Trecentosettantatre milioni di elettori, 720 eurodeputati, 27 Stati: sono questi i numeri delle elezioni europee che si terranno la prossima settimana, le decime dal 1979 e unico caso al mondo di assemblea transnazionale eletta direttamente.
Le votazioni prenderanno il via giovedì 6 giugno nei Paesi Bassi, seguiti dall’Irlanda venerdì 7 giugno e da Lettonia, Malta e Slovacchia sabato 8 giugno. In Repubblica Ceca le urne saranno aperte sia venerdì che sabato, mentre in Italia si voterà nelle giornate di sabato e domenica. I cittadini degli altri 20 paesi dell’Ue (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria) voteranno invece domenica 9 giugno.
Anche se le elezioni europee sono organizzate in base alla legislazione nazionale, il diritto dell’Ue stabilisce alcune disposizioni comuni, come l’obbligo di garantire la rappresentanza proporzionale. La maggior parte dei paesi è organizzata in un unico collegio elettorale, ma alcuni dividono i loro territori in più circoscrizioni (Belgio, Irlanda, Italia e Polonia).
Quanto alle liste elettorali, esistono diversi sistemi nazionali: si passa da liste chiuse (senza alcuna possibilità di modificare l’ordine dei candidati) a liste semi-aperte (gli elettori possono modificare la posizione dei candidati nella lista scelta) fino a liste aperte (gli elettori possono scegliere candidati di liste diverse). Anche l’età minima per votare è fissata dalla legislazione nazionale. Nella maggior parte degli Stati membri è di 18 anni, ma fanno eccezione Grecia (17 anni) e Belgio, Germania, Malta e Austria (16 anni). L’età minima per candidarsi va dai 18 ai 25 anni.
In questo momento il Parlamento è impegnato nella campagna di sensibilizzazione “Usa il tuo voto”, che mette l’accento sull’importanza di recarsi alle urne come strumento di partecipazione democratica.
Le funzioni dell’Eurocamera
I membri del Parlamento europeo, insieme ai rappresentanti dei governi riuniti nel Consiglio dell’Unione europea, hanno il compito di discutere e approvare le norme che regolamentano la vita dei cittadini europei in molteplici e differenti ambiti, tantoché circa il 70% delle leggi italiane è emanazione delle decisioni prese in seno all’Ue.
Pur non avendo il potere d’iniziativa legislativo, cioè quello di presentare proposte legislative, che nell’ordinamento europeo è riservato alla Commissione europea, oltre ad essere parte del processo legislativo ordinario, l’Eurocamera partecipa alla procedura di approvazione del bilancio dell’Ue, elegge il presidente della Commissione, approva (o respinge) la nomina dei commissari e può anche forzare le dimissioni dell’intera Commissione attraverso l’adozione di una mozione di censura. In generale esercita un controllo politico sulla Commissione mediante l’approvazione di mozioni e dichiarazioni; ad esempio, può sollecitare la Commissione a esercitare l’iniziativa legislativa in una determinata materia.
Le elezioni vedono protagonisti i partiti politici nazionali ma, una volta eletti, la maggior parte degli eurodeputati sceglie di aderire ai gruppi politici europei, ai quali è affiliata la maggior parte dei partiti nazionali. Un gruppo deve essere composto da un minimo di 23 membri, provenienti da almeno un quarto dei paesi dell’Ue.
Al momento, l’Europarlamento conta sette gruppi politici: il Partito popolare europeo (Ppe), l’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici al Parlamento europeo (S&D), Renew Europe, i Verdi – Alleanza libera europea al Parlamento europeo (Verdi/Ale), Democrazia e identità (Id), Conservatori e riformisti europei (Ecr), e Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica. Gli eurodeputati che non aderiscono a nessun gruppo politico confluiscono nel gruppo dei non iscritti.
Le elezioni in Italia
In Italia le elezioni europee determineranno l’elezione di 76 eurodeputati, la rappresentanza nazionale più grande dopo quella di Germania (96) e Francia (81). I cittadini italiani che risiedono in un altro Stato membro dell’Ue possono scegliere di votare nel paese di residenza a patto che siano rispettate determinate condizioni. Ai fini dell’elezione dei membri italiani al Parlamento europeo, le liste devono avere conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi.
Si vota presso il seggio elettorale in cui si è iscritti, indicato sulla tessera elettorale e corrispondente alla sezione nel cui ambito territoriale è compreso il luogo di residenza.
In Italia ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale. Ad ogni circoscrizione elettorale è assegnato un numero di seggi in base alla popolazione residente. Ogni partito o gruppo politico può presentare nella propria lista un numero massimo di candidati pari a quello assegnato alla circoscrizione elettorale. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare.
Cosa aspettarsi
Secondo un sondaggio di Europe Elects condotto per Euractiv e aggiornato al 27 maggio, le prossime elezioni dovrebbero consegnare la stessa maggioranza “centrista” attualmente al potere, composta, in ordine di grandezza, da Ppe (180 seggi), S&D (138) e Renew (86).
Più in generale, le ultime rilevazioni restituiscono l’immagine di un nuovo Parlamento leggermente spostato verso destra. Rispetto a cinque anni fa, sembrano destinati a vedere diminuire i propri seggi i Verdi (da 67 a 55), mentre, dall’altro lato dello spettro politico, il gruppo Ecr dovrebbe crescere (da 61 a 75) arrivando a superare anche Id, dato in calo (da 76 a 68).
A questo punto, la sfida per il terzo posto che sembrava aperta negli scorsi mesi tra Renew, Ecr e Id delineerebbe dei piazzamenti chiari, salvo sorprese dell’ultimo minuto. Tuttavia, il gruppo dei non-iscritti passerà da 29 a 76 membri, con la possibilità che alcuni dei partiti nazionali che vi partecipano trovino degli accordi per unirsi agli altri gruppi europei o per formarne di nuovi tra di loro (qui un riepilogo sintetico dei programmi degli spitzenkandidaten).
Per saperne di più
Maggiori informazioni sul voto sono disponibili a questo sito web, mentre il portale What Europe does for me offre dati ed esempi concreti su come l’Unione europea influenzi la vita dei cittadini dei 27 Stati membri.
(nella foto in alto, il Colosseo illuminato con la bandiera europea
in occasione della Festa dell’Europa lo scorso 9 maggio – Credits European Union)