
Sono tre giovani laureate in management internazionale, ingegneria ed economia le vincitrici della prima edizione del premio alla memoria di Giuseppe Taliercio, il direttore del petrolchimico di Porto Marghera sequestrato ed ucciso dalle Brigate Rosse quarant’anni fa. Ad Elena Vigani, Ilenia Mancini e Claudia Del Mas è andato il riconoscimento pensato dalla Fondazione Fondirigenti – promossa da Confindustria e Federmanager – per ricordare la figura di un uomo, di un dirigente, costantemente interessato a dialogare con i propri dipendenti.
La fondazione intitolata a Taliercio, nato a Carrara da una famiglia di origini campane, si propone di diffondere la cultura e la formazione manageriale in Italia, seguendo anche quella logica del confronto tanto cara all’ingegnere. Laureatosi con il massimo dei voti all’università di Pisa, negli anni Cinquanta, Taliercio si trasferì a Mestre per lavorare alla Montedison, di cui divenne in seguito direttore generale.

CARLO POLEDRINI
“Nel quarantesimo anno dalla tragica scomparsa di Giuseppe Taliercio – sottolinea il presidente di Fondirigenti, Carlo Poledrini – vogliamo commemorarne la figura attraverso le testimonianze di chi gli era vicino e dei rappresentanti delle parti sociali che hanno voluto la Fondazione per promuovere la managerialità come elemento di sviluppo per l’intero Paese. Al tempo stesso vogliamo trasferire questa eredità alle giovani energie che contribuiranno alla managerialità di domani, già intravista nelle ottime tesi delle ragazze premiate”.

MASSIMO SABATINI
Per Massimo Sabatini, direttore generale di Fondirigenti, “il ricordo di Taliercio, l’attualità del suo messaggio da veicolare ai giovani e l’impegno di Confindustria e Federmanager per la diffusione della cultura manageriale, ci ricordano quanto importante sia, per il Paese, l’esigenza di investire nelle competenze manageriali. Di fronte alle grandi sfide che la ripartenza pone al paese ci vogliono manager competenti, responsabili e capaci di innovazione: manager con le radici nel passato, e lo sguardo rivolto al futuro. Il ricordo di Giuseppe Taliercio è l’occasione per Fondirigenti per confermare il proprio impegno in questa direzione.”
Il premio era rivolto a giovani laureati che avessero discusso, presso un qualsiasi ateneo italiano e nel corso dell’anno di riferimento, una tesi di laurea su argomenti specifici legati alla managerialità. Prima edizione che ha visto grande la partecipazione ‘al femminile’: fra i 180 giovani laureati idonei alle selezioni si è registrato infatti un 58,3% di adesione da parte delle donne, contro il 41,7% degli uomini. Relativamente alla provenienza geografica, il Nord ha fatto registrare il dato più significativo con il 45,6% di partecipazioni, contro il 33,3% del Sud e il 16,7% del Centro, mentre l’età media dei partecipanti si è attestata sui 25,6 anni. La facoltà di economia è risultata la più rappresentata (38,3%), seguita da ingegneria (22,8%).
Elena Vigani, laureata in management internazionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha presentato una tesi sulla gestione dello smart working, al centro dell’attenzione mediatica mondiale dopo l’emergenza pandemica, attraverso una ricerca sulle competenze di leadership nei diversi contesti, al fine di comprendere quali siano i tratti fondamentali degli “smart leader”.
Ilenia Mancini, laureata in ingegneria industriale all’Università Federico II di Napoli, ha proposto invece una tesi sulle Dynamic-Digital Capabilities, le attitudini necessarie per realizzare una digital trasformation di successo. Questo perché il rinnovamento dei modelli di business non avviene spontaneamente, ma è indispensabile la presenza di un management capace di interpretare i cambiamenti e operare le giuste scelte tecnologiche e organizzative, per godere dei potenziali benefici offerti dalle “smart technologies”.
Infine Claudia Del Mas, dell’Università degli Studi Internazionali di Roma, ha partecipato al premio Taliercio presentando una tesi sull’applicazione dei Sustainable Development Goals, gli obiettivi di sviluppo sostenibile approvati dalle Nazioni Unite, nel settore (ancora abbastanza inesplorato) del lusso. Lo studio, in particolare, si è soffermato sul modo in cui le maggiori multinazionali del lusso comunicano ai portatori di interesse le loro informazioni di sostenibilità tramite la Dichiarazione Non Finanziaria, obbligatoria dal 2015 a livello europeo per determinate categorie di imprese.
Nel corso della giornata del 21 dicembre, presso il parlamentino del Cnel, si terrà (ore 15 e visibile in streaming sul canale Youtube del Consiglio) il workshop “Giuseppe Taliercio – L’attualità di una testimonianza a 40 anni dalla morte”.