Risultati molto positivi per gli Avvisi ‘Smart’ 2023 di Fondirigenti, le cui attività di valutazione, a cura della Commissione esterna, si sono concluse in questi giorni.
Il primo dei due Avvisi (2/2023) ha voluto supportare, attraverso la formazione, l’inserimento e la crescita di giovani manager nelle Pmi, per contribuire a colmare il ritardo del nostro Paese rispetto al resto d’Europa, prevedendo specifiche premialità per piccole imprese e Mezzogiorno. Sono 74 i piani formativi approvati, per un finanziamento complessivo di oltre 914mila euro. L’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di piani approvati, seguita dal Veneto dal Piemonte e dalla Lombardia. Da segnalare la buona risposta della Campania, che si posiziona subito dopo le regioni del Nord.
Il secondo Avviso (3/2023) è finalizzato all’upskilling e al reskilling delle competenze dei manager operanti in aziende in situazioni di crisi, derivanti dai recenti avvenimenti dello scenario economico e geopolitico. Complessivamente sono stati approvati 54 piani formativi, per un finanziamento pari a 654.820 euro. Il Veneto è la regione con il maggior numero di interventi presentati, seguito dall’Emilia-Romagna. Si registra, inoltre, un’elevata partecipazione di grandi imprese, a conferma del fatto che lo strumento di integrazione salariale viene maggiormente utilizzato da questa tipologia di aziende.
“Con questi Avvisi intendiamo valorizzare il ruolo della formazione continua come leva abilitante delle politiche attive – spiega il direttore generale Massimo Sabatini – sia nella crescita delle competenze dei giovani manager nelle Pmi, sia a supporto delle competenze dei dirigenti che operano in contesti di crisi aziendale. I buoni risultati raggiunti in termini di risposta dimostrano concretamente l’utilità di un uso mirato della formazione nei processi di crescita della dotazione manageriale delle imprese”.
AVVISO 2/2023: GIOVANI MANAGER
L’Avviso 2/2023 intende supportare, attraverso la formazione, l’inserimento e la crescita di giovani manager nelle Pmi, per contribuire a colmare il ritardo del nostro Paese rispetto al resto d’Europa, prevedendo specifiche premialità per le Piccole Imprese e il Mezzogiorno. Si registra un livello qualitativo dei piani molto elevato da parte delle piccole imprese, con il 35% dei piani valutati nella fascia di punteggio più alta. In particolare, le piccole imprese sono orientate allo sviluppo delle competenze relazionali dei loro giovani dirigenti, a supporto di un’evoluzione organica verso una struttura più complessa. Le aziende del Sud puntano invece sulle competenze strategiche.
Rispetto alle aree di intervento proposte dall’Avviso, quella dello sviluppo delle “Capacità strategiche” risulta in assoluto la più gettonata, per supportare lo sviluppo di nuovi modelli di business, aree commerciali e linee di prodotto.
Dall’analisi dei piani, emerge come il ruolo dei giovani dirigenti sia fondamentale per accompagnare il passaggio generazionale in imprese di tipo familiare, oltre che per contribuire alla trasformazione aziendale portando nuove competenze che devono integrarsi nella realtà aziendale stimolando, quindi, un fruttuoso dialogo intergenerazionale. Le risorse coinvolte rivestono ruoli strategici all’interno delle Pmi e la loro formazione contribuisce a governare contesti aziendali caratterizzati da incertezza e continui cambiamenti.
AVVISO 2/2023: SITUAZIONI DI CRISI
Il secondo Avviso 3/2023 è finalizzato all’upskilling e al reskilling delle competenze dei manager operanti in aziende in situazioni di crisi. Le cause principali delle difficoltà rilevate dalle aziende derivano dai recenti avvenimenti dello scenario economico e geopolitico: il conflitto russo-ucraino con relativa contrazione degli ordinativi e approvvigionamenti; il rallentamento dell’economia cinese e il congelamento degli ordini, la spinta inflattiva, il costo dell’energia, le conseguenze del conflitto in Medio Oriente. Fattori, questi, che hanno prodotto, in diversi settori, una contrazione delle commesse o una discontinuità nella produzione, e conseguente ricorso a strumenti di sostegno al reddito.
Le richieste si concentrano in due specifiche aree: “Cambiamenti di mercato”, con percorsi orientati a rafforzare le competenze digitali e l’interpretazione dei Big Data, per il riposizionamento su nuovi mercati e lo sviluppo di partenariati; “Difficoltà operative”, con interventi dedicati all’efficientamento dei processi e miglioramento del mindset digitale.
Complessivamente emerge una lettura positiva della capacità di resilienza e reazione agli eventi disruptive. Le aziende coinvolte sono riuscite, infatti, a individuare con chiarezza le cause della crisi e garantire la business continuity attraverso strategie di medio-lungo termine e mediante strumenti volti all’efficientamento del sistema produttivo, al miglioramento dell’analisi dei dati, alla revisione del sistema organizzativo, all’innovazione dei processi, all’individuazione di nuovi mercati.
Anche in questo caso, la formazione si conferma come uno strumento estremamente utile, che può favorire l’uscita dalle difficoltà proprio rafforzando le competenze di chi, come i dirigenti, è chiamato a guidare le imprese in questi momenti di crisi.
“L’aggiornamento e l’inserimento di nuove competenze manageriali è fondamentale per rafforzare la capacità delle imprese di essere competitive e resilienti in tempi di permacrisi – ha chiosato il presidente di Fondirigenti, Marco Bodini –. Anche grazie a questi avvisi, Fondirigenti dimostra di essere in grado di anticipare i fabbisogni di innovazione della cultura manageriale, supportando manager e imprese nell’individuazione delle competenze chiave idonee ad affrontare le grandi sfide del nostro tempo”.
Le graduatorie dei piani valutati sono pubblicate sul sito di Fondirigenti.