Rivista di Politica Economica 2022/1
22,00€
Questo volume vuole tracciare nuove mappe della riflessione economica sulle trasformazioni della manifattura e le traiettorie della globalizzazione. Come evolveranno, alla luce dei recenti shock sistemici? Resisterà l’ordine economico mondiale fondato sul multilateralismo?
Descrizione
Questo numero raccoglie alcuni contributi su trasformazioni della manifattura e traiettorie della globalizzazione. Distanza e incertezza sono le metriche che ridefiniscono i termini della globalizzazione di questo avvio degli anni Venti, segnati da shock sistemici senza precedenti. La pandemia ha messo a nudo la fitta rete di dipendenze strategiche createsi nell’ambito delle filiere globali, mostrando i costi e i rischi della distanza; la guerra in Ucraina ha sommato l’incertezza sulle condizioni geopolitiche necessarie per il mantenimento di un ordine commerciale internazionale. Livio Romano e Fabrizio Traù considerano i molti problemi accumulatisi durante il boom del commercio internazionale e dei consumi: il global warming, la disoccupazione “strutturale”, l’ampliarsi della disuguaglianza tra individui e imprese. Daniele Antonucci mostra come l’invasione russa dell’Ucraina rischi di investire, in particolare in Europa, le forniture di energia, riducendole o interrompendole, influenzando direttamente la transizione ecologica. Paolo Barbieri, Albachiara Boffelli, Cristina Di Stefano, Stefano Elia, Luciano Fratocchi, Matteo Kalchschmidt e Cristina Pensa, sulla base di una indagine diretta presso le imprese, mostrano come l’esigenza di accrescere il controllo lungo le catene di fornitura si traduca nei processi di backshoring, diventati tutt’altro che insignificanti. Fabrizio Antenucci, Sabrina Di Flauro, Cristina Di Stefano e Lelio Iapadre mostrano come la riduzione dell’elasticità del commercio internazionale rispetto al PIL abbia coinvolto quasi tutte le principali aree del mondo e che non sia emerso nell’ultimo ventennio un processo di regionalizzazione degli scambi internazionali, anzi. Questi risultati coincidono con quelli ottenuti da Cristina Pensa e Matteo Pignatti: dal 2012 ad oggi la regionalizzazione degli scambi ha conosciuto fasi alterne, con una marcata variabilità geografica e settoriale. Lucia Tajoli analizza la globalizzazione dei mercati digitali, una pietra miliare della mondializzazione degli scambi di questo secolo. I due lavori che concludono il volume si concentrano sul ruolo delle politiche pubbliche nella globalizzazione. In particolare, Carlo Pietrobelli, Roberta Rabellotti e Ari Van Assche propongono una valutazione delle politiche orientate alle catene globali del valore, e un confronto con le politiche pubbliche tradizionali. Gianluca Sampaolo, Francesca Spigarelli e Mattia Tassinari propongono un excursus storico dell’intervento pubblico nelle dinamiche produttive in Cina.