
Il made in Italy della filiera agricola insieme alla presentazione delle più svariate specialità ortofrutticole provenienti da tutto il mondo. Le troviamo a Macfrut, la più importante fiera italiana della filiera dell’ortofrutta, che dal 4 al 6 maggio aprirà le sue porte all’Expo Center di Rimini. Arrivata alla sua 39° edizione, Fiera Macfrut torna totalmente in presenza e punta i riflettori sul continente africano. Tre giorni di eventi che faranno il punto sull’importanza del comparto attraverso l’organizzazione degli Stati Generali dell’ortofrutta, con un focus sulla cooperazione italiana nell’agribusiness, la presentazione dei progetti di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) nel continente e gli Africa Days, eventi dedicati alle produzioni dei paesi africani.
Proprio l’agricoltura ha un ruolo prioritario nello sviluppo economico del continente africano. Il legame tra Africa ed Europa nell’ambito dell’agribusiness è sempre più significativo e l’Italia, leader riconosciuto a livello internazionale nel settore agroalimentare e nel campo della produzione di macchine e tecnologie agricole in tutti gli ambiti della filiera – dalla coltivazione, alla conservazione, la catena del freddo, il packaging e la gestione delle biomasse –, ha la competenza per essere il partner privilegiato nelle relazioni settoriali tra i due continenti.
L’Africa ha un grande potenziale nell’agribusiness. Circa il 60% della terra arabile non coltivata dell’intero pianeta si trova proprio nel continente. A questi fattori naturali si aggiungono anche aspetti sociali. La crescita demografica ed economica del continente africano determina una necessità immediata di sostenere lo sviluppo dell’industria agroalimentare. Già oggi si contano oltre un miliardo di persone e le proiezioni future stimano una crescita destinata a toccare i due miliardi entro il 2050. Parallelamente sta crescendo la classe media africana, sempre più urbanizzata e che costituisce sia un bacino di consumatori che una forza lavoro estremamente interessante in una prospettiva che guarda all’espansione dell’agricoltura locale.
Banca Mondiale ha stimato il valore del settore agricolo africano in 1 trilione di dollari entro il 2030, un giro d’affari di mille miliardi di dollari per la sola Africa subsahariana. Per sbloccare questo enorme potenziale è necessario avviare un importante processo di modernizzazione, rafforzare le filiere locali sviluppando capacità di trasformazione dei prodotti agricoli, adottare tecnologie innovative, sistemi di stoccaggio e di conservazione dei raccolti, ma anche favorire la digitalizzazione dei sistemi produttivi e di vendita e migliorare gli standard di qualità. Come sottolineato recentemente dal presidente di Banca Africana di Sviluppo, Akinwumi Adesina, in occasione dell’Africa Center dell’Atlantic Council, “l’Africa deve prepararsi all’inevitabilità di una crisi alimentare globale (…). Il mio principio di base è che dobbiamo risolvere le nostre sfide da soli senza dipendere dagli altri (…). Produciamo sempre di più il nostro cibo”.
Le imprese italiane in questo contesto possono essere i partner ideali in termini di partnership industriale per progetti di trasferimento del know-how, export di macchinari e impianti. A fronte delle opportunità del settore, Confindustria Assafrica & Mediterraneo ha consolidato, da anni, una forte partnership con Fiera Macfrut, basata sulla necessità di favorire partenariati win-win tra imprese italiane e imprese africane nella filiera agribusiness come una delle chiavi di volta dello sviluppo endogeno nel continente. Il risultato di questo lavoro sinergico porterà alla presenza in fiera di numerose delegazioni africane, che avranno molteplici occasioni di business meeting con gli operatori italiani.
Come Confindustria Assafrica & Mediterraneo crediamo fortemente in questa iniziativa e ne stimoliamo la partecipazione promuovendola sia agli stakeholder privati che alle istituzioni italiane e africane. Nel contesto attuale di ripresa post pandemico e di crisi per la penuria di materie prime è importante, se non fondamentale, guardare all’Africa e alla sua straordinaria abbondanza di risorse naturali. Si fa riferimento, in particolare, ad agricoltura, miniere, oil and gas. Se a tale necessità si aggiunge il potenziale di sviluppo della produttività insito nelle attività agricole già in essere, si comprende che ove si abbinassero politiche pubbliche efficaci e un’imprenditorialità diffusa capace di attingere a tecnologie avanzate, l’Africa potrebbe far fronte alle esigenze sia del mercato interno che di quello mondiale.