
Il 30 maggio a Gallarate, presso la sede di Confindustria Varese, si terrà la prima delle tappe del Roadshow che Fondazione Mai, in collaborazione con Confindustria, Fondimpresa e le associazioni di Sistema sta organizzando per discutere dell’importanza della R&S e dei brevetti.
Il progetto nasce dalla convinzione che per promuovere gli investimenti innovativi, soprattutto da parte delle Pmi, è necessario rafforzare la loro consapevolezza sui vantaggi legati alla titolarità dei brevetti e sugli strumenti esistenti per la loro protezione e tutela, anche alla luce delle molteplici novità normative. Fra queste vi sono quelle che la Riforma del Codice della proprietà industriale (legge 102, 24 luglio 2023) ha introdotto per agevolare le imprese ad accedere al sistema della proprietà intellettuale, con un’attenzione particolare alle partnership pubblico-private per l’attività di R&S e la relativa protezione brevettuale.
Agli incontri partecipano esperti di brevettazione e referenti degli Uffici Trasferimento Tecnologico delle varie università e sono previste Tavole Rotonde così come testimonianze di impresa.
DA DOVE PARTIAMO
Nonostante l’Italia abbia incrementato il numero dei brevetti europei registrati del 27% dal 2022 al 2023 e nonostante sia uno dei paesi con un numero rilevante di domande di brevetto europeo (2,5%), persiste il divario rispetto alla Germania (12,5%) e la Francia (5%), ancora troppo alto.
Occorre ricordare infatti che, lato produttività aziendale, le imprese europee titolari dei brevetti possono vantare fatturati per dipendente maggiori del 33% rispetto alle imprese che non hanno brevetti e assicurando salari superiori del 55%.
La riforma approvata dal governo si inserisce nell’azione più ampia per rafforzare il sistema di R&S avviato attraverso il Pnrr, missione 4 componente 2 “Dalla Ricerca all’impresa”, idea che promuove una più ampia e strutturata collaborazione tra sistema pubblico e imprese per aumentare la capacità di partecipare allo sviluppo delle tecnologie e di tradurle in applicazioni concrete con processi, prodotti e servizi innovativi.
L’obiettivo è sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e, al contempo, incentivare la protezione e lo sfruttamento della proprietà intellettuale che, nelle economie avanzate, rappresenta un driver di crescita fondamentale per la competitività del Paese.
CHE COSA È CAMBIATO
Confindustria ha apprezzato la riforma sia nel metodo che nel merito. Nel primo, perché la riforma – a cui Confindustria ha lavorato – si inserisce nella “Linee di intervento strategiche sulla proprietà industriale 2021-2023”, che delineano una Strategia di medio periodo nella promozione della proprietà industriale, superando così le logiche estemporanee che non consentono alle imprese di programmare l’attività di business in una condizione di certezza normativa.
Nel merito, perché contiene una modifica richiesta e attesa, relativa all’abolizione del professor privilege. Con questo intervento le università, gli enti pubblici di ricerca e IRCCS (di seguito sistema di ricerca pubblico) diventano i titolari dei diritti di proprietà intellettuale delle invenzioni sviluppate dal proprio ricercatore, mentre prima rimanevano nella sfera di disponibilità dello stesso.
Questa modifica è fondamentale per promuovere le collaborazioni tra imprese e sistema di ricerca pubblico nelle attività inventive, poiché potrà spingere al trasferimento il sistema pubblico di ricerca per la valorizzazione e applicazione dei risultati di ricerca.
Inoltre, il ministero per le Imprese e il Made in Italy e il ministero dell’Università e della ricerca hanno pubblicato il 26 settembre 2023 le Linee Guida per i casi applicativi. In via generale, le imprese che finanziano un’attività di ricerca svolta dell’università dovrebbero applicare l’invenzione sul mercato liberamente per sviluppare prodotti e servizi, mentre le università dovrebbero vedersi riconosciuto il ruolo inventivo svolto, anche nella domanda di brevetto, nonché un corrispettivo economico, al fine di attrarre ulteriori investimenti privati nell’attività inventiva.
La riforma contribuisce quindi a rafforzare il Sistema nazionale di R&S, in quanto la protezione e valorizzazione della proprietà intellettuale rappresentano un nodo cruciale del processo di trasferimento, migliorando la collaborazione tra sistema pubblico di ricerca e imprese.
A seguire il calendario degli incontri:
- 30 maggio Gallarate, in collaborazione con Confindustria Varese;
- 5 giugno Catania, in collaborazione con Confindustria Catania;
- 16 giugno Trento, in collaborazione con Confindustria Trento;
- 23 giugno a Cinisello Balsamo, in collaborazione con UCIMU;
- 23 settembre Pescara, in collaborazione con Confindustria servizi digitali e innovativi e con Confindustria Chieti-Pescara.
Per informazioni o per candidarsi a ospitare una delle tappe, è possibile contattare Alessandra Caporali ([email protected]).