Non c’è tempo da perdere, il caro energia e materie prime sta mettendo a durissima prova il tessuto produttivo del Paese e la mancanza di liquidità, prosciugata per far fronte all’emergenza, rischia di compromettere gli investimenti. È questo il messaggio che Piccola Industria si appresta a lanciare in occasione del Forum, il tradizionale appuntamento d’autunno delle Pmi del sistema Confindustria, che si terrà sabato 12 novembre a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso.
All’incontro – intitolato “Imprese in transizione. Nuove rotte per le Pmi” – parteciperanno personalità di primo piano del mondo economico italiano con l’obiettivo di trovare insieme soluzioni per superare la difficile congiuntura. L’evento si concluderà con un dialogo tra il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso.
Nel presentare i temi del Forum, il presidente di Piccola Industria Giovanni Baroni ha sottolineato la questione dell’incertezza, che complica le scelte giornaliere degli imprenditori. “Ad agosto abbiamo visto prezzi stellari del gas, ad ottobre il livello si è molto ridimensionato. Cosa accadrà nei prossimi mesi è un’incognita – ha dichiarato in un’intervista pubblicata sul Sole 24 Ore –. Va nella giusta direzione la proroga della moratoria sui crediti concessi alle imprese per il Covid, fermo restando che deve essere concordata con l’Ue per evitare complicazioni. Sarebbe anche opportuna una garanzia statale sulle forniture in modo da evitare la richiesta di fideiussioni nei confronti delle imprese”.
Grande anche la preoccupazione per gli investimenti, che restano fondamentali per ogni impresa e oggi sono resi ancora più cogenti dalle grandi transizioni in corso, quella ecologica e quella digitale. A questo scopo, secondo il presidente Baroni, sarebbero necessari provvedimenti mirati, “una nuova Industria 4.0, focalizzata sulle transizioni. Oppure un intervento sugli utili reinvestiti. C’è un ampio raggio di azioni da mettere in campo. L’importante è farle e tempestivamente”, ha spiegato nella stessa intervista.
L’obiettivo di fondo è preservare la struttura industriale del Paese, che è formata in larghissima maggioranza da piccole e medie imprese, spesso attive nelle filiere che danno forza e sostanza ai grandi marchi italiani ed europei. Imprese che, come abbiamo raccontato in questi mesi sulle pagine della rivista e sul nostro sito, si sono trovate ad affrontare aumenti spropositati delle bollette elettriche e dei prezzi delle materie prime. Il Forum di Piccola Industria offrirà un momento di confronto per trovare soluzioni.