
Questa è la storia di un viaggio, lungo trentacinque anni e ancora in corso, che ha finito per realizzare i sogni di un visionario imprenditore pugliese. Traiettoria lavorativa iniziata in un minuscolo negozio di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, e proseguita avendo cura di restare costantemente al passo con i tempi della tecnologia più innovativa, tanto da meritare, già negli anni ‘90, una collaborazione con la statunitense Ibm, colosso del settore informatico.

GIANFRANCO MAZZOCCOLI
Riconoscimenti internazionali che, per Gianfranco Mazzoccoli e la sua Cedat85 (fatturato 2019 pari a 5,7 milioni di euro a fronte di 70 dipendenti), azienda specializzata nella resocontazione, sottotitolazione e trascrizione automatica di sedute pubbliche, hanno poi significato la progressiva scalata delle classifiche mondiali di settore, fino a consentirle di sbarcare nei mesi scorsi, forte dei propri brevetti legati all’intelligenza artificiale, pure nelle aule del quartier generale dell’Unione europea.
“Abbiamo aperto un’ulteriore frontiera ottenendo l’incarico che ci vedrà fornire un servizio automatico di trascrizione e traduzione in tempo reale dei dibattiti parlamentari nelle ventiquattro lingue ufficiali della Ue”, spiega Mazzoccoli. A ottobre scorso, infatti, il consorzio guidato dall’azienda italiana e composto da Bertin IT, società francese di tecnologia vocale, e SDL, azienda belga specializzata in lingue e intelligenza artificiale, si è aggiudicato il primo posto su tre finalisti nella gara d’appalto per fornire servizi di trascrizione e traduzione in tempo reale, basati sull’intelligenza artificiale, delle sessioni plenarie del Parlamento europeo.
Risultati a dir poco impronosticabili se si pensa che la Cedat85, inserita tra gli undici migliori player mondiali nel campo del riconoscimento vocale – in compagnia di Google, Microsoft, Amazon e Ibm – è la stessa microimpresa che a metà anni ‘80 muoveva i suoi primi passi, affacciata sulla piazza di un piccolo centro del brindisino. “All’inizio a San Vito facevamo solo il resoconto del Consiglio comunale, mentre ora serviamo non meno di 300 Comuni. Un legame indissolubile con i luoghi in cui siamo nati praticamente dal nulla, visto che lavoravamo in una stanzetta di tre metri per tre – sottolinea il Ceo e fondatore della Cedat85 –. Il nostro capitale sociale era di quattro milioni di lire e talvolta passavamo per pazzi, considerate le idee che più di trenta anni fa facevano quasi ridere. Ma forse siamo stati solo lungimiranti e un pizzico fortunati per essere riusciti ad entrare nel filone giusto”.

UN INTERNO DELLA SEDE PRINCIPALE
Quella strada lastricata di innovazione che ha portato l’azienda pugliese ad allargare negli anni il proprio raggio d’azione fino a mettere radici anche a Roma, Padova, Palermo e Perugia. Nel frattempo, le convinzioni di Mazzoccoli e dei suoi collaboratori avevano partorito, in collaborazione con Ibm, un software (+VOCE) capace di riconoscere le parole trasformandole in testo in tempo reale. “Dal verbalizzare con le macchine da scrivere, impossibilitati a fare copie che non fossero con la carta carbone, la strada fatta è stata fisiologicamente lunga. Negli anni a seguire, fortunatamente, Internet ha semplificato un po’ tutto, permettendoci, primi in Italia, di poter utilizzare software a distanza in grado di facilitare e rendere ancora più performante il nostro lavoro”, chiarisce Mazzoccoli.
Cedat85 è pronta adesso a fare un altro balzo in avanti sfruttando le grandissime potenzialità di Cabolo, prodotto informatico su cui i tecnici dell’azienda pugliese stanno lavorando da circa tre, quattro anni. “Ormai siamo sulla rampa di lancio, visto che, raggiunto un livello adeguato di stabilità, il nostro verbalizzatore portatile è già utilizzato durante i consigli di amministrazione di una quindicina di banche. Permette di verbalizzare riunioni, interviste, interrogatori e altro in maniera totalmente automatica, sincronizzando testo e voce. E così ogni parola diventa un link. Pesa solo un chilo e mezzo e soprattutto garantisce la massima riservatezza a chi lo usa. Cabolo, infatti, non ha bisogno di alcun server sul quale salvare i dati, perché il server è lui stesso”.
Più di mille istituzioni pubbliche, tra cui la Camera dei Deputati, la presidenza del Consiglio dei Ministri, svariati ministeri, Consigli regionali e università, ma pure grandi gruppi privati come Fiat, Ferrari, Allianz, Telecom Italia e banche (Monte dei Paschi di Siena, Veneto Banca, Banca Intesa) hanno affidato le proprie “parole” a Cedat85. Riconoscimenti, anche da oltreconfine, che comunque non impediscono a Mazzoccoli di restare in riconoscente sintonia con i luoghi dove tutto è iniziato.
“È un legame ancora molto forte quello con la mia San Vito. Credo poi che al Sud ci siano tutte le possibilità per lavorare bene e vivere ancora meglio. Abbiamo da poco assunto un ragazzo di 25 anni con capacità nel campo dell’editing: il fatto, però, è che non se ne trovano molti in giro con questo tipo di curriculum. Ce ne fossero altri quindici li prenderei con me da subito, ma purtroppo il devastante problema dell’abbandono dei territori continua a non essere presente nell’agenda politica italiana”.