Se ne è andato via troppo presto Diego Lorenzon, ma con la forza che lo ha sempre contraddistinto ha combattuto fino all’ultimo, sia in azienda che fuori. E così lo ha voluto ricordare la comunità degli imprenditori veneti, che il 12 dicembre si è raccolta a Marghera, presso la sede di Confindustria Venezia Area metropolitana di Venezia e Rovigo, per assegnare alla sua memoria il premio “Una vita per l’Industria”.
Giunto alla 31esima edizione, il riconoscimento viene conferito a imprenditori e dirigenti d’azienda che si sono distinti per il loro operato nell’industria. Quest’anno la scelta è apparsa subito naturale e nei mesi scorsi l’associazione ha lanciato una raccolta fondi in ricordo dell’imprenditore finalizzata ad opere benefiche. La somma è stata consegnata alla famiglia, insieme a una targa commemorativa, dal presidente di Confindustria Venezia Vincenzo Marinese: “Quello di oggi è il momento della riconoscenza, dell’affetto e del ricordo – ha affermato – ma anche del cordoglio. Dell’amico Diego ricordo tante cose che porterò sempre dentro il cuore. E se oggi potessi fare a cambio e consegnare il Premio ad un’altra persona ma avere lui al mio fianco, senza dubbio preferirei averlo qui”.
Titolare della Poolmeccanica Lorenzon di San Michele al Tagliamento, Lorenzon aveva dovuto difendersi nel corso di un processo dall’accusa di omesso versamento delle ritenute Irpef. Infrazione, questa, legata al difficile momento di crisi economica che l’azienda, e il settore manifatturiero in generale, stavano vivendo e per affrontare la quale Lorenzon aveva preferito pagare prima i dipendenti e i fornitori. Assolto con formula piena fra commozione ed applausi nel dicembre del 2016, l’imprenditore è poi mancato il 27 maggio scorso all’età di 54 anni.
Durante la cerimonia Marinese ha posto l’accento sull’eredità morale lasciata dall’imprenditore e al contempo sul ruolo dell’associazione: “Il Premio a Diego è il segno della solidarietà e di come un’associazione di categoria come Confindustria si porga nei confronti di chi ha bisogno d’aiuto, di assistenza, di conforto, di progettualità e di forza. Lo facciamo con la passione di chi riconosce ogni giorno negli altri un valore”.
In occasione della cerimonia è stato presentato il libro “Sogni d’acciaio”, un lavoro scritto a quattro mani dall’imprenditore stesso insieme al giornalista Adriano Favaro, che ripercorre la storia dell’azienda, 40 dipendenti e oggi in piena salute.
Assegnato alla memoria dell’imprenditore il premio “Una vita per l’Industria” promosso da Confindustria Venezia e Rovigo