
Come procede la digitalizzazione all’interno delle imprese italiane? A questa e a domande molto più specifiche risponde l’indagine condotta da The Innovation Group, in collaborazione con SPS Italia, ContactValue e Made Competence Center, su un campione di 94 realtà industriali. L’obiettivo era quello di comprendere – si legge nella nota stampa – le tendenze dell’adozione di strategie Data driven legate alla raccolta di informazioni provenienti dalla fabbrica (IoT, oggetti connessi); l’uso attuale e prospettico dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi; i punti di attenzione per la cybersecurity e per la Transizione 5.0 verso sostenibilità ambientale e responsabilità sociale.
La ricerca sarà presentata a Milano i prossimi 1 e 2 aprile, in occasione dello Smart Manufacturing Summit 2025. Come sottolinea Emilio Mango, general manager di The Innovation Group, “i dati evidenziano come le aziende italiane stiano avanzando nel percorso verso lo smart manufacturing, con una crescente adozione di AI e Data Analytics, ma anche come ci siano alcuni ostacoli significativi da affrontare in termini di integrazione tecnologica, formazione e cybersicurezza”.
Complessivamente “alcune realtà dimostrano di essere già allineate con i nuovi paradigmi della digitalizzazione, pronte quindi a sfruttarne le molteplici opportunità”; un processo che è stato completato solo nel 16% del campione, mentre invece vede ancora la maggior parte delle aziende, il 56%, impegnate nell’integrazione delle tecnologie digitali nei processi.
A seguire, alcuni elementi sintetici, tratti dalla nota stampa, che offrono un quadro complessivo e che verranno approfonditi nel corso della due giorni:
- La spinta all’automazione è stata forte in passato (con un 62% che vi ha già investito), ma ora il focus si sta spostando su AI, servitizzazione e cybersecurity. Forte attenzione anche alla formazione e al know how digitale: la formazione delle competenze digitali (54%) e la digitalizzazione del know-how (52%) sono già aree di investimento importanti. Inoltre, una quota significativa (rispettivamente 28% e 33%) prevede ulteriori investimenti, segnalando che il tema della preparazione delle risorse umane è ancora rilevante.
- La presenza di legacy e il fattore umano sono invece i problemi principali da considerare nella transizione. L’integrazione con i sistemi esistenti è il principale ostacolo incontrato nel percorso verso lo smart manufacturing (indicato dal 62%), seguito da resistenza al cambiamento organizzativo (57%) e mancanza di competenze interne (46%).
- Anche i costi elevati di implementazione (38%) sono un vincolo importante, e cybersecurity e protezione dei dati (31%) sono un tema chiave: con la crescente interconnessione dei sistemi industriali, aumenta il rischio di attacchi informatici e di violazioni di dati sensibili.
STRATEGIE DATA DRIVEN
Solo il 50% delle aziende ha implementato soluzioni di Data Analytics basate su IoT, mentre il 40% è in fase di studio o avvio. L’uso dei dati è attualmente orientato all’efficienza e al controllo, con prospettive di evoluzione verso la predittività e la pianificazione intelligente. L’IA e il machine learning possono accelerare il processo, specialmente in manutenzione e logistica, ma costi e resistenza al cambiamento potrebbero rallentarne l’adozione in ambiti più avanzati.
IA PER LO SMART MANUFACTURING
L’adozione dell’IA è ancora limitata: il 34% delle aziende è in fase di test e il 21% in fase iniziale di integrazione, mentre solo il 5% ha implementato l’IA su larga scala. Si prevede una crescita significativa nei prossimi anni, con applicazioni in ottimizzazione produttiva, vendite, marketing e customer service.
L’IA è vista principalmente come strumento per aumentare produttività (50%) ed efficienza (47%), mentre la trasformazione dei modelli di business è ancora poco considerata (15%). Le sfide principali includono gap di competenze, integrazione con infrastrutture esistenti e gestione dei dati.
CYBERSECURITY E SOSTENIBILITÀ
La cybersecurity è una priorità per il 59% delle aziende, con un focus crescente sull’integrazione tra sicurezza IT e OT. Le misure adottate includono firewall, segmentazione di rete e autenticazione multi fattore. Tuttavia, restano criticità legate alla visione integrata IT-OT e alla complessità operativa.
Sul fronte della sostenibilità, il 31% delle aziende ha un programma attivo e il 27% uno consolidato. Le principali iniziative riguardano efficienza energetica, gestione dei rifiuti e miglioramento delle condizioni di lavoro (49%). Inoltre, il 42% delle aziende promuove diversità e inclusione.
Le sfide da affrontare includono compliance, costi e monitoraggio continuo dei progetti. In sintesi, le aziende italiane stanno avanzando nel percorso verso lo smart manufacturing, con una crescente adozione di AI e Data Analytics, ma devono affrontare ostacoli significativi in termini di integrazione tecnologica, formazione e sicurezza informatica.
Per partecipare al summit occorre registrarsi on line