Il Bosco Verticale realizzato a Milano nel 2014 è concreta espressione del suo concetto di “residenziale sostenibile”, nel quale la vegetazione è intesa come elemento essenziale dell’architettura. La sua ricerca, non solo come professore ordinario al Politecnico di Milano ma anche come direttore del Future City Lab alla Tongji University di Shanghai, esplora il futuro delle metropoli contemporanee sotto il profilo della biodiversità e della forestazione urbana.
Parliamo di Stefano Boeri, architetto e urbanista di fama internazio- nale, al quale è stato affidato il compito, in occasione di Connext, di discutere di “Aree metropolitane motore dello sviluppo”.
Un tema dal quale non può mancare una riflessione sull’impatto climatico dei grandi agglomerati urbani. “Se le città possono essere considerate le principali responsabili della produzione di CO2 e degli altri agenti inquinanti – afferma Boeri – è anche vero che proprio le città stesse finiscono per esserne le prime vittime: basti pensare ai fenomeni meteorologici inaspettati cui abbiamo avuto modo di assistere negli ultimi mesi e all’impressionante numero di decessi causati dall’inquinamento dell’aria”.
Boeri tuttavia non è pessimista sul futuro, anzi spiega che “sono proprio le città ad avere le risorse e le potenzialità per diventare protagoniste di una radicale inversione di tendenza, mirata a contrastare i drammatici effetti del cambiamento climatico”. “Dialogo intorno al made in Italy” è invece il tema sul quale si confrontano Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori, e David Thorne, diplomatico ed ex ambasciatore degli Stati Uniti a Roma. Cuore del confronto sono le strategie per valorizzare le potenzialità commerciali del nostro brand, senza dimenticare che oggi le imprese devono mostrarsi disponibili a intraprendere un processo di internazionalizzazione, unica strada per seguire le evoluzioni di un mercato in continuo mutamento.