Nell’emergenza economica prodotta dall’epidemia di coronavirus, Intesa Sanpaolo va in aiuto delle piccole e medie imprese con misure straordinarie dedicate, ovvero mettendo a disposizione 15 miliardi di euro, pari a circa un punto di Pil, per garantire continuità e produttività. E per porre le basi per il rilancio di queste realtà produttive decisive per l’economia nazionale.
Due le misure che la principale banca italiana mette a disposizione delle Pmi, che possono essere alternative o cumulabili. La prima garantisce linee di credito aggiuntive rispetto a quelle esistenti per un plafond complessivo di 5 miliardi di euro della durata di 18 mesi (meno un giorno), di cui 6 di pre-ammortamento, con condizioni favorevoli a partire dalle spese per istruttoria. Queste linee di credito verranno concesse a clienti e a non clienti che al momento non beneficiano di linee di credito disponibili.
La seconda misura rende disponibili 10 miliardi di euro di liquidità per i clienti Intesa Sanpaolo, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e che ora vengono messe a disposizione “per finalità ampie e flessibili – scrive la banca – come la gestione dei pagamenti urgenti”.
“L’obiettivo è affiancare le imprese di tutti i settori economici – continua il comunicato stampa – fornendo la liquidità necessaria per superare la fase economica di crisi. Le misure, in particolare, sono finalizzate a consentire alle aziende di far fronte ai pagamenti, nonostante la progressiva riduzione o addirittura assenza di fatturato, e di tutelare così l’occupazione”.
“In questa fase di estrema emergenza, abbiamo il dovere di impegnare ogni risorsa, per dare il massimo sostegno alle imprese italiane e consentire loro, superate le difficoltà contingenti, di ripartire il prima possibile – questo il commento di Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo -. Mettiamo in campo un ammontare significativo di risorse, pari quasi a un punto di PIL. Possiamo farlo perché Intesa Sanpaolo ha le dimensioni, la solidità e una presenza capillare tali da consentire interventi di dimensioni straordinarie in tutti i territori del Paese, dando supporto a tutte le imprese”.
L’obiettivo della banca, sottolinea ancora Messina, è salvaguardare il valore del made in Italy, l’eccellenza delle filiere produttive, la forza dell’export: “Siamo convinti che le capacità e la resilienza degli imprenditori italiani consentiranno al nostro sistema produttivo di recuperare rapidamente terreno e di riposizionarsi in maniera vincente nello scenario che emergerà dalla crisi”.
“Alla luce di quanto sta accadendo nel Paese e al nostro sistema produttivo, costituito in larghissima parte da Pmi – afferma Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria – lo storico legame fra Banca Intesa Sanpaolo e Piccola Industria Confindustria assume oggi ancora più valore. Mai come in questo momento lo apprezziamo e confidiamo in questo supporto perché siamo consapevoli che la ripresa economica potrà passare solo attraverso un grande asse con il mondo del credito”.
Robiglio sottolinea inoltre come quello che sta accadendo in queste settimane rappresenti la “fine di un mondo così come lo abbiamo conosciuto”. “Stiamo vivendo un cambiamento dirompente – aggiunge – che rende ancora più necessario accelerare la trasformazione digitale, adottare nuovi modelli di business e dedicare una più specifica attenzione al welfare. Senza un sostegno al credito le imprese non potrebbero resistere alle forti difficoltà di oggi. Sostegno che sarà altrettanto necessario, una volta finita la crisi, per prepararsi con spirito resiliente agli investimenti per i nuovi scenari di domani”.
Le nuove misure di Intesa Sanpaolo si aggiungono alla moratoria annunciata il 24 febbraio, che ha sospeso per 3 mesi le rate dei finanziamenti in essere (per la sola quota capitale o per l’intera rata) prorogabile per altri 3-6 mesi in funzione della durata dell’emergenza. Le operazioni di finanziamento possono essere richieste – in via transitoria – anche a distanza, tramite lo scambio di informazioni e documenti direttamente tra il cliente ed il gestore, che si applica, però, alla sola a clientela conosciuta e verificati i consensi privacy.