
Novanta giorni a Connext: torna la grande manifestazione di Confindustria che nel 2019 ha portato nei padiglioni della Fiera 7mila imprenditori e manager, quasi 500 espositori e generato più di 2.500 B2B.
Dopo l’edizione annullata lo scorso anno a poche ore dal taglio del nastro a causa della pandemia, il nuovo appuntamento si arricchisce di spazi e progettualità. Un’ampia e sofisticata dimensione virtuale, un’attenta rilettura dei driver tematici alla luce del contesto attuale e una spinta ancora più forte alle alleanze. Obiettivo: dare nuovo impulso all’economia attraverso relazioni ad alto valore aggiunto tra tutti i player presenti.
In campo dalla multinazionale alla startup, dalla piccola impresa di provincia alle istituzioni, dal mondo della ricerca e innovazione a quello della formazione, passando per cluster tecnologici, DIH e Competence Center, gli attori del credito e della finanza, la Pubblica amministrazione, associazioni e Camere di Commercio. Occhi puntati nella stessa direzione: i terreni dove si giocherà la competizione di domani.
Presidente Marenghi, si avvicina l’appuntamento di Milano. Tante le conferme di partecipazione ricevute in questi mesi: segno del valore dell’iniziativa, ma anche della voglia di fare network e di attivare nuove sinergie per la ripartenza.
C’è molta voglia di fare squadra e di mettersi in gioco. La pandemia ha fatto emergere nuove dinamiche delle catene del valore, rafforzando la valenza strategica della coesione e delle alleanze. Le sinergie sono il cuore del nostro progetto: un approccio rivolto non solo alle imprese ma all’intero Sistema Confindustria, nelle sue articolazioni. Abbiamo scommesso ancora una volta sulla Rete: tutti i “big player” stanno confermando la partecipazione. Abbiamo quasi esaurito lo spazio fisico del MiCo disponibile e assegnato diversi pacchetti “full digital” che prevedono presenza solo digitale.
Connex, seconda edizione. Quali sono stati i risultati raggiunti dopo la prima?
I risultati sono nei numeri e nella qualità dei progetti nati dalla prima esperienza: sono centinaia le partnership scaturite dall’evento del 2019, dalle due giornate di Milano e dalla piattaforma digitale, vero asset dell’iniziativa. Collaborazioni che hanno generato innovazione, valore e occupazione.
Oggi ripartiamo quindi su basi solide: dai 18mila metri quadri allestiti al MiCo nell’edizione 2020 – rimandata per via dell’emergenza da Covid-19 – nella quale eravamo pronti ad accogliere 750 espositori, 5mila richieste di B2B, oltre 150 laboratori/eventi, 120 imprese internazionali e oltre 4mila visitatori confermati.
L’anno scorso Connext è saltato, ma il Marketplace ha continuato a lavorare?
Tutte le imprese che avevano aderito sono rimaste sul Marketplace, animato con ulteriori iniziative nel corso dell’anno. Oggi la piattaforma scalda i motori per l’edizione 2021 e i player presenti stanno riconfermando la loro presenza. Lo spazio virtuale offre opportunità oltre l’evento di Milano: il digital è ormai una dimensione imprescindibile per ogni progettualità.
Come si articola l’edizione di quest’anno? Quali i driver?
L’impianto tematico del progetto riprende quello delle scorse edizioni, con una profonda rilettura alla luce dello scenario post emergenziale. Ci siamo posti l’obiettivo di accompagnare le imprese verso una nuova competitività, puntando su asset chiari: filiere solide e innovative, digitali e sostenibili, conoscenza e competenze, dimensione europea e internazionale, investimenti pubblici e privati, partenariati, aggregazioni e reti d’imprese, startup e imprese innovative.
I driver scelti per Connext coprono le aree dove si giocherà la competizione di domani, mettendo in moto attraverso i laboratori tutte le forze motrici dello sviluppo economico sostenibile. Quattro i filoni che guidano la manifestazione: Fabbrica Intelligente, Città del Futuro, Pianeta Sostenibile, Persone Scienze della Vita e Progresso.
La Fabbrica Intelligente è sede della digitalizzazione dei processi produttivi, dell’integrazione e interconnessione di tecnologie abilitanti e di filiere come chiave per affrontare l’emergenza. All’interno di Città del Futuro progetti di rigenerazione urbana e mobilità sostenibile si collegano con le grandi infrastrutture digitali per soddisfare le esigenze dei nuovi stili di vita e di lavoro. Pianeta Sostenibile valorizza sviluppo tecnologico e sistemi efficienti nella produzione e nell’utilizzo di energia verde, così come modelli di economia circolare delle aziende e di business continuity adottati da comunità. In Persone, Scienze della Vita Progresso la filiera delle Life Sciences assume una centralità strategica per salvaguardare la salute dei cittadini e per rilanciare l’economia.
Quali sono le novità?
A Milano avremo un evento in presenza, ma con un’ampia componente virtuale. La piattaforma si arricchisce di un’area Expo digitale con gli stand espositivi in 3D. Le visite immersive al padiglione e le interazioni digitali possibili in tempo reale in ciascuno stand moltiplicheranno le opportunità, così come i B2B sia in presenza che da remoto.
Daremo centralità anche alle startup, con iniziative dedicate e una call nazionale sui quattro driver che consentirà di premiare la capacità di presentare progetti innovativi, sostenibili e scalabili.
C’è una presenza internazionale più solida rispetto alla prima edizione? Se sì, quali altri paesi avete coinvolto?
Connext conferma la sua vocazione internazionale con un’apertura ancora maggiore ai mercati esteri grazie al supporto delle rappresentanze internazionali di Confindustria, di BusinessMed e ICE Agenzia. Sono coinvolti, in particolare, i paesi del Mediterraneo ed europei, ma attendiamo aziende da tutto il mondo.
Quanto è importante in questa fase post Covid il tema del rafforzamento delle filiere e delle reti d’impresa?
La pandemia ci ha insegnato che è necessario accorciare le filiere produttive e gestire in maniera collaborativa e autosufficiente le produzioni strategiche nazionali nello scenario di riferimento europeo. Le tecnologie 4.0 e adeguate politiche comuni a difesa dell’industria europea rappresentano perciò le basi per la ripresa economica e per contrastare in futuro nuove possibili crisi globali.
In questo senso, partenariati e reti tra imprese sono essenziali per il nuovo modo di competere sui mercati. Sono sinonimo di flessibilità, resilienza, capacità delle nostre Pmi di adattarsi alle nuove esigenze dell’utente finale, di produrre beni e servizi personalizzati, di collaborare e integrarsi per cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ed essere protagoniste dei progetti di ricerca sulle catene del valore strategiche della Commissione europea. La nuova edizione di Connext mette al centro questi temi.
La manifestazione è aperta anche ai non iscritti a Confindustria: puntate sul progetto anche per potenziare il marketing associativo?
Siamo convinti che il nostro network sia il migliore biglietto da visita per chi ancora non conosce il nostro mondo: per le aziende fuori dal Sistema abbiamo definito modalità di partecipazioni “speciali” con percorsi dedicati.
Mettere in vetrina il nostro network è stata una scelta strategica per il marketing e ci ha permesso di mostrare un volto inedito dell’organizzazione, molto apprezzato dalle aziende: diverse imprese target, non ancora legate a Confindustria, hanno scelto di associarsi dopo aver preso parte all’iniziativa nel 2019.
Anche per questo il networking è uno degli asset del nuovo piano di rafforzamento al marketing presentato lo scorso giugno, sul quale punteremo dall’autunno per rafforzare la base associativa.