A fare da apripista alle due settimane in cui Cortina ospiterà la massima espressione dello sci mondiale sarà la cerimonia d’apertura che domenica 7 febbraio avrà luogo nella piazza davanti alla stazione. Appuntamento non meno atteso delle gare del Mondiale della neve italiano, considerata anche la qualità di uno spettacolo che esporterà via tv tutta la bellezza offerta dal territorio veneto, partendo ovviamente dalla Conca d’Ampezzo regina delle Dolomiti per virare poi verso la magia scenografica di quel Carnevale di Venezia purtroppo cancellato quest’anno causa Covid-19.
Per produrre lo show è stato chiamato Triumph Group International, società romana leader nel settore, che suo malgrado si è trovata a fare i conti con “regole di ingaggio” forzatamente cambiate dai tanti problemi generati dalla pandemia.
“A fare da filo conduttore nel corso della cerimonia di apertura sarà il futuro, scelta fatta per rendere lo spettacolo ancora più inclusivo – spiega Maria Criscuolo, chairwoman della Triumph -. Abbiamo a che fare con protocolli molto stringenti dettati dal Comitato tecnico scientifico e questo indipendentemente dal fatto che il Mondiale di sci sarà senza pubblico e all’aperto”. Per esempio, gli atleti, i giornalisti, gli ospiti degli sponsor e le persone che compongono lo staff organizzativo sono stati divisi in quattro “bolle” a loro dedicate per evitare contagi che comunque finora non si sono verificati.
Una situazione che richiede massima attenzione e professionalità a tutti i soggetti coinvolti, come chiarisce Valerio Giacobbi, Ad di Fondazione Cortina 2021. “Stiamo organizzando un importante evento internazionale nella difficile situazione sanitaria che il mondo intero sta vivendo. Noi ci siamo e facciamo l’impossibile per non fermarci. Stiamo mettendo in atto protocolli severissimi per la sicurezza di tutti e daremo il via ad un’esperienza senza precedenti, per lo sport, per Cortina e per l’Italia”.
Quello cortinese sarà uno showcase per confermare capacità organizzative che Triumph è in grado di mettere in campo da decenni, punto di partenza per i Mondiali ampezzani a cui Maria Criscuolo tiene in modo particolare: “Qui a Cortina mi vedo a casa, considerato che ci vengo in vacanza da 58 anni. E perciò non sto vivendo il progetto solo come lavoro. Sono belle emozioni, insomma: mi vogliono bene, sento di essere una di loro”.
La Triumph, che produrrà anche la cerimonia di chiusura, ha già partecipato a manifestazioni sportive di una certa portata, avendo prestato la propria opera in passato ai campionati mondiali di nuoto di Roma del 2009, come pure alla tappa trapanese dell’America’s Cup di vela. Inoltre, è stata protagonista in grandi eventi istituzionali come il G8 di Genova (2001) e quello dell’Aquila (2009), oltre a fornire la propria consulenza in altri importanti appuntamenti internazionali. “Questo per il nostro settore è un momento difficile da gestire, considerato il calo fisiologico dei fatturati post Covid-19 – sottolinea Criscuolo -. L’obiettivo è riuscire a fidelizzare il cliente, consolidare la presenza sul mercato nonostante il calo del budget dedicato agli eventi. In più, spesso ci troviamo a fare i conti con procedure poco logiche, che sembrano il frutto di una minima conoscenza del nostro mondo”.
Oltre all’ancora scarso riconoscimento e considerazione a livello istituzionale rispetto al lavoro svolto negli anni, il settore che si occupa dell’organizzazione di grandi eventi sconta storicamente una modesta attitudine a muoversi tutti assieme verso obiettivi comuni. “Il modello di business è cambiato durante la pandemia diventando ancora più digitale e globale, mentre cresceva di pari passo la competitività – chiarisce la chairwoman di Triumph Group International -. Purtroppo all’interno del nostro comparto si continua a percepire un campanilismo mai sopito. Non si riesce a fare squadra proprio nel periodo in cui sarebbe più importante”
Servirà, insomma, pragmatismo per venire a capo delle tante problematiche create dal Covid-19. “Non abbiamo troppa scelta: dobbiamo andare decisi verso il digitale puntando su qualità e contenuti. Questo perché il mercato non ha preso una direzione differente solo per noi, ma anche per chi necessita dei servizi di Triumph Group International”, conclude Criscuolo.
(Per la foto di copertina si ringrazia Fondazione Cortina 2021)