
Avviato una decina d’anni fa il processo di passaggio tra un’ambiente lavorativo legato specificatamente al settore della sicurezza e l’attuale ruolo di system integrator, Umbra Control – 3 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 28 dipendenti (oltre a cinque soci) – ha quindi di fatto cambiato volto e compiuto un passo in avanti che le ha permesso di farsi conoscere in giro per l’Italia, mettendo in campo le necessarie capacità nell’opera di integrazione di sistemi e impianti di varia natura attraverso tipi di software sviluppati in proprio. Un impegno a 360 gradi che attinge ancora nel settore della sicurezza, in particolare per attività di antintrusione, antincendio, sorveglianza e controllo accessi.

UMBRA CONTROL
Nel quartier generale di Ponte San Giovanni, in provincia di Perugia, la Pmi nata nel 1975 continua ad occuparsi della gestione di dati, raccogliendoli e poi gestendoli nell’ottica di ottimizzare i costi all’interno delle strutture dei committenti tramite monitoraggio e, di conseguenza, si interessa anche di prevenire l’invecchiamento delle stesse. Una raccolta dati che può interessare pure ponti, strade, viadotti, impianti che producono energia rinnovabile e altro.
“Tutto quanto facciamo nei campi della tecnologia e dei sistemi è customizzato sulle esigenze del cliente, un tailor made in cui in partenza ci vengono prospettate le finalità dell’idea su cui in seguito saremo chiamati a lavorare. Non progettiamo componenti ma da sistemisti prendiamo in carico, per esempio, la volontà di tante aziende di monitorare i consumi interni, di capire quando sia il momento giusto della giornata per abbassare o aumentare la luminosità negli uffici e lo andiamo a fare sfruttando al meglio le caratteristiche della nostra piattaforma software – spiega Mauro Marchi (nella foto in alto), socio amministratore di Umbra Control –. In altre parole, riusciamo a soddisfare i desiderata di chi si fida di noi sia nel campo dell’analogico che in quello digitale, settore quest’ultimo in cui ci preoccupiamo di fare parlare tra loro le suite, vere orchestratrici di sistema, per avere le risposte più precise e in grado di farci arrivare all’obiettivo finale costituito dalla cosiddetta system integration”.
Capace di gestire sistemi e sottosistemi in ambito civile e pubblico, quindi presenti nei musei così come nei palazzi, nelle carceri o all’interno delle industrie, la piattaforma creata da Umbra Control può pure offrire in tempo reale la situazione complessiva all’interno di una qualsiasi struttura con una sola videata. “I vantaggi dati dal gemello digitale BIM (Building Information Modeling) Automation sono indubbi e tangibili, anche se questo riesce a portare sotto i nostri occhi solo una lettura statica del tutto. Perciò, per rendere ancora più performante e dinamico il modello abbiamo da poco depositato un brevetto che, prendendo spunto dal mondo del gaming, sfrutta un’interfaccia software che può funzionare con profitto in ogni contesto in cui operiamo”.
Umbra Control, poi, porta il proprio know how facendo assistenza in molte parti d’Italia, mentre getta anche lo sguardo verso progetti esteri, nonostante debba fare i conti con il richiamo parecchio territoriale del nome dell’azienda. “Proprio in questo periodo stiamo lavorando con un ente che si impegna ad aiutare le imprese a rendersi sostenibili e al quale noi cerchiamo di dare un apporto sostanziale parlando, tra gli altri argomenti, anche di termoregolazione. Stiamo intanto cercando di capire se le nostre conoscenze siano applicabili pure ai mercati europei – chiarisce Marchi – e nel frattempo siamo andati a proporre in altre zone del mondo, tra cui Emirati Arabi, Kuwait, Arabia Saudita e Algeria le competenze di un’impresa che ha voglia di crescere ulteriormente. Un progetto di espansione che proseguirà a poggiare sulle indubbie competenze di un team per metà composto da tecnici specializzati che vanno sul campo, oltre che su altri profili, tra cui sviluppatori software e progettisti d’impianti”.

UNA COLLABORATRICE DELL’AZIENDA IMPEGNATA NELLA FASE DI TEST
Infine, per dare continuità a quell’opera di sviluppo in atto da una decina d’anni, la Pmi del perugino ha deciso di mettere in campo tre brevetti in grado di migliorare ancora di più il grado di apprezzamento, non solo della clientela già fidelizzata, riguardo alla capacità innovativa dei progetti marchiati Umbra Control. “Oltre al già menzionato brevetto legato all’evoluzione di BIM Automation, ne abbiamo infatti depositati altri due: il primo è incentrato sulla sicurezza sulle strade e ha come tema nuove barriere new jersey autostradali tecnologiche capaci di informare per tempo gli automobilisti di un pericolo, mentre l’altro si riferisce ad un sistema di monitoraggio dei ponti attraverso l’uso di un solo sensore invece dei canonici tre, idea portata a termine in collaborazione con nostri fornitori tedeschi a cui forniamo i dati richiesti”, conclude il socio amministratore di Umbra Control Mauro Marchi.