

MASSIMO SABATINI
Dotare il management delle competenze necessarie a governare il cambiamento in chiave digitale e sostenibile, questo il focus degli interventi finanziati con l’Avviso 1/2021. “Abbiamo scelto di rivolgerci alle imprese di tutto il territorio nazionale, alle grandi come alle medie e piccole imprese – spiega il direttore generale Massimo Sabatini – per rafforzare le competenze manageriali per l’innovazione, oggi più che mai indispensabili per rimanere competitivi sul mercato. La grande partecipazione dimostra il forte interesse delle imprese per questi contenuti, con interventi che spaziano dalla trasformazione digitale all’economia circolare, alle nuove modalità di organizzazione del lavoro”.
A fronte dei sei milioni di euro complessivamente stanziati, nell’arco dei trenta giorni disponibili (dal 1° al 30° giugno), il fondo ha ricevuto richieste per oltre 8,2 milioni di euro. Data la buona qualità delle proposte, Fondirigenti ha deliberato un aumento di circa 800mila euro sul plafond inizialmente previsto, consentendo così il finanziamento di 581 piani di formazione rivolti al management. Particolare attenzione è stata posta, in fase di selezione, alla valutazione degli impatti nelle performance aziendali, nonché all’utilizzo di tecnologie innovative e all’adozione di nuove metodologie di formazione.
L’Avviso 1/2021 in pillole
Rispetto al dimensionamento delle aziende partecipanti, le Pmi superano le grandi imprese. In particolare, queste ultime ammontano a 297, mentre sono 402 le aziende classificabili come piccole e medie imprese. La tabella sintetizza la percentuale dei piani idonei per dimensione d’impresa, evidenziando una valutazione molto positiva delle piccole imprese.

LA COMPOSIZIONE DELLE AZIENDE PARTECIPANTI
Con riguardo alle tre aree tematiche individuate, l’Open management è quella che ha raccolto il maggior numero di consensi, risultando l’area più gettonata in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte. Si tratta della macro-area più ampia di contenuti, relativi alla digitalizzazione e all’innovazione dei processi produttivi, commerciali, finanziari e gestionali (Supply chain, Business intelligence, Big data e IoT, Digital marketing, Lean Manufacturing), mentre il lavoro e l’organizzazione smart hanno interessato in misura maggiore le imprese di Lombardia e Lazio.
Molto sentito il tema della sostenibilità in Veneto e Campania, con risultati più che apprezzabili, anche a livello nazionale, a dimostrare la maggiore consapevolezza e maturità delle aziende rispetto al Green New Deal.
Complessivamente emerge, da parte delle imprese, la necessità di riordinare e mettere a sistema i modelli di business e quelli relativi all’organizzazione del lavoro, con una maggiore consapevolezza e maturità nell’affrontare i temi dello smart working e della sostenibilità, intesa come un valore distintivo per l’appartenenza e la crescita di una filiera, come strumento di orientamento e revisione dei servizi a favore dei fornitori e stakeholder, come strumento per accedere a nuovi finanziamenti. Rispetto al manifatturiero si è riscontrata ancora l’esigenza di lavorare sulla riorganizzazione dei processi in chiave Lean.

CARLO POLEDRINI
“Alle competenze per la sostenibilità continueremo a destinare impegno e risorse – sottolinea il presidente di Fondirigenti Carlo Poledrini – valorizzandolo anche come opportunità di sviluppo da proporre nei futuri Avvisi. Un altro tema che ci sta particolarmente a cuore è quello delle trasformazioni organizzative, dalla gestione del lavoro per obiettivi alla valutazione delle performance, al welfare aziendale. Ci proponiamo di formare manager smart in grado di gestire al meglio la fase di nuova normalità”.
Partono ora le attività di formazione, che dovranno concludersi nell’arco temporale di otto mesi. La graduatoria definitiva è disponibile qui.