
Dopo aver lanciato AdottUp e promosso la contaminazione tra startup ad alto potenziale di crescita e imprese già operative, Intesa Sanpaolo e Piccola Industria Confindustria, anche grazie alla Rete dell’Innovazione di Confindustria, collaborano al progetto Tech-Marketplace, una piattaforma dedicata a chi cerca e offre tecnologia. Ne parliamo con Andrea Lecce, responsabile DIrezione Marketing della DIvisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.
Tech-Marketplace e la condivisione con Piccola Industria aggiungono un altro tassello alla “contaminazione” tra imprese, specie se innovative. Perché la banca ha scelto di impegnarsi su questo fronte?
Riteniamo che creare connessioni tra imprese sia cruciale per il loro stesso sviluppo. Questo strumento offre opportunità concrete e serve per arricchire le aziende e i clienti di know how, tecnologie e contatti. In Italia esiste un enorme potenziale costituito da startup e Pmi innovative (indicativamente 26mila, incluse anche aziende più strutturate), che però stenta a “contaminare” un sistema imprenditoriale bisognoso di innovazione e che, per la sua complessità e frammentarietà, non sempre è facilmente coinvolgibile.
Per questo nei mesi scorsi, insieme a Piccola Industria e ai vertici dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico, abbiamo incontrato migliaia di imprenditori in tutta Italia per illustrare i vantaggi dell’Investment compact e dell’iscrizione al registro delle Pmi innovative.
Si è trattato di un grande sforzo di divulgazione e consulenza, che proseguirà anche nei prossimi mesi per raggiungere il più alto numero di imprenditori e fornire loro informazioni e supporti concreti, anche di natura finanziaria, affinché questo potenziale straordinario emerga e diventi il motore di sviluppo del paese.
Come funziona il nuovo strumento?
Abbiamo messo a disposizione di Confindustria e dei suoi associati la piattaforma Tech-Marketplace, creata dal nostro Centro per l’Innovazione. Si tratta di un motore di ricerca che promuove il contatto tra imprese innovative, comprese le startup, all’interno di un network selezionato per favorire l’incontro tra domanda e offerta di innovazione. La finalità è supportare l’esplorazione di tecnologie e nuove soluzioni di business e agevolare startup e Pmi hi-tech nel trovare potenziali interlocutori.
Una prima fotografia delle imprese che hanno già aderito?
Al momento sono presenti 5.994 imprese di tutte le dimensioni richiedenti innovazione e 641 realtà produttive selezionate dal Gruppo Intesa Sanpaolo che offrono innovazione. Tra queste anche alcune delle startup della “Vetrina delle migliori idee” di AdottUp. Il bello è che sono già stati effettuati 67 “matching”, ovvero richieste di contatto.
Cosa prevede la sinergia con Confindustria?
Le partnership stipulate innanzitutto con Piccola Industria Confindustria e poi con università e centri di ricerca nazionali e internazionali contribuiscono a una continua crescita della piattaforma sia dal lato della domanda, sia dal lato dell’offerta.
Siamo tuttavia agli inizi e il ruolo di Piccola Industria è centrale per il successo dell’iniziativa. Per questa ragione abbiamo stabilito che gli specialisti in innovazione della banca, in sinergia con quelli della Rete dell’Innovazione di Confindustria, nei prossimi mesi lavoreranno per promuovere il popolamento della piattaforma, individuando anche specifici obiettivi per ciascun territorio.
Facciamo un esempio: sono un imprenditore che cerca partnership, anche internazionali, con cui crescere. Cosa mi offre la banca e a chi mi devo rivolgere?Basta inserire il proprio profilo aziendale all’interno del sito.
A seguito di ciò si viene contattati dal gestore territoriale della banca per sottoscrivere un contratto e accedere alla piattaforma.
Grazie alla directory di ricerca e all’algoritmo automatico di “matching” è possibile individuare i profili di interesse e inviare le richieste di contatto dirette ai possibili partner.
Si avvia così un processo di conoscenza reciproca finalizzato a stipulare accordi commerciali o di investimento.
Oltre al supporto informativo fornito dalle associazioni di Confindustria, i nostri gestori sono a disposizione anche per il sostegno alle operazioni che potranno nascere dal matching.
Quali sono costi d’iscrizione?
Visto il livello qualitativo del servizio, per iscriversi alla piattaforma viene richiesto il versamento di un canone annuale. Comunque, grazie all’accordo in essere per gli associati a Confindustria, almeno per il primo anno non è previsto alcun onere.
La banca riconosce qualche vantaggio nell’accesso al credito all’impresa innovativa che ha ottenuto l’iscrizione alla piattaforma ?
Si tratta di un elemento inserito nel nuovo modello di rating oggi all’esame del Regulator che – unitamente ad altri fattori qualitativi come ad esempio i marchi, i brevetti, la formazione – rappresenta per noi un’importante chiave di lettura dell’azienda e arricchisce la nostra capacità di valutazione rispetto alla tradizionale analisi dei dati storici di bilancio.