Lo scorso 6 giugno abbiamo colto l’occasione del seminario di formazione per i segretari di Piccola Industria organizzato insieme a Sistemi Formativi Confindustria per avviare una collaborazione con i colleghi che si occupano di marketing associativo. Una collaborazione che aveva avuto un prodromo in occasione del Forum di Napoli, quando abbiamo unito le forze per realizzare una campagna video che avesse come protagonisti gli imprenditori di Piccola Industria: in un’unica sessione abbiamo registrato il video promozionale del nostro evento e quello che raccontasse in pochi secondi perché associarsi a Confindustria. La campagna, per inciso, ha dato ottimi risultati in termini di visualizzazioni e interazioni su tutti i canali social di Confindustria.
Le origini di questo connubio risiedono dunque in un’occasione di mutua utilità. È un elemento importante e ripeteremo l’esperienza, ma naturalmente le ragioni sono altre. Da un lato, gli imprenditori di Piccola Industria mostrano molto spesso almeno tre caratteristiche interessanti per supportare le attività di marketing: rispondono – per dimensione delle proprie imprese e, se vogliamo, anche per “tratti antropologici” – alla larga maggioranza degli associati e, soprattutto, dei “prospect” (gli associati potenziali, nel linguaggio dei colleghi); sono generalmente molto disponibili a mobilitarsi per supportare la propria associazione; infine, elemento cruciale, nel momento in cui si fanno “ambassador” dell’aquilotto smentiscono con la loro stessa presenza la percezione – forse frutto di un antico retaggio ancora persistente nell’opinione pubblica – di Confindustria come associazione delle grandi imprese (oggi il 97% degli associati è, al contrario, rappresentato da Pmi).
L’impatto attuale e potenziale di Piccola Industria sul percorso di rafforzamento della base soci emerge anche in modo esplicito dall’analisi dei competitors condotta da Confindustria nel 2019. Uno studio sui punti di forza e debolezza dell’organizzazione rispetto ai dieci maggiori concorrenti – realizzato con quasi 100 associazioni del Sistema e contributi di tutte le aree di viale dell’Astronomia – evidenzia la forza delle relazioni come driver di crescita. E la forza di modelli come quelli di Piccola Industria – dove proprio il legame tra le persone è particolarmente solido e va oltre i ruoli e alcuni vincoli formali – sul piano della fidelizzazione e dello sviluppo associativo.
Nel corso del seminario del 6 giugno abbiamo ospitato Giulia Bertagnolio, che in Confindustria segue il marketing di sistema, e Antonio Fazzari, general manager Fater Spa – Joint Venture tra Procter&Gamble e Angelini Holding – con una lunga esperienza nel marketing. Abbiamo avuto dapprima l’opportunità di conoscere attività e obiettivi della Rete marketing di Confindustria – una forza di circa 400 persone che ogni giorno e in ogni associazione del sistema seguono la funzione – e ascoltato dalla viva voce di tre colleghi segretari di Piccola Industria e del marketing associativo (Confindustria Brescia, Confindustria Caserta, Confindustria Catania) altrettanti casi concreti di azioni che hanno avuto impatto positivo nella promozione delle rispettive associazioni.
Antonio Fazzari ha tracciato un quadro delle tendenze più recenti nel marketing (dalla diffusione dei micro-influencer ai contenuti generati dagli utenti, fino al successo conclamato del video come linguaggio dominante) per poi prospettare un’ipotesi di percorso condiviso e di sinergie tra Piccola Industria e marketing associativo.
L’obiettivo è chiaramente quello di contribuire al consolidamento e all’allargamento della base associativa attraverso la mobilitazione di imprenditori di Pmi col supporto della Rete marketing e dei segretari di Piccola Industria.
Ci piacerebbe che le best practice di cui il Sistema è ricchissimo possano essere conosciute e replicate. E ci piacerebbe che quella sensibilità così diffusa nelle territoriali a cogliere i “segnali deboli” provenienti dalle imprese in termini di bisogni sia ancor più valorizzata. Che questa capacità naturale e distintiva di chi lavora nel Sistema nel saper leggere e interpretare un “mercato” così peculiare come quello rappresentato dalle Pmi italiane per produrre risposte in termini di informazione, formazione, servizi, opportunità di networking possa essere arricchita di nuovi strumenti e nuove opportunità per potersi esprimere.
Gli imprenditori di Piccola Industria che hanno prestato la loro voce per registrare quelle pillole video hanno ricordato le ragioni, i valori e il valore per scegliere Confindustria, con la forza e la passione di chi parla con l’esperienza vissuta in prima persona. Si tratta solo di amplificarne la voce. Prossimamente vi daremo conto dei passi che ci apprestiamo a compiere per farlo.
(Articolo pubblicato sul numero di luglio dell’Imprenditore)