Perché è importante creare una rete tra le associazioni territoriali?

ALESSANDRO ENGINOLI
Crediamo molto nella collaborazione all’interno del sistema Confindustria. Per le piccole imprese è particolarmente importante, infatti, ragionare in una logica di sistema e di confronto con l’obiettivo di scambiare best practice e definire progettualità comuni per raggiungere obiettivi condivisi. In questa logica con Napoli abbiamo avviato un lavoro concreto che è destinato a proseguire nel tempo. Basti pensare ai tanti punti in comune tra Milano e Napoli che – per estensione geografica, densità di risorse, interconnessione del tessuto imprenditoriale, ricchezza di talenti e potenzialità innovative – hanno rispettivamente le carte per competere con le più importanti aree metropolitane d’Europa.
Cosa può “imparare” Assolombarda da Unindustria Napoli e cosa invece può “insegnarle”?
Unindustria Napoli può condividere la conoscenza di quei settori dell’industria italiana che sul territorio sono più consolidati. Penso, per esempio, alla logistica portuale, alla cantieristica navale, alla filiera dell’agro food and beverage caratterizzata da Dop e Docg e all’industria turistica. Assolombarda, invece, può portare le competenze legate per esempio alle attività di sostegno e valorizzazione di segmenti importanti del made in Italy quali la meccatronica, la moda, il design e la chimica.
Il progetto Bancopass è sicuramente tra i progetti di Assolombarda più di successo tra le territoriali, dopo questo confronto con la Campania è previsto uno step successivo?
Bancopass supporta le imprese, in particolare le Pmi e le startup, nella pianificazione finanziaria e in un accesso più veloce alle fonti di finanziamento. Si tratta di uno strumento largamente diffuso tra le associazioni del sistema Confindustria: basti pensare che già 30 territoriali sono entrate nel nostro network. E, proprio in Campania, oltre che a Napoli abbiamo ufficializzato l’adozione di Bancopass anche con Confindustria Benevento e Avellino.
Che risultati ha raggiunto Assolombarda con il progetto dell’osservatorio digitalizzazione e Cyber security da poter trasferire alle territoriali?
Nei mesi scorsi abbiamo realizzato la prima edizione dell’Osservatorio Digitalizzazione, un progetto che la Piccola Industria di Assolombarda ha voluto fortemente. I risultati sono stati particolarmente interessanti perché la maggior parte delle risposte è arrivata proprio dalle piccole imprese (l’80% del totale) e oltretutto sono emerse le aree aziendali in cui i processi di digitalizzazione faticano a mettersi in moto. Pensiamo, come Direttivo Piccola Industria, che questi dati possano diventare uno strumento di lavoro utile per mettere a punto misure a supporto delle Pmi impegnate nella sfida della digital transformation. Le nostre imprese, infatti, sono in ritardo su questo fronte, a causa principalmente di un retaggio culturale che porta molte di loro a non vedere la trasformazione digitale come un reale vantaggio competitivo. Molte aziende continuano a pensare che intraprendere un percorso di digitalizzazione sia costoso e complesso e pertanto fuori dalla portata dei budget delle imprese più piccole.
Per quanto riguarda la sicurezza informatica, abbiamo creato il Cyber Security Check: uno strumento che, attraverso 14 semplici domande, permette di valutare il livello di sicurezza ed esposizione della propria azienda fornendo un giudizio complessivo relativo al proprio livello di rischio. Questo strumento nasce dal progetto Cyber Security di Assolombarda con l’obiettivo di supportare le imprese con strumenti concreti per la messa in sicurezza del proprio patrimonio aziendale. Il progetto, sviluppato in collaborazione con il CIS (Centro di Ricerca di Cyber Intelligence and Information Security) della Sapienza e il Cybersecurity National Lab del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), è gratuito e aperto a tutte le imprese ed è il primo di tre passaggi per ottenere una consulenza relativa ai temi di cyber security da parte dell’Associazione.