
Realtà medio-piccola operante a 360 gradi nel settore della cosmesi, Duellepi – 2,9 milioni di euro di fatturato nel 2022 e 22 dipendenti – ha basato le proprie fortune sulla qualità dei prodotti come anche sulla flessibilità garantita nel corso degli ultimi vent’anni ad una clientela piuttosto variegata oltre che esigente. Di base a Ceranesi, località situata nel perimetro della città metropolitana di Genova, la Pmi ligure, costola della capogruppo Fratelli Parodi, è sul mercato da contoterzista all’interno dell’industria cosmetica nel riconosciuto ruolo di produttrice di creme, rossetti, lucidalabbra, sali da bagno o di altri preparati per lo skin care per grandi marchi.

DUELLEPI – UNA FASE DELLA PRODUZIONE
“Tranne che del trucco ci occupiamo insomma di tutto quanto fa parte dell’universo cosmesi, impegno piuttosto diversificato che siamo in grado di sostenere essendo un’azienda molto elastica da un punto di vista gestionale – spiega Ivan La Manna (nella foto in alto), amministratore e direttore tecnico di Duellepi –. Nati per dare risposte alle esigenze della clientela, siamo infatti capaci di fare tirature piccole come pure grandi, riuscendo a soddisfare le richieste sia quando ci si domanda di realizzare 50-70 mila pezzi nell’arco di una settimana, sia nel caso il committente abbia bisogno di soli mille flaconcini. Facciamo pure formulati cosmetici, arrivati a circa 700 nel tempo, ma anche un full service, potendo riempire i flaconi, oltre che con i nostri preparati, con quelli che ci inviano i committenti”.
Nel corso di un 2023 che non è andato secondo le speranze da un punto di vista commerciale, Duellepi ha comunque deciso di investire per mantenere l’invidiabile posizione progressivamente conquistata sul mercato e dare continuità a quanto guadagnato finora in termini di autorevolezza. “Pur dovendo fare i conti con il grado di difficoltà presentato nell’anno che sta per concludersi da certe dinamiche economiche di settore, abbiamo in ogni caso speso 210mila euro in macchinari che dovrebbero arrivare in azienda tra gennaio e febbraio prossimi – sottolinea La Manna –. Tutti i nostri clienti hanno comprato mediamente di meno rispetto all’anno precedente, risultati deludenti che sono chiaramente in controtendenza se pensiamo al trend in salita del post Covid-19. E nell’ottica di diversificare, considerato che con il conto terzi non ci si guadagna granché, abbiamo scelto di acquisire altri brand e così ci troviamo nel pieno di una sorta di cambio di pelle aziendale, necessario per dare vita ad un polo cosmetico del circondario che avrà pure l’obiettivo di provare a risollevare imprese in difficoltà. Questa è la strategia che guiderà i nostri prossimi passi”.
Avendo il quartier generale nel genovese, non propriamente al centro delle usuali traiettorie commerciali del settore, Duellepi negli anni ha deciso calibrare la propria offerta su prodotti innovativi o poco trattati dalla concorrenza. “Per questo motivo abbiamo spinto molto sul vegano ed altre cose. In questo frangente storico tutti hanno una linea Bio, ma in precedenza siamo stati in qualche modo dei precursori quando portammo sul mercato prodotti biologici che arrivavano dalla casa madre o da aziende collaterali alla Fratelli Parodi. Fino a quel punto, infatti, prodotti come il burro di karitè non era possibile trovarli al di fuori delle erboristerie”.
Un cambio di passo che ha fatto seguito alle certificazioni ottenute e che hanno permesso a Duellepi di fungere da “facilitatore” affiancando altre realtà sulla strada della qualità e dell’innovazione. “Prese la 9001, la 14001 ed altre legate al mondo del biologico, sappiamo bene che anche il valore generato dal made in Italy è considerato oltre confine al pari di un certificato d’eccellenza – chiarisce il direttore tecnico ed amministratore della Pmi di Ceranesi -. Noi poi accompagniamo pure il cliente, spesso un trader che sa poco di questi tipi di processi, a certificare la propria linea. Il tutto senza dover far altro che preoccuparsi del contratto e di “assaggiare” il prodotto per capire se è ciò che ci avevano chiesto all’origine”.
Pochissimo votata all’export, non arrivando al 5% del fatturato fuori dai confini italiani, Duellepi sta negli ultimi tempi registrando un sempre maggiore interesse per qualcosa che era impensabile solo qualche anno fa. “Debbo dire che ci siamo stupiti anche noi quando abbiamo capito di quanto stava aumentando la richiesta sui prodotti per gli animali – commenta La Manna –. Tantissime aziende ci hanno chiesto di quotare linee complete per il settore Pet: cose estremamente specifiche come, per esempio, balsami per cani a pelo corto, a ricciolo lungo e per molte altre tipologie. Spume, detergenti, igienizzanti per i polpastrelli già presenti durante la pandemia, burrini di vari tipi. Una sorpresa continua nell’ultimo periodo”.
Per l’immediato futuro la Pmi ligure ha infine intenzione di innovare ulteriormente, realizzando linee ancora più al passo con i tempi. “Abbiamo fatto un notevole balzo in avanti nel campo delle biotecnologie, prodotti di derivazione enzimatica da cui si ottengono principi attivi adatti al nostro corpo. Tutto il settore cosmetico sta inoltre osservando con attenzione i batteri buoni che difendono la pelle: è una nuova frontiera su cui stiamo lavorando. Parallelamente il nostro gruppo è concentrato sullo studio delle microalghe, 200mila ceppi altamente sostenibili perché non vanno ad intaccare l’ecosistema e sono capaci di tradursi piuttosto facilmente in prebiotici e probiotici”, conclude Ivan La Manna.