Capace di interfacciarsi sia con aziende di piccole dimensioni che con altre ben più strutturate e magari con 1.200 lavoratori ai quali dare supporto, Neos – 1,6 milioni di euro di fatturato nel 2023 e 15 dipendenti – principalmente fornisce consulenze e si occupa di formazione, potendo contare su un team dinamico e giovanile con un’anima multidisciplinare in grado in questo modo di poter intervenire in svariati ambiti imprenditoriali. Di casa a Palermo, la realtà siciliana negli ultimi sei, sette anni ha guadagnato sempre più clienti in tutta Italia specializzandosi pure in settori tanto specifici quanto delicati.
“Oltre che dalle Pmi abbiamo committenze anche dalla Pubblica amministrazione, erogando un tipo di formazione diciamo legiferata, cioè obbligatoria e che il datore di lavoro deve necessariamente mettere a disposizione dei propri dipendenti – spiega Carlo Vetrano (nella foto in alto), presidente del consiglio di amministrazione e socio di Neos –. Servizi che proviamo a fornire nel migliore dei modi, ponendo, da dodici anni, un’attenzione particolare sugli addestramenti negli spazi confinati, con corsi destinati a persone che, per esempio, entrano in ambienti potenzialmente molto pericolosi come silos, serbatoi, vasche, mentre siamo molto concentrati pure sul mondo dei lavori in quota, in cui progettiamo e commercializziamo, come del resto in quello spazi confinati, sistemi anticaduta, parapetti e altro”.
Con un perimetro d’azione che riesce a mettere assieme la piccola tabaccheria ed importanti player dell’automotive, come detto, Neos non pone troppi limiti alla propria crescita. Sviluppo che ha seguito una traiettoria costante e volutamente senza grandi picchi nel corso della sua storia, riuscendo a far fruttare quel ramo tecnico che al momento ha pochi paragoni almeno nel sud Italia. “Nei campi degli spazi confinati e dei lavori in quota abbiamo il know how necessario per seguire tutto qui in sede dall’inizio alla fine. Dinamiche aziendali che neanche le grandi società riescono a garantire per intero. Investendo parecchio in questi settori cerchiamo di puntare anche su una parte legata alla convegnistica in grado di darci ulteriore visibilità: convegni tecnici a cui solitamente partecipano, quando va male, non meno di un centinaio di persone. Lo facciamo per divulgare e, soprattutto, non siamo gelosi dei segreti del nostro lavoro, tanto da metterli a disposizione di tutti i presenti, colleghi compresi, durante le sessioni organizzate da Neos. Siamo sostanzialmente un punto di riferimento in quanto capaci di dare chiavi di lettura, attraverso i corsi tenuti da importanti e qualificati relatori, sulle problematiche che si generano nei due settori in cui siamo maggiormente specializzati”.
A proposito, invece, della situazione trovata all’interno delle aziende italiane, Vetrano non ha potuto che fare dei distinguo. Distinzioni indispensabili nell’ottica di inquadrare al meglio il modus operandi delle diverse realtà industriali presenti nel nostro paese. “Dividerei le Pmi in due macrogruppi. Nel primo possono essere inserite le imprese che dispongono di un’organizzazione interna che dimostra visibilmente un ottimo grado di attenzione per la sicurezza, mentre dell’altra direi possano far parte quelle che non sposano al cento per cento determinate tematiche, rifiutano di fatto di sviluppare un focus autonomo e alla fine, spesso, affidano tutto a noi. Un modo di amministrare quella definibile come la “politica della sicurezza” che, di questi tempi, non fa altro che dividere in due esatte metà l’universo delle piccole e medie imprese di casa nostra”.
Reso pubblico il suo primo bilancio di sostenibilità nell’anno in corso, Neos ha avviato e continua ad investire in un percorso Esg che si prefigge di portare l’azienda palermitana verso nuovi obiettivi da centrare. “Abbiamo compiuto questo importante passo nonostante non fossimo assolutamente obbligati a farlo – sottolinea il presidente del consiglio di amministrazione di Neos –. In questi ultimi anni siamo andati a scuola da alcuni clienti che ci conoscono da tempo per capire come portare a termine determinati servizi gestionali e applicarli poi ad aziende più grandi. Ed ora posso affermare che siamo pronti per sbarcare su un mercato in procinto di abbracciare con notevole interesse questi nuovi ambiti. Inoltre, all’interno della struttura, abbiamo in essere un contratto per energia elettrica derivante totalmente da produzione sostenibile, mentre contiamo di diventare plastic free entro un paio d’anni. Un progetto già avviato, ma non certo facile da essere portato a compimento”.
Nel frattempo, Neos si sta preparando per dotarsi di un centro di addestramento stanziale che risolverebbe finalmente una problematica non di poco conto. “Una struttura del genere in Sicilia c’è già ed è nel siracusano, soluzione che noi pensiamo di poter avere entro un anno anche a Palermo, per riuscire così ad offrire corsi di addestramento antincendio, per operatori su funi, per lavori elettrici sotto tensione oltre che per gli spazi confinati. Per ora infatti siamo costretti a fare formazione in modo itinerante con oneri economici piuttosto alti e vorremmo perciò dotarci di un centro che ci possa dare ulteriore stabilità”, conclude Carlo Vetrano.