
Impegnata dal 2010 nel settore della progettazione e della realizzazione di stazioni satellitari, la Sicilsat Communications fornisce anche supporto logistico alle aziende attraverso il lavoro di un gruppo di tecnici dimostratosi ancora più prezioso durante la fase più acuta della pandemia. Di base a Pedara, in provincia di Catania, la Pmi siciliana – 890mila euro di fatturato nel 2021 e 9 dipendenti –, pur essendo fortemente radicata sul territorio, opera soprattutto oltreconfine potendo contare su un portafoglio tecnologico molto avanzato ed apprezzato pure in ambito militare italiano e Nato.
“Nella zona di Sigonella ci occupiamo, tra l’altro, dell’operatività delle antenne che seguono i droni, attività che, com’è comprensibile, richiedono un alto grado di segretezza garantita dall’area riservata che ci permette di lavorare nella massima sicurezza anche su dati e documentazioni”, sottolinea Concetto Squadrito (nella foto in alto), fondatore e amministratore delegato di Sicilsat Communications.
Competenza e capacità di rispondere pure a richieste complesse che ha permesso all’azienda di Pedara di ritagliarsi uno spazio crescente nel settore dei sistemi satellitari, oltre che di triplicare il proprio fatturato negli ultimi anni. “Uno dei nostri punti di forza è sicuramente il saperci muovere in maniera adeguata quando ci chiedono cose “custom”, commesse particolari da portare a termine in campi tecnologici magari non ancora del tutto esplorati e che riusciamo ad evadere con costi piuttosto contenuti. Durante il lockdown, per esempio, considerato che i nostri clienti americani non potevano venire in Europa, siamo stati noi a farci carico dei loro obblighi contrattuali. Abbiamo infatti viaggiato tanto per risolvere problemi o occuparci degli impianti: un ampio tour continentale che ha compreso Portogallo, Cipro, Germania, Francia e Bulgaria”.
Forte di una clientela internazionale di cui fanno parte, tra le altre, l’Agenzia spaziale italiana, l’Esa (European Space Agency) ed Eutelsat, il gestore dei satelliti che trasmettono verso la terra i programmi di molti canali televisivi, Sicilsat Communications si sta imponendo come partner capace di farsi trovare pronto anche quando è necessario un supporto logistico sul campo. “Il problema, di questi tempi, è però quello di riuscire a gestire l’aumento dei costi dell’energia, visto che l’impresa, tra riscaldamenti e l’uso di micro onde, ne consuma parecchia – spiega Squadrito –. I prezzi di acciaio e alluminio, poi, hanno subìto una crescita altrettanto marcata, tanto da costringerci a non fare tanto magazzino come in precedenza. Devo dire, però, che la clientela ha capito queste problematiche e si è adeguata”.
Sicilsat Communications, per mantenere una velocità e una qualità di intervento adeguata alle richieste, può fare affidamento su ingegneri estremamente specializzati. “Sono il prodotto dell’Università di Catania, con cui abbiamo in essere una proficua e assolutamente necessaria collaborazione, considerato che la nostra impresa è costantemente alla ricerca di soluzioni innovative da proporre a chi si serve da noi. In più abbiamo una dotazione di software elettromagnetico da fare invidia alle aziende multinazionali del settore e che ci permette di analizzare, simulare e verificare tutti i passaggi dei progetti”.
Interessata a far crescere, sia in Sicilia che nel resto d’Italia, l’indotto legato all’azienda, la Pmi di Pedara si muove in un settore di nicchia in cui sono comunque presenti colossi industriali internazionali. Una marcia, quella di Sicilsat Communications sicuramente rallentata dagli effetti della guerra in Ucraina, come fa capire Squadrito. “Avevamo due progetti da portare avanti – racconta – e il primo di questi era con una società russa. Con loro stavamo parlando di una stazione satellitare multibanda molto versatile, dotata di un’antenna in grado di operare in diverse direzioni, il tutto progettato in collaborazione con l’ateneo catanese. Ma la grave crisi ucraina ci ha di fatto bloccati”.
Il secondo, prosegue l’imprenditore, “è di diversa natura e partiva da una richiesta di Eutelsat che riguardava l’uso dell’attrezzatura necessaria per collaudare le stazioni satellitari in modo automatico. Strumenti di misura molto costosi che in Europa, al momento, sono presenti solo in Francia e Olanda. L’intenzione è quella di poterne avere uno nella nostra zona geografica, con l’obiettivo non secondario di provare anche ad aumentare le opportunità lavorative sul territorio siciliano”, conclude Concetto Squadrito.