“L’hub è il simbolo con il quale vogliamo confermare l’impegno di Confindustria e di tutte le imprese italiane nel sostegno alle istituzioni. È per me un onore e un privilegio testimoniare con gratitudine e orgoglio il senso di responsabilità che le imprese di questo Paese dimostrano da più di un anno contribuendo attivamente per uscire dalla crisi sanitaria sociale ed economica più grave degli ultimi settant’anni”. Queste le parole del presidente di Confindustria Carlo Bonomi durante la cerimonia d’inaugurazione dell’hub vaccinale allestito a Roma presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria, spazio che verrà gestito dalla Regione Lazio.
Il nuovo centro attivato presso la sede confindustriale dell’Eur permetterà di compiere un ulteriore passo per allentare la morsa del Covid-19, anche se, come sottolinea Bonomi, non è ancora tempo di cantar vittoria nella lotta contro la pandemia. “Non bisogna abbassare la guardia, il Paese ancora non è uscito dalla crisi pandemica. Si è avviato sulla giusta strada, ma non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo. Anche in Gran Bretagna le varianti hanno fatto risalire i contagi: giugno e luglio saranno determinanti, dobbiamo impegnarci ancora a fondo”.
Quello inaugurato all’Auditorium della Tecnica non rimarrà comunque un unicum, ha chiarito il numero uno di Confindustria. “Questo hub rappresenta lo spirito civile degli imprenditori italiani ed è il primo di tanti: saranno infatti 212 i centri vaccinali del sistema Confindustria in Italia. È un contributo per far ripartire il Paese. Abbiamo a disposizione un numero importante di vaccini, adesso dobbiamo accelerare ulteriormente”.
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato l’importanza del momento che sta vivendo l’Italia. “Non dobbiamo sprecare questa crisi, vanno assunti impegni per il futuro del Paese. Ciò significa difendere il Servizio sanitario nazionale con tutte le forze, chiudere la stagione dei tagli e aprirne una di grandi investimenti. Lo sviluppo economico e sociale italiano ha nella vittoria della battaglia sanitaria la sua premessa”. Un impegno che per Speranza va suddiviso tra tutti gli attori istituzionali per risultare alla fine vincente. “Dobbiamo ripartire assieme: da soli non ce la possono fare né il governo, né un commissario, un ministro o le regioni”.
Per il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo il momento di fare il passo decisivo sul fronte vaccinale è ormai dietro l’angolo. “Stiamo distribuendo 3,5 milioni di vaccini Pfizer e a giugno daremo la ‘spallata’ al virus con l’arrivo di oltre 20 milioni di dosi. Il 31 maggio l’Aifa ha dato il via libera al vaccino Pfizer ai 12-15enni: sono 2,3 milioni di persone e dovremo affidarci molto ai pediatri. Ci sono già gli accordi e ora le regioni li implementeranno”. Inoltre, a partire dal 3 giugno, ha detto Figliuolo “inizierà la vaccinazione massiva delle classi produttive, compreso il settore turistico alberghiero”. (per le foto si ringrazia P&Co)