La collaborazione tra Intesa SanPaolo, attraverso l’Innovation Center, e Piccola Industria di Confindustria ha fatto tappa nei giorni scorsi a Napoli per il tour nazionale “Le opportunità dell’economia circolare: percorsi a strumenti”, che si inserisce nell’ambito della collaborazione più che decennale volta a sostenere il rafforzamento delle imprese e che oggi punta con decisione sulla cultura d’impresa, con la sostenibilità come elemento determinante.
A livello nazionale la Banca ha stanziato un plafond di 5 miliardi di euro per il periodo 2018-2021 con l’impegno di sostenere le piccole e medie imprese, studiato per accompagnarle nella transizione verso un modello circolare, anche attraverso la ridefinizione delle strategie in un’ottica di innovazione e sostenibilità. Al Sud sono già stati finanziati 28 progetti, mentre altri sono in via di definizione per un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro.
Il Gruppo finanziario sostiene il sistema produttivo meridionale anche attraverso le Zone Economiche Speciali (ZES), con uno stanziamento totale di 1,5 miliardi di euro, e le aziende, accompagnandone ben 22 nel programma Elite di Borsa italiana, finalizzato alla crescita dimensionale e all’internazionalizzazione.
Per Intesa Sanpaolo lo sviluppo di un territorio passa per la formazione: sono stati chiusi accordi con le Università campane Federico II e Vanvitelli, e con la calabrese UniCal, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. “Attraverso l’Innovation Center del nostro Gruppo – ha ricordato Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo all’incontro che si è tenuto nella sede dell’azienda Kimbo di Melito di Napoli – vogliamo accompagnare le aziende nella transizione verso un nuovo modello produttivo. Il nostro obiettivo è attivare almeno 50 dei 150 miliardi riservati all’Italia, provenienti dal piano della Commissione europea e destinati all’economia circolare. Nell’area meridionale abbiamo già sottoscritto oltre 70 accordi di filiera per un giro di affari di circa 8 miliardi”.
Giovanni Baroni, Delegato all’Energia Sostenibile ed Economia Circolare di Piccola Industria Confindustria, ha concluso affermando che “l’Italia ha sempre dimostrato, grazie alla reattività del suo tessuto produttivo, di avere una forte capacità di interpretare i tempi e di rinnovarsi”.