
Specializzata da oltre quarant’anni in servizi legati alla sicurezza marittima e terrestre, SI.TE.MAR. – quattro milioni di euro di fatturato nel 2024 e 16 dipendenti – è un’azienda che si occupa di forniture e manutenzioni antincendio in vari ambiti. Sul territorio, la Pmi con quartier generale ad Arcola, in provincia della Spezia, mantiene volutamente un raggio limitato alla Liguria e all’alta Toscana per portare avanti un lavoro puntuale e di qualità, mentre nel campo marittimo l’impegno è declinato in modo molto più ampio, sostanzialmente in tutto il mondo con interventi su navi da crociera, yacht e mega yacht.
“Quando siamo nati ci occupavamo di cose diverse da quelle attuali, per la maggior parte servizi su imbarcazioni locali. Poi abbiamo iniziato a crescere con sempre maggiore forza e siamo così diventati una struttura in grado di rispondere anche alle esigenze di clienti più importanti – chiarisce il direttore di SI.TE.MAR. Roberto Lucchini (nella foto in alto) –. Negli ultimi anni poi abbiamo assistito al costante cambiamento delle regole, ad una più marcata attenzione alla sicurezza in genere. Nella case vacanza, per esempio, sono diventati obbligatori estintori e sistemi che riescono ad avvertire gli occupanti di eventuali perdite di gas o della presenza negli ambienti di monossido di carbonio. Anche in ambito industriale, soprattutto dopo la tragedia accaduta alla ThyssenKrupp di Torino, il livello di focus su certe tematiche è andato di pari passo alla volontà di evitare nuove morti sul lavoro”.

MACCHINARIO PER LA RICARICA DEGLI ESTINTORI
Ma quali sono stati, nei molti anni di presenza sul mercato, gli interventi che hanno richiesto un impegno particolare ai tecnici di SI.TE.MAR.? “Verso la fine degli anni ‘90 è capitato che una nave commerciale di una compagnia di portata mondiale abbia avuto un serio problema in mare. Il blocco dei motori aveva fatto sì che andasse pericolosamente allo sbando nel Mediterraneo, quindi noi, in quattro e quattr’otto, ci siamo imbarcati su un aereo per poi arrivare a bordo con un elicottero. Ci siamo messi subito al lavoro e in 45 minuti siamo riusciti a ripristinare l’agibilità della nave.
Un’altra grande soddisfazione ce la siamo presa tra il 2017 e l’anno successivo, quando abbiamo contribuito all’ammodernamento completo del Vespucci, storica nave scuola della Marina Militare. In quell’occasione rifacemmo impianti mai aggiornati in precedenza, opera che meritò la certificazione da parte del Rina, Registro Italiano Navale”.

MACCHINARIO AUTORESPIRATORI
Dallo scorso anno, inoltre, la Pmi dello spezzino ha creato SI.TE.MAR. Academy, azienda dedicata, attraverso la quale è stato possibile organizzare corsi di formazione. “Siamo già pronti per farne alcuni su argomenti legati al terrestre, mentre per il settore marittimo stiamo aspettando il via libera dalla Capitaneria di porto di Roma per poter allestire corsi pure in mare. Ci auguriamo di essere nelle condizioni di fare partire questi ultimi entro la fine del 2025, in particolare nell’ottica di supportare soprattutto i ragazzi del territorio che fanno scuole come l’Istituto nautico e l’Its: l’idea è farli partecipare gratuitamente agli incontri che prepariamo con l’obiettivo di non perderli per strada, dando loro, di fatto, anche un aiuto economico. E debbo dire che sono veramente bravi, tanto da aver già vinto un premio per la creazione di un’innovativa piantana porta estintore, permettendo anche a me di ricevere il riconoscimento di miglior tutor”.
Questo però non significa che trovare giovani tecnici capaci di svolgere un lavoro specializzato, magari all’altro capo del mondo, sia diventato meno complicato. “In alcuni casi si riesce a coinvolgerli, ad integrarli abbastanza rapidamente nei progetti, ma il percorso resta comunque di complessa realizzazione – spiega il direttore dell’azienda di base ad Arcola -. Nel frattempo, in SI.TE.MAR. proseguiamo ad assumere con il passaparola e i ragazzi che vengono da noi debbono perlomeno sapere l’inglese per essere sufficientemente autonomi durante le trasferte”.
Interessati anche a tutto quanto collegato alla sostenibilità e all’impegno ormai indispensabile per avere un reale approccio green alle problematiche ambientali, i vertici d’impresa della Pmi ligure stanno basando il loro modus operandi su tre punti cardine. “Per prima cosa abbiamo studiato un genere di welfare diverso per ogni dipendente in base ad esperienza, caratteristiche e ruolo. E ognuno ha un proprio plafond da poter spendere in svariate maniere. In secondo luogo, ci preoccupiamo di stanziare quei fondi già utilizzati per piantare alberi in Garfagnana e per dare un’impronta ancora più green al territorio circostante, mentre, come ultimo traguardo da raggiungere, ci proponiamo entro fine anno di dotarci di un nuovo capannone in grado di raddoppiare i metri quadri a disposizione”, conclude Roberto Lucchini.

“ALBERO” DEGLI ESTINTORI