Il gruppo Fiat Chrysler va in aiuto a Siare Engineering International, l’azienda di Crespellano-Valsamoggia che produce respiratori polmonari per le terapie intensive e che si è impegnata a fornire 2.000 dispositivi alla Protezione Civile tra aprile e luglio, a seguito di una telefonata del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha portato alla sigla di un maxi accordo di fornitura con la Protezione Civile.
Il direttore generale dell’azienda, Gianluca Preziosa, ha raccontato che oltre ai 25 tecnici militari inviati dal premier per poter aumentare la produzione (che da 160 ventilatori al mese salirà a oltre 500), arriverà in azienda anche personale specializzato messo a disposizione da Fca, Ferrari e Marelli.
“Adesso siamo tutti soldati, come i militari, in guerra contro il virus – ha dichiarato Preziosa –. Noi della direzione pensiamo giorno e notte a come produrre più macchine. Abbiamo fatto una riunione di cinque ore con il gruppo Fiat Chrysler e con il commissario straordinario Domenico Arcuri, perché possono aiutarci a far arrivare le materie prime. Marelli ci assisterà per la parte produzione, Ferrari si è messa a disposizione, Fca a Torino coordinerà il tutto”.
Nei giorni scorsi l’azienda di Maranello, che dista meno di una trentina di chilometri da quello della Siare, si era detta pronta a riconvertire gli impianti produttivi per fabbricare parti di ventilatori, sempre più richiesti da tutte le regioni e di difficile reperibilità: l’apporto del suo know how e dei suoi operai permetterebbe di raddoppiare la produzione settimanale. Il progetto per ora è allo studio.
L’azienda bolognese, che nel suo stabilimento assembla, collauda e controlla le macchine, ha soprattutto bisogno di ricevere le materie prime e la componentistica, perché la filiera di fornitori concentrati tra Lombardia, Emilia, Veneto e Marche, sta andando in affanno. Sarebbe stato il governo a contattare Fca e Ferrari per valutare la possibilità di aumentare la fornitura di materie prime sfruttando la loro grande capacità e il loro indotto.