
Specializzata nella produzione e commercializzazione di carboni attivi, Carbonitalia – 28 milioni di euro di fatturato nel 2024 a fronte di 20 dipendenti – dal 2007 è entrata a far parte del gruppo U. Del Corona & Scardigli, affermata realtà che da centocinquant’anni si occupa di trasporti marittimi.
Fondata da Fabio Gasparini (nella foto in alto), la Pmi con quartier generale a Vezzano Ligure, in provincia di La Spezia, partendo dalle conoscenze acquisite in precedenza dallo stesso in una multinazionale francese, ha progressivamente ottenuto spazi sempre maggiori nei settori della tutela e alla depurazione dell’ambiente come anche in quelli legati alla purificazione di generi alimentari, chimici e farmaceutici. Inoltre, l’impresa ligure commercializza pure terre attivate, utilizzate per la decolorazione e la purificazione di oli alimentari e minerali.
“È un’avventura partita sostanzialmente da zero, in cui ho messo a disposizione un know how che la U. Del Corona & Scardigli, almeno in questo ambito industriale, non aveva – chiarisce Gasparini –. Di lì in avanti Carbonitalia non ha fatto che crescere: all’inizio utilizzando magazzini non nostri, per poi dotarci di uno piccolo che nel tempo è stato sostituito da ulteriori capannoni, tra cui quello nuovo da 8-9 mila metri quadri coperti finito di costruire recentemente. Un notevole sviluppo figlio di un’internazionalizzazione che ci ha prima consentito di aprire filiali in Spagna, Olanda, Francia per poi radicarci anche in Inghilterra e Grecia. Così che oggi siamo presenti in pratica in tutta Europa, mentre sulle coste del Mediterraneo abbiamo interessi in Turchia, Marocco e Tunisia”.
Una committenza estremamente variegata quanto qualificata che continua a chiedere all’azienda dello spezzino soprattutto quei carboni attivi sempre più usati per dare risposte alle esigenze di molti grandi player internazionali. “Sono molto richiesti perché sono in grado di depurare, assorbire ed eliminare impurità presenti, tra le altre cose, nell’acqua potabile, in quelle di scarico industriali, nei fumi e nei gas. Noi di Carbonitalia siamo fornitori di praticamente tutte le grandi società italiane, compreso i costruttori di termovalorizzatori ai quali consegniamo i carboni attivi che servono per tenere sotto controllo le emissioni nell’ambiente. Negli ultimi dieci anni, inoltre, abbiamo differenziato il nostro impegno concentrandoci anche sul mondo alimentare, in modo specifico sui principali liquidi alimentari costituiti dai vari tipi di olio presenti in commercio”.
Per essere sempre in linea con le esigenze del mercato e con gli standard spesso altissimi auspicati dalla clientela, Carbonitalia può contare su un proprio sistema di qualità adeguato ad ogni genere di richiesta. “Oltre ad essere pluricertificati, in base ai processi indispensabili per soddisfare le diverse necessità ci muoviamo principalmente su due strade: possiamo infatti rispondere ad una specifica del cliente, come pure avvalerci di laboratori anche esterni e capaci di portare a termine studi adeguati a stabilire e farci capire qual sia il prodotto più idoneo per rimuovere una specifica impurità. Inoltre, da qualche tempo, abbiamo fatto un passo sulla strada della sostenibilità ambientale proponendo carboni attivi vegetali attraverso una partnership con il produttore Yuanli, grandissima realtà cinese che continua ad investire moltissimo nella ricerca in questo settore”.

STOCCAGGIO DEL PRODOTTO – CARBONITALIA
Nel frattempo, avendo la capacità di poter offrire anche prodotti su misura con tempistiche alquanto concorrenziali, Carbonitalia riesce a tenere testa alla concorrenza di multinazionali che hanno un bacino d’utenza nettamente maggiore rispetto alla Pmi con base a Vezzano Ligure. “Essere relativamente piccoli è una grande fortuna – sottolinea l’ad dell’azienda ligure –. Ci andiamo spesso a scontrare con colossi industriali che, per vari motivi, non possono però mettere in campo la velocità di risposta di un’azienda giovane e snella come la nostra. È capitato infatti di riuscire a risolvere una problematica nel giro di un mesetto, quando agli altri immagino sarebbero serviti anni”.
Sempre pronta ad imboccare strade innovative, soprattutto quelle che prevedono un costante adeguamento alle logiche green richieste dagli importanti committenti che continuano a darle fiducia, la Pmi spezzina ha voglia e capacità per lanciarsi ancor più compiutamente verso pratiche che riescano a migliorare la salute del pianeta. “Mentre restiamo molto fortemente orientati su tutto quanto collegato alla green economy, tanto che stiamo testando carboni vegetali per andare a sostituire la grafite nella produzione delle batterie elettriche, al momento siamo anche impegnati nel fornire servizi al settore farmaceutico. Inoltre, per tutelare il più possibile l’ambiente vogliamo riuscire a sostituire i vecchi prodotti di origine minerale con altri più sostenibili. Nuovi progetti su cui Carbonitalia si è concentrata negli ultimi mesi e che monitoreremo con attenzione nel futuro prossimo per comprendere cosa possano andare ad aggiungere al nostro percorso industriale”, conclude Fabio Gasparini.