
Nel cuore dolcemente pulsante di Perugia, quel centro storico così ricco d’arte e fascino architettonico, si è rifatto da poco il trucco un hotel de charme capace già di offrire un servizio ben sopra la media ad una clientela tanto variegata quando esigente. Al Priori Secret Garden – startup partita a metà 2022 che, tra bistrot e hotel, conta 18 dipendenti – la parola guida è design, un modo raffinato per reinterpretare una struttura che era rimasta chiusa dopo non essere riuscita a superare le difficoltà economiche portate dalla pandemia.
“Durante il periodo più pesante generato dal Covid-19 ho avuto tempo per studiare bene il fascicolo Priori, capendo che era il momento giusto per mettere da parte il pessimismo e tuffarci in una nuova avventura assieme alle socie Maria Cristina De Angelis ed Antonella Nocentini – spiega Maria Carmela Colaiacovo (nella foto in alto) contitolare dell’albergo perugino –. E così ha preso il via un progetto che, dopo aver terminato l’attenta e accurata ristrutturazione di 30 camere dell’hotel, tra non molto si appresta a rendere fruibili anche le restanti 20. L’hotel è costituito, come altri, da un corpo centrale, a cui sono state unite nel tempo altre palazzine”.

UNO SCORCIO DEL ROOF GARDEN
Un approccio contemporaneo all’ospitalità d’alto livello, che viene declinato in varie forme attraverso proposte ugualmente accattivanti e comunque funzionali al benessere di chi sceglie di trascorrere una o più giornate immerso nel bello di una città che non si può non amare. “Uno dei nostri punti forti è sicuramente il giardino segreto ospitato tra i tetti della Perugia medioevale. Un angolo studiato per accogliere i clienti la mattina per la prima colazione, ma pure per regalare loro un aperitivo o una serata all’aperto da ricordare. Al bistrot ci vengono a trovare giovani perugini, ma anche turisti, soprattutto esteri, che vogliono vivere appieno i momenti di pausa tra le visite a musei ed altri luoghi del territorio. E quando, al tramonto, Perugia prende un colore rosa, il nostro roof garden diventa veramente uno spazio romantico. Siamo il primo albergo della zona, insomma, ad offrire un contatto più diretto con la città, filosofia già ben metabolizzata da catene alberghiere presenti con le loro strutture nei centri storici dei grandi capoluoghi italiani”.
Il tutto permesso da una ristrutturazione che ha guardato per prima cosa a concetti quali transizione ecologica ed efficientamento energetico, aspetti fondamentali per cercare di prepararsi al meglio ad un presente e futuro prossimo meno impattante sulla natura. “Abbiamo studiato a fondo, con il prezioso e decisivo aiuto dell’architetto Spigarelli, come andare a rendere futuribili anche le reti elettriche e idrauliche del Priori Secret Garden – chiarisce Colaiacovo –. Lavori seguiti da professionisti del settore a cui abbiamo chiesto di recuperare in toto ciò che c’era precedentemente nel palazzo, per rigenerare, riusare e non certo buttare. La ricerca ha portato al ritrovamento di quadri, di importanti arredi, come poltrone degli anni ‘60-‘70 che verranno rieditate e mostrate al pubblico al Salone del mobile 2023. In più siamo riusciti a dare nuova vita pure alle cabine telefoniche interne, ora trasformate in zoom boot per conference call”.

UNO DEI COLLABORATORI DEL PRIORI SECRET GARDEN
C’è in ogni caso voluta una certa dose di coraggio per mettere in piedi un progetto del genere in un periodo in cui un imprenditore è impossibilitato a fare previsioni a medio-lungo termine. “Sì, certo non nego che al tempo siamo andati abbastanza controcorrente, investendo sulla ristrutturazione di un albergo chiuso dal 2020. Però mi sono sentita di anticipare i tempi nell’ottica di poter gestire in seguito la spinta inflattiva che poi si è realmente manifestata”. Tematiche sommatesi a quella di non riuscire a trovare personale specializzato per mandare avanti un’idea di hotellerie di lusso. “La definirei ormai una problematica antropologica, uscita fuori in maniera parecchio marcata nel post Covid-19, ma di cui avevamo percepito i segnali ben prima – sottolinea la contitolare del Priori Secret Garden –. È stato molto difficile inizialmente, però, lavorando in questo mondo da una trentina d’anni, so bene che è fondamentale coinvolgere i collaboratori nel progetto, oltre che pagarli per quanto valgono e dare loro pure la garanzia del welfare aziendale. E se si è capaci di fare questo salto in avanti gestionale, poi i dipendenti sono sicura che contribuiranno a portare la tua struttura al successo”.
E adesso, con la definitiva messa a regime dell’idea maturata un paio d’anni fa, l’hotel de charme umbro si prepara ad entrare ancora più compiutamente nelle dinamiche del turismo del terzo millennio. Step estremamente importante per l’ulteriore crescita di una struttura che guarda avanti con ottimismo a ciò che le riserverà il futuro. “L’obiettivo principale è quello di consolidare il nome e le ambizioni di Priori Secret Garden. Insomma dovremo, come i bambini, imparare a camminare sempre meglio”, conclude Maria Carmela Colaiacovo.