bandi e finanziamenti europei.
Quali sono i principali prodotti e servizi offerti dalla Banca alle imprese che operano in Africa e Medio Oriente?
Il nostro approccio all’internazionalizzazione delle aziende si basa sulla personalizzazione dei servizi erogati, costruiti in maniera sartoriale in base alle esigenze delle imprese, alla struttura finanziaria dell’operazione commerciale sottostante e, soprattutto, al rischio controparte e paese che, quando parliamo di Africa, risulta essere molto variegato.
Per tutelare gli interessi dei nostri clienti abbiamo allacciato relazioni con le principali banche in numerose nazioni africane e medio-orientali, potendo così contare su partner affidabili per la gestione di pagamenti e incassi in euro e, talvolta, in divisa locale, per la conferma di lettere di credito e per l’emissione di garanzie a copertura del business dell’imprenditore italiano: advanced payment bond, performance bond, bid bond, ecc.
Quali sono i vostri rapporti con altre istituzioni finanziarie e imprese locali in Africa e Medio Oriente?
I rapporti di chiave swift in vigore con numerose banche africane e mediorientali sono improntati sulla fiducia reciproca, avvalorata da un’accurata due diligence a monte della relazione e da un continuo aggiornamento delle informazioni provenienti dai canali interbancari ufficiali. Ci avvaliamo anche di enti e istituzioni internazionali che operano nei diversi paesi, oltre che della rete diplomatica italiana ed estera.
Dove vorreste rafforzare la vostra presenza?
L’Africa subsahariana è un bacino di mercato interessante perché presenta opportunità di business e di investimento sulle quali vorremmo supportare maggiormente la clientela. Tuttavia, in alcuni paesi risulta più difficile avviare relazioni stabili con le banche locali, per questo sarebbe molto utile poter contare sulla collaborazione di enti sovranazionali, come accade in altre parti del mondo.
Cosa consiglierebbe ad un’impresa, dal punto di vista finanziario, per operare in questi mercati?
Fare affari all’estero presuppone lo sviluppo di conoscenze e competenze preliminari e, come banca, sconsigliamo sempre il “fai da te” nei processi di internazionalizzazione. Soprattutto in aree geografiche come quella africana e mediorientale, così distanti da noi non solo fisicamente, ma soprattutto per usi, costumi, normative e impianto burocratico, che si riflettono anche nella gestione degli affari.
Raccomandiamo sempre alle aziende italiane di essere ben assistite da partner affidabili, enti e istituzioni italiani o locali, che possano indirizzare verso i migliori approcci relazionali. Ecco perché da anni siamo associati a Confindustria Assafrica & Mediterraneo: fare rete con altri partner operanti nell’area ci consente di fornire ai clienti informazioni corrette, aggiornate e affidabili sulle quali poter basare la propria espansione commerciale in quelle aree.
(Prossima uscita: 7 luglio)
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